Scrutatio

Giovedi, 2 maggio 2024 - Sant´ Atanasio ( Letture di oggi)

Proverbi 6


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BIBBIA RICCIOTTINOVA VULGATA
1 - Figliuolo mio, se hai fatto sicurtà pel tuo amico, hai impegnato la mano presso un estraneo,1 Fili mi, si spoponderis pro amico tuo,
defixisti apud extraneum manum tuam;
2 ti sei vincolato colle parole della tua bocca e obbligato colle tue stesse profferte.2 illaqueatus es verbis oris tui
et captus propriis sermonibus.
3 Fa' dunque quel che ti dico, o figliuolo mio, e libera te stesso, giacchè sei caduto nelle mani del tuo prossimo. Va', corri, affrettati, scuoti il tuo amico;3 Fac ergo, quod dico, fili mi, et temetipsum libera,
quia incidisti in manum proximi tui;
discurre, prosternere, insta amico tuo.
4 Non dare riposo agli occhi tuoi, non sonnecchino le tue palpebre;4 Ne dederis somnum oculis tuis
nec palpebris tuis dormitationem.
5 svincolati, come un daino, da chi l'ha preso, e come uccello di mano all'uccellatore.5 Eruere quasi dammula de rete,
et quasi avis de manu aucupis.
6 Va', pigro, dalla formica, considera le sue vie e impara a esser saggio.6 Vade ad formicam, o piger,
et considera vias eius et disce sapientiam.
7 Essa, senza avere nè duce, nè istruttore, nè principe,7 Quae, cum non habeat ducem
nec praeceptorem nec principem,
8 prepara nell'estate il suo sostentamento e nel tempo della mèsse raccoglie da mangiare.8 parat in aestate cibum sibi
et congregat in messe, quod comedat.
9 Infino a quando, o pigro, dormirai? quand'è che t'alzerai dal tuo sonno?9 Usquequo, piger, dormies?
Quando consurges e somno tuo?
10 Un po' dormi, un po' sonnecchi, un po' tieni le mani in mano per riposare;10 Paululum dormis, paululum dormitas,
paululum conseres manus, ut dormias;
11 e intanto la povertà ti raggiunge, come un viandante, e l'indigenza, come un uomo armato. Ma se tu sarai solerte, verrà come una sorgente la tua mèsse e l'indigenza fuggirà lungi da te.11 et veniet tibi quasi viator egestas,
et pauperies quasi vir armatus.
12 Un rinnegato, un uomo che non è niente di buono, procede con bocca perversa;12 Homo iniquus, vir inutilis,
graditur ore perverso;
13 ammicca cogli occhi, tenta col piede, parla col dito;13 annuit oculis, terit pede,
digito loquitur.
14 nel cattivo suo cuore, macchina il male e in ogni tempo semina discordie.14 Prava in corde suo machinatur,
malum in omni tempore, iurgia seminat.
15 Verrà sopra costui improvvisamente la sua rovinasi schianterà d'un colpo senza più rimedio.15 Ideo extemplo veniet perditio sua,
et subito conteretur nec habebit medicinam.
16 Sono sei cose che il Signore odia, e la settima è in esecrazione all'anima sua:16 Sex sunt, quae odit Dominus,
et septem detestatur anima eius:
17 occhi alteri, lingua bugiarda, mani spargitrici di sangue innocente,17 oculos sublimes, linguam mendacem,
manus effundentes innoxium sanguinem,
18 cuore che macchina disegni iniqui, piedi veloci a correre al male,18 cor machinans cogitationes pravas,
pedes veloces ad currendum in malum,
19 chi proferisce menzogne in falso testimonio, e colui che semina discordie tra i fratelli.19 proferentem mendacia, testem fallacem
et eum, qui seminat inter fratres discordias.
20 Fa' tesoro, o figliuolo mio, dei precetti di tuo padre e non lasciare la legge di tua madre.20 Conserva, fili mi, praecepta patris tui
et ne reicias legem matris tuae;
21 Tienli legati sopra il tuo cuore sempre e annodali al tuo collo.21 liga ea in corde tuo iugiter
et circumda gutturi tuo.
22 Quando viaggi camminino teco, quando dormi ti custodiscano, e vegliando intrattienti con essi.22 Cum ambulaveris, dirigent te,
cum dormieris, custodient te
et, cum evigilaveris, colloquentur tecum.
23 Perchè lampada è il precetto e luce la legge e strada di vita è la correzione della disciplina.23 Quia mandatum lucerna est, et lex lux,
et via vitae increpatio disciplinae,
24 Per guardarti dalla donna malvagia e dalla lusingatrice lingua dell'avventuriera.24 ut custodiant te a muliere mala
et a blanda lingua extraneae;
25 Il tuo cuore non vagheggi la sua bellezzanon lasciarti prendere dai suoi cenni.25 non concupiscat pulchritudinem eius cor tuum,
nec capiaris nutibus illius:
26 Perchè il prezzo di una cortigiana è d'un pane appena, mentre la donna di partito fa preda di un'anima preziosa.26 pretium enim scorti vix est torta panis,
mulier autem viri pretiosam animam capit.
27 Può forse un uomo tenersi del fuoco in senosenza che brucino le sue vesti?27 Numquid potest homo abscondere ignem in sinu suo,
et vestimenta illius non ardebunt?
28 o camminare sulle bracisenza scottarsi le piante?28 Aut ambulare super prunas,
et non comburentur plantae eius?
29 Così chi frequenta la donna altrui; non sarà netto se l'avrà toccata.29 Sic qui ingreditur ad mulierem proximi sui;
non erit mundus, quicumque tetigerit eam.
30 Non è gran colpa se uno ha rubato, quando ruba per empirsi il ventre, avendo fame;30 Non contemptui erit fur, cum furatus fuerit,
ut esurientem impleat animam.
31 anche colto, restituirà sette tanti; darà magari tutta la sostanza di casa sua.31 Deprehensus quoque reddet septuplum
et omnem substantiam domus suae tradet.
32 Ma l'adultero, per la sua insensataggine, perderà la sua anima.32 Qui autem adulter est cum muliere, vecors est;
perdet animam suam, qui hoc fecerit.
33 Egli raccoglierà disonore e vergogna e la sua infamia non si cancellerà.33 Plagam et ignominiam congregat sibi,
et opprobrium illius non delebitur.
34 Perchè la gelosia furibonda del marito non gliela risparmierà nel dì della vendetta;34 Quia zelus est furor viri,
et non parcet in die vindictae
35 non si acquieterà alle preghiere di nessuno, nè accetterà ammenda di doni per quanto numerosi.35 nec accipiet personam tuam in piaculum
nec suscipiet dona plurima.