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Mercoledi, 1 maggio 2024 - San Giuseppe Lavoratore ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 15


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 2008
1 - Tutti i pubblicani e i peccatori s'accostavano a lui per ascoltarlo;1 Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo.
2 e i Farisei e gli Scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».2 I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».
3 Sicchè, egli propose questa parabola:3 Ed egli disse loro questa parabola:
4 «Chi tra voi, avendo cento pecore, perdutane una, non lascia le altre novantanove nel deserto e non va a cercare quella smarrita finchè non l'abbia ritrovata?4 «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova?
5 E quando l'ha trovata, se la pone sulle spalle tutto allegro:5 Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle,
6 e giunto a casa, chiama gli amici e i vicini e dice loro: - Rallegratevi meco, perchè ho trovato la mia pecorella che si era smarrita -?6 va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”.
7 Io vi dico che così vi sarà in cielo più festa per un peccatore pentito, che non per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di penitenza.7 Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
8 Oppure qual è la donna, che avendo dieci dramme, perdutane una, non accende la lucerna, e spazza la casa e cerca attentamente finchè l'abbia trovata?8 Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova?
9 E quando l'ha trovata, chiama intorno le amiche e le vicine e dice loro: -Rallegratevi con me, perchè ho ritrovato la dramma che avevo perduta-?9 E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”.
10 Così, vi dico, si fa festa in presenza degli angeli di Dio, per un solo peccatore che si pente».10 Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».
11 E soggiunse: «Un uomo aveva due figli,11 Disse ancora: «Un uomo aveva due figli.
12 e il più giovane di essi disse al padre: - Padre, dammi la parte di beni che mi spetta. - E il padre divise tra loro i beni.12 Il più giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”. Ed egli divise tra loro le sue sostanze.
13 Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, messa insieme ogni cosa, se n'andò in un paese lontano e quivi dissipò la sua sostanza, menando vita dissoluta.13 Pochi giorni dopo, il figlio più giovane, raccolte tutte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto.
14 Quand'ebbe consumato ogni cosa, una gran carestia colpì quel paese; ed egli cominciò a sentire la miseria.14 Quando ebbe speso tutto, sopraggiunse in quel paese una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno.
15 E messosi in cammino, si pose al servizio d'uno di quegli abitanti, che lo mandò nei suoi campi a custodire i porci.15 Allora andò a mettersi al servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci.
16 Ed egli desiderava ardentemente di cavarsi la fame con le ghiande che mangiavano i porci, ma nessuno gliene dava.16 Avrebbe voluto saziarsi con le carrube di cui si nutrivano i porci; ma nessuno gli dava nulla.
17 Allora, rientrato in sè, disse: - Quanti servitori in casa di mio padre hanno pane a volontà, mentre io qui muoio di fame!17 Allora ritornò in sé e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame!
18 Mi alzerò e andrò dal padre mio e gli dirò: Padre, ho peccato contro il cielo e contro te,18 Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te;
19 non son più degno d'esser chiamato tuo figlio, trattami pure come uno de' tuoi servitori.19 non sono più degno di essere chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi salariati”.
20 Levatosi, andò da suo padre. E mentre egli era ancora lontano, il padre suo lo vide e n'ebbe pietà; gli corse incontro e gli si gettò al collo e lo baciò.20 Si alzò e tornò da suo padre.
Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò.
21 Gli disse il figliuolo: - Padre, ho peccato contro il cielo e contro te; non sono più degno d'esser chiamato tuo figliuolo! -21 Il figlio gli disse: “Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te; non sono più degno di essere chiamato tuo figlio”.
22 Ma il padre comandò a' suoi servi: - Presto, portate qua la veste più bella, e mettetegliela addosso; ponetegli un anello al dito e calzari ai piedi;22 Ma il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito più bello e fateglielo indossare, mettetegli l’anello al dito e i sandali ai piedi.
23 menate il vitello ingrassato ed ammazzatelo, e si mangi e si banchetti;23 Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa,
24 perchè questo mio figliuolo era morto ed è tornato in vita; era perduto ed è stato ritrovato. - E cominciarono a far gran festa.24 perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”. E cominciarono a far festa.
25 Il figliuolo maggiore che era nei campi, ritornando, e avvicinandosi alla casa, sentì musica e danze.25 Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze;
26 Chiamato uno dei servi, gli domandò che voleva dire tutto ciò.26 chiamò uno dei servi e gli domandò che cosa fosse tutto questo.
27 Quello gli rispose: - È tornato tuo fratello; e tuo padre ha ucciso il vitello ingrassato, perchè lo ha riavuto sano. -27 Quello gli rispose: “Tuo fratello è qui e tuo padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo”.
28 Colui andò in collera e non voleva entrare, tanto che suo padre uscì e cominciò a pregarlo;28 Egli si indignò, e non voleva entrare. Suo padre allora uscì a supplicarlo.
29 ma egli rispose così a suo padre: - Ecco, da tanti anni ti servo e non ho mai trasgredito un tuo comando; eppure a me non hai dato mai neanche un capretto da godermelo co' miei amici.29 Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbedito a un tuo comando, e tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici.
30 Quando invece è venuto questo tuo figliuolo che s'è mangiato i suoi beni con le meretrici, tu gli hai ucciso il vitello ingrassato. -30 Ma ora che è tornato questo tuo figlio, il quale ha divorato le tue sostanze con le prostitute, per lui hai ammazzato il vitello grasso”.
31 Gli disse il padre: - Figliuolo, tu stai sempre con me e tutto il mio è tuo;31 Gli rispose il padre: “Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo;
32 ma era giusto fare un banchetto e rallegrarsi perchè questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita: era perduto ed è stato ritrovato -».32 ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato”».