Scrutatio

Lunedi, 13 maggio 2024 - Beata Vergine Maria di Fatima ( Letture di oggi)

Proverbi 27


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BIBBIA RICCIOTTINOVA VULGATA
1 - Non ti dar vanto del domani, perchè non sai quel che nascerà il giorno appresso.1 Ne glorieris in crastinum
ignorans, quid superventura pariat dies.
2 Ti lodi un altro e non la tua bocca; un estraneo e non le tue labbra.2 Laudet te alienus et non os tuum,
extraneus et non labia tua.
3 Grave è la pietra e pesante la sabbia, ma l'ira dello stolto è più grave di tutte e due.3 Grave est saxum et onerosa arena,
sed ira stulti utroque gravior.
4 L'ira non ha misericordia nè il furore impetuoso, e chi potrà reggere all'impeto d'un uomo concitato?4 Saevitas et erumpens furor,
et coram zelo consistere quis poterit?
5 È meglio un'aperta riprensioneche un amore dissimulato.5 Melior est manifesta correptio
quam amor absconditus.
6 Meglio le percosse di chi ti vuol beneche i falsi baci di chi ti vuol male.6 Veriora sunt vulnera diligentis
quam fraudulenta oscula odientis.
7 L'anima sazia si metterà sotto i piedi il favo del miele, ma l'anima che ha fame troverà dolce anche l'amaro.7 Anima saturata calcabit favum,
et anima esuriens etiam amarum pro dulci sumet.
8 Come l'uccello che migra dal suo nido, così l'uomo che abbandona il suo luogo.8 Sicut avis transmigrans de nido suo,
sic vir errans longe a loco suo.
9 D'unguento e di vari profumi si rallegra il cuore, e dei buoni consigli dell'amico l'anima si sente raddolcire.9 Unguento et ture delectatur cor
et dulcedine amici in consilio ex animo.
10 Il tuo amico e l'amico di tuo padre non lo lasciare; e nel dì della tua disgrazia, non entrare nella casa del fratello. Meglio un vicino accanto, che un fratello lontano.10 Amicum tuum et amicum patris tui ne dimiseris
et domum fratris tui ne ingrediaris in die afflictionis tuae.
Melior est vicinus iuxta quam frater procul.
11 Applicati alla sapienza, figlio mio, e rallegrami il cuore, affinchè tu abbia una parola da rispondere a chi ci voglia screditare.11 Stude sapientiae, fili mi, et laetifica cor meum,
ut possim exprobranti mihi respondere sermonem.
12 L'uomo accorto, vedendo il male, si mise al riparo; gl'incauti, passando oltre, pagarono il fio.12 Astutus videns malum absconditus est;
simplices transeuntes multati sunt.
13 Prendi il mantello a colui che ha fatto sicurtà per uno straniero, ed a conto degli estranei fatti consegnare il pegno.13 Tolle vestimentum eius, qui spopondit pro extraneo,
et pro alienis aufer ei pignus.
14 Chi benedice il suo prossimo a gran voce alzandosi al mattino, sarà simile a chi lo maledice.14 Qui benedicit proximo suo voce grandi mane consurgens,
maledictio reputabitur ei.
15 Tetto gocciolante in una giornata piovosa e donna rissosa, si rassomigliano:15 Tecta perstillantia in die frigoris
et litigiosa mulier comparantur;
16 chi pretende tenerla è come chi voglia tener il vento, l'olio della propria destra egli chiama.16 qui retinet eam, quasi qui ventum teneat,
et oleum dextera sua tenere reperietur.
17 Il ferro col ferro s'aguzza, e un uomo aguzza l'ingegno all'altro.17 Ferrum ferro exacuitur,
et homo exacuit faciem amici sui.
18 Chi fa la guardia al fico mangerà del suo frutto, e chi ha cura del suo padrone sarà onorato.18 Qui servat ficum, comedet fructus eius;
et, qui custos est domini sui, glorificabitur.
19 Come nell'acqua sono visibili i visi di quelli che vi si specchiano, così i cuori degli uomini sono visibili ai prudenti.19 Quomodo in aqua facies prospicit ad faciem,
sic cor hominis ad hominem.
20 L'Inferno e la Perdizione non si saziano mai, così anche gli occhi degli uomini, non si saziano mai.20 Infernus et Perditio numquam implentur,
similiter et oculi hominum insatiabiles.
21 Come nel crogiolo si prova l'argento e nel fornello l'oro, così l'uomo si prova per la bocca di chi lo loda. Il cuore dell'iniquo ricerca il male, il cuor retto ricerca la scienza.21 Quomodo probatur in conflatorio argentum et in fornace aurum,
sic probatur homo ore laudantis.
22 Ancorchè tu pestassi lo stolto nel mortaio, come l'orzo battendo sopra col pestello, non gli si leverà la sua stoltezza.22 Si pilo contuderis stultum in pila quasi ptisanas,
non auferetur ab eo stultitia eius.
23 Infòrmati bene dello stato del tuo bestiame, ed abbi cura assidua delle tue greggi,23 Diligenter agnosce vultum pecoris tui;
appone cor tuum ad greges,
24 perchè non avrai sempre il potere, ma la corona passerà da generazione a generazione.24 non enim habebis iugiter divitias.
Num corona tribuetur in generationem et generationem?
25 I prati sono in fiore e vestiti d'erbe verdeggianti; già si sono raccolti i fieni al monte.25 Nudata sunt prata, et apparuerunt herbae virentes,
et collecta sunt fena de montibus;
26 Hai gli agnelli pel tuo vestito, e i capretti quale equivalente d'un podere:26 agni ad vestimentum tuum,
et haedi ad agri pretium;
27 accontentati del latte delle capre per tuo cibo, per il sostentamento di casa tua, e pel vitto delle tue ancelle.27 sufficiat tibi lac caprarum in cibum tuum
et in cibum domus tuae et ad victum ancillis tuis.