Scrutatio

Giovedi, 25 aprile 2024 - San Marco ( Letture di oggi)

Proverbi 30


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Parole di Agur.

1- Detti di Agur, figlio di Jaqe, da Massa.2Sentenziò quest'uomo: «Mi affaticai, o Dio, mi affaticai, o Dio, e venni meno. Io sono il più ignorante degli uomini, e la sapienza degli uomini non è con me.3Io non ho appreso la sapienza e la scienza dei santi non la so.4Chi salì in cielo e scese? chi contenne il vento nelle sue mani? chi restrinse le acque come in un manto? chi eresse tutti i confini della terra? qual è il suo nome, e quale nome ha il suo figliuolo, se lo sai?5Ogni parola di Dio è purgata al fuoco, egli è scudo per coloro che sperano in lui.6Alle sue parole non aggiungere nulla, affinchè non sia ripreso e convinto di menzogna.7Due cose t'ho chiesto, non me le negare innanzi ch'io muoia.8Vanità e parole bugiarde, allontana da me; non darmi nè mendicità, nè ricchezza; concedimi soltanto il necessario per vivere;9affinchè essendo satollo non sia tentato a rinnegartie dica: - Chi è il Signore? -o spinto dal bisogno non rubie non imprechi al nome del mio Dio.10Non accusare il servo presso il suo padroneaffinchè non ti maledica e vada a finir male.11V'è una gente che maledice suo padre, e non benedice sua madre.12V'è una gente che si crede monda, e tuttavia non è lavata dalle sue sozzure.13V'è una gente che ha gli occhi altierie le ciglia erette.14V'è una gente che ha spade per dentie mascellari con cui stritola, per divorare i miseri della terra e i poveri tra gli uomini.15La sanguisuga ha due figlie: dammi, dammi.16Ci son tre cose che non si saziano mai!e una quarta che non dice mai: - Basta! -L'inferno, la matrice, la terra che non si sazia mai di acqua, il fuoco poi non dice mai: - Basta! -17L'occhio che schernisce il padre e beffeggia la deferenza a sua madre, che i corvi dei torrenti lo scavino e se lo mangino i figli dell'aquila.18Queste tre cose mi sono difficilie la quarta non la conosco affatto:19la via dell'aquila in aria, la via del serpe sulla roccia, la via della nave in mezzo al mare e la via dell'uomo nell'adolescenza.20Così anche la via della donna adultera, che mangia e si forbisce la bocca e dice:- Non ho fatto nessun male! -21Per tre cose la terra freme e alla quarta non può reggere:22per uno schiavo che riesce a regnare, per uno stolto quando ha cibo a sazietà,23per una odiosa donna quand'è condotta sposa, e per una serva che diventa erede della sua padrona.24Quattro sono dei più piccoli della terra e sono più sapienti degli altri:25le formiche, popolo debole, e si preparano il cibo nel tempo della mèsse;26i leprotti, popolo imbelle, e collocano la loro tana nelle rocce;27le locuste sono senza re ed escono tutte a schiera a schiera;28il geco si regge sulle manie dimora nelle aule del re.29Tre cose hanno una bella andatura e la quarta incede magnificamente:30il leone, il più forte degli animali, non temerà l'incontro di nessuno;31il gallo succinto i lombi e il montone, e il re a cui [non c'è] chi resista.32Tale si trovò scornato dopo aver avuto esaltazione: se avesse riflettuto, si sarebbe messo la mano alla bocca:33perchè, chi preme molto il latte fa uscire burro, chi preme forte il naso fa uscire sangue, e chi preme troppo sui forti fa uscire contese».