Scrutatio

Martedi, 23 aprile 2024 - San Giorgio ( Letture di oggi)

Proverbi 23


font

1- Quando sederai commensale di qualche signore, sta' attento a ciò che ti vien posto dinanzi.2E mettiti il coltello in gola, se pure hai la padronanza dei tuoi sentimenti.3Non essere ingordo delle sue vivande, esse sono cibo traditore.4Non t'affannare per ammassar ricchezze, e moderati nelle tue speculazioni.5Non alzar gli sguardi alle ricchezze che non puoi avere, perchè metteranno le ali come le aquile e voleranno per aria.6Non andar a mensa dall'uomo invidioso, e non agognare le sue vivande;7poichè esso a guisa di un indovino e d'un maliardo, calcola di scoprir terreno.«Mangia e bevi» ti dirà, ma l'animo suo non è con te.8I bocconi che mangiasti li avrai a rivomitare e avrai sprecato i tuoi detti piacevoli.9Alle orecchie dello stolto, non parlare, perchè sprezzerà il senno delle tue parole.10Non toccare i termini del pupillo e non penetrare nel podere dell'orfano.11Il loro tutore è uno valente egli difenderà contro di te la loro causa.12Applica il tuo cuore alla dottrina e le tue orecchie alle parole della scienza.13Non sottrarre il fanciullo alla disciplina, se anche l'avrai percosso con la verga, non morrà.14Tu lo picchierai con la verga, ma lo scamperai dall'inferno.15Figliuol mio, se l'animo tuo sarà saggio, teco si rallegrerà il cuore altresì a me,16e le mie viscere esulterannoalle parole delle tue labbra piene di rettitudine.17Il cuor tuo non invidi la sorte dei peccatori; sia anzi nel timor di Dio tutto il dì,18poichè avrai una speranza nell'avvenire e la tua aspettazione non sarà delusa.19Ascolta, figliuol mio, e sii saggio, e istrada diritto il cuor tuo.20Non frequentare i conviti dei bevitorinè le gozzoviglie dei mangiatori di carne a scialo;21perchè quei che spendono il tempo e lo scotto a bere, immiseriscono, e la sonnolenza vestirà di cenci.22Ascolta tuo padre ch'è quegli che t'ha generato e non sprezzare tua madre, perchè vecchia.23Acquista la verità e non venderela saggezza, la dottrina e l'intelligenza.24Immensamente esulta il padre del giusto, chi generò un saggio, avrà letizia in esso.25Possa gioire e tuo padre e tua madre, anzi tripudiare colei ch'è tua genitrice.26O figlio mio, il cuor tuo dallo a me ed i tuoi occhi stian fissi nelle mie vie,27perchè una fossa profonda è la meretrice e la donna d'altri un angusto pozzo,28si pone in agguato sulla via come un ladro e quelli che vede incauti, li uccide.

L'ubriaco.

29Per chi i guai? pel padre di chi gli «ahi»? per chi le baruffe? per chi gli stramazzoni? per chi le percosse per un nonnulla? per chi l'appannamento degli occhi?30Non sono forse per quelli che s'indugiano tra il vino, che sono assidui a tracannare bicchieri?31Non rimirare il vino quando biondo spuma, quando nel vetro il suo colore sfavilla. S'insinua soavemente,32ma infine morderà come una serpe e diffonderà il suo veleno come una vipera.33Gli occhi tuoi vedranno cose strane, e il tuo cuore parlerà alla rovescia;34e sarai come uno che dorme in alto mare e come un pilota assopito che ha perduto il timone.35Dirai: «Mi hanno bastonato, ma non sentii dolore, mi hanno strascinato ma e io non me ne accòrsi: quando mi sveglierò per cercar del vino ancora?».