Scrutatio

Giovedi, 18 aprile 2024 - San Galdino ( Letture di oggi)

Proverbi 6


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Il mallevadore.

1- Figliuolo mio, se hai fatto sicurtà pel tuo amico, hai impegnato la mano presso un estraneo,2ti sei vincolato colle parole della tua bocca e obbligato colle tue stesse profferte.3Fa' dunque quel che ti dico, o figliuolo mio, e libera te stesso, giacchè sei caduto nelle mani del tuo prossimo. Va', corri, affrettati, scuoti il tuo amico;4Non dare riposo agli occhi tuoi, non sonnecchino le tue palpebre;5svincolati, come un daino, da chi l'ha preso, e come uccello di mano all'uccellatore.

La formica e il pigro.

6Va', pigro, dalla formica, considera le sue vie e impara a esser saggio.7Essa, senza avere nè duce, nè istruttore, nè principe,8prepara nell'estate il suo sostentamento e nel tempo della mèsse raccoglie da mangiare.9Infino a quando, o pigro, dormirai? quand'è che t'alzerai dal tuo sonno?10Un po' dormi, un po' sonnecchi, un po' tieni le mani in mano per riposare;11e intanto la povertà ti raggiunge, come un viandante, e l'indigenza, come un uomo armato. Ma se tu sarai solerte, verrà come una sorgente la tua mèsse e l'indigenza fuggirà lungi da te.

L'uomo scellerato.

12Un rinnegato, un uomo che non è niente di buono, procede con bocca perversa;13ammicca cogli occhi, tenta col piede, parla col dito;14nel cattivo suo cuore, macchina il male e in ogni tempo semina discordie.15Verrà sopra costui improvvisamente la sua rovinasi schianterà d'un colpo senza più rimedio.

Le sette abominazioni.

16Sono sei cose che il Signore odia, e la settima è in esecrazione all'anima sua:17occhi alteri, lingua bugiarda, mani spargitrici di sangue innocente,18cuore che macchina disegni iniqui, piedi veloci a correre al male,19chi proferisce menzogne in falso testimonio, e colui che semina discordie tra i fratelli.

Non desiderare la donna d'altri.

20Fa' tesoro, o figliuolo mio, dei precetti di tuo padre e non lasciare la legge di tua madre.21Tienli legati sopra il tuo cuore sempre e annodali al tuo collo.22Quando viaggi camminino teco, quando dormi ti custodiscano, e vegliando intrattienti con essi.23Perchè lampada è il precetto e luce la legge e strada di vita è la correzione della disciplina.24Per guardarti dalla donna malvagia e dalla lusingatrice lingua dell'avventuriera.25Il tuo cuore non vagheggi la sua bellezzanon lasciarti prendere dai suoi cenni.26Perchè il prezzo di una cortigiana è d'un pane appena, mentre la donna di partito fa preda di un'anima preziosa.27Può forse un uomo tenersi del fuoco in senosenza che brucino le sue vesti?28o camminare sulle bracisenza scottarsi le piante?29Così chi frequenta la donna altrui; non sarà netto se l'avrà toccata.30Non è gran colpa se uno ha rubato, quando ruba per empirsi il ventre, avendo fame;31anche colto, restituirà sette tanti; darà magari tutta la sostanza di casa sua.32Ma l'adultero, per la sua insensataggine, perderà la sua anima.33Egli raccoglierà disonore e vergogna e la sua infamia non si cancellerà.34Perchè la gelosia furibonda del marito non gliela risparmierà nel dì della vendetta;35non si acquieterà alle preghiere di nessuno, nè accetterà ammenda di doni per quanto numerosi.