Scrutatio

Giovedi, 2 maggio 2024 - Sant´ Atanasio ( Letture di oggi)

Sapienza 8


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BIBBIA RICCIOTTINOVA VULGATA
1 Ella si estende con potenza da un’estremità all’altra [del mondo], e tutto governa, con bontà.1 Attingit ergo a fine usque ad finem fortiter
et disponit omnia suaviter.
2 Questa ho amato e ricercato fin dalla gioventù, e ho cercato di prendermela a sposa, innamorato della sua bellezza.2 Hanc amavi et exquisivi a iuventute mea
et quaesivi sponsam mihi eam assumere
et amator factus sum formae illius.
3 La propria nobiltà essa gloriosamente illustra col suo conviver con Dio, e il Signore di tutte le cose l’ama.3 Generositatem suam glorificat contuberniumhabens Dei,
sed et omnium Dominus dilexit illam.
4 E' dessa infatti che inizia alla scienza di Dio, e sceglie tra le opere di lui.4 Doctrix enim est disciplinae Dei
et electrix operum illius.
5 E se la ricchezza è desiderabile possesso in vita, che v’ha di più ricco della sapienza, che tutto opera?5 Et, si divitiae sunt desiderabilis possessio in vita,
quid sapientia locupletius,
quae operatur omnia?
6 E se il senno è attivo, chi più di quella è l’artefice delle cose che esistono?6 Si autem sensus operatur,
quis horum, quae sunt, magis quam illa est artifex?
7 E se alcuno ama la giustizia, le fatiche di quella son grandi virtù: insegna invero la temperanza e la prudenza, la giustizia e la fortezza, delle quali nulla c’è di più utile in vita agli uomini.7 Et, si iustitiam quis diligit,
labores huius sunt virtutes:
sobrietatem enim et prudentiam docet,
iustitiam et fortitudinem,
quibus utilius nihil est in vita hominibus.
8 E se uno brama un’esperienza molteplice, ella sa il passato e congettura il futuro; conosce le astuzie de discorsi e le soluzioni degli enimmi; segni e prodigi intende in anticipo e gli eventi de’tempi e de’secoli.8 Et, si multam peritiam desiderat quis,
scit praeterita et futura conicit,
novit versutias sermonum et solutiones aenigmatum,
signa et monstra scit, antequam fiant,
et eventus momentorum et temporum.
9 Perciò risolvetti di menarla a convivere con me, appendo che sarà per me consigliera di bene e conforto nelle cure e nell’affanno mio.9 Proposui ergo hanc adducere mihi ad convivendum,
sciens quoniam erit mihi consiliaria bonorum
et consolatio sollicitudinum et taedii.
10 Per lei avrò gloria tra le folle, e onore, [benché] giovane, presso i vegliardi.10 Habebo propter hanc claritatem ad turbas
et honorem apud seniores iuvenis;
11 Mi troveranno acuto ne’ giudizi, e sarò oggetto di maraviglia al cospetto de’ potenti, e il volto de' principi mostrerà stupore a mio riguardo.11 acutus inveniar in iudicio
et in conspectu potentium admirabilis ero.
12 Quand'io taccio, aspetteranno, e quando prendo la parola, staranno attenti, e se parlerò a lungo, si porranno la mano alla bocca.12 Tacentem me sustinebunt
et loquentem me respicient
et, sermocinante me plura,
manus ori suo imponent.
13 Avrò anche, per via di lei, l'immortalità, e memoria eterna lascerò al miei posteri.13 Habebo per hanc immortalitatem
et memoriam aeternam his, qui post me futuri sunt, relinquam.
14 Governerò i popoli e mi saran soggètte le genti.14 Disponam populos,
et nationes mihi erunt subditae;
15 Mi temeranno, al sentir [parlar di me], re terribili; apparirò buono tra il popolo e valoroso in guerra,15 timebunt me audientes reges horrendi,
in multitudine videbor bonus
et in bello fortis.
16 Rientrando In casa, mi riposerò presso di lei; perchè non ha amarezza la sua conversazione, nè tedio il conviver con lei, ma letizia e gioia.16 Intrans in domum meam, conquiescam cum illa;
non enim habet amaritudinem conversatio illius
nec taedium convictus illius,
sed laetitiam et gaudium.
17 Pensando a questo tra me e riflettendo in cuor mio, come nell'intima unione con la sapienza sta l'immortalità, e nobile godimento c’è nella sua amicizia,17 Haec cogitans apud me
et commemorans in corde meo
quoniam immortalitas est in cognatione sapientiae,
18 e nelle opere delle sue mani ricchezza inesauribile, e prudenza nell'indefesso conversar con lei, e fama nel partecipare ai suoi ragionamenti, io andavo attorno cercando di farla mia.18 et in amicitia illius delectatio bona,
et in laboribus manuum illius divitiae sine defectione,
et in certamine loquelae illius sapientia,
et praeclaritas in communicatione sermonum ipsius,
circuibam quaerens, ut mihi illam assumerem.
19 Ero un ragazzo di buona indole, e m’era toccata in sorte un'anima buona:19 Puer autem eram ingeniosus
et sortitus sum animam bonam;
20 o meglio, essendo io buono, ero venuto a un corpo senza macchia.20 quin potius, cum essem bonus,
veni in corpus incoinquinatum.
21 Ma sapendo che non altrimenti avrei fatto acquisto [della sapienza], se Dio non me la dava, — e già questo era un effetto di prudenza il saper da chi venga tal dono, - mi rivolsi al Signore e lo pregai, e dissi con tutto il mio cuore:21 Et, ut scivi quoniam aliter non possem esse continens, nisi Deus det,
C et hoc ipsum erat sapientiae scire, cuius esset hoc donum C
adii Dominum et deprecatus sum illum
et dixi ex toto corde meo: