Scrutatio

Sabato, 4 maggio 2024 - San Ciriaco ( Letture di oggi)

Giuditta 12


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 2008
1 - Allora la fece entrare dove eran custoditi i suoi tesori, ordinò che ivi ella stesse, e stabili quel che le si doveva dare dalla sua mensa.1 Poi Oloferne ordinò che la conducessero dove erano riposte le sue argenterie e prescrisse pure che le dessero da mangiare dei suoi cibi e le dessero da bere del suo vino.
2 Ma Giuditta gli rispose: « Io non posso mangiare di quelle cose che tu hai ordinato mi sian portate, per non incorrere nell' ira [di Dio]; mangerò di quelle che ho portate con me ».2 Ma disse Giuditta: «Io non toccherò questi cibi, perché non me ne derivi un’occasione di caduta, ma mi saranno serviti quelli che ho portato con me».
3 Ed Oloferne a lei: « Se viene a mancarti ciò che hai portato con te, come faremo?».3 Oloferne le disse: «Quando verrà a mancare quello che hai con te, dove ci riforniremo di cibi simili per darteli? In mezzo a noi non c’è nessuno della tua gente».
4 Disse Giuditta: «Giuro per la tua vita, signor mio, che la tua serva non consumerà tutte queste cose prima che Dio mi faccia eseguire quel che mi sta in mente ». Allora i servi di Oloferne la condussero nella tenda da lui assegnatale.4 Giuditta gli rispose: «Per la tua vita, mio signore, ti assicuro che io, tua serva, non finirò le riserve che ho con me, prima che il Signore abbia compiuto per mano mia quello che ha stabilito».
5 Essa entrandovi chiese che le fosse concesso di uscire la notte, avanti giorno, a fare orazione e supplicare il Signore.5 Poi gli ufficiali di Oloferne la condussero alla tenda ed ella dormì fino a mezzanotte; poi si alzò all’alba, al cambio della guardia del mattino.
6 Ed egli comandò a' suoi servi che per tre giorni la lasciassero andare e venire a suo piacimento ad adorare il suo Dio.6 Mandò a dire a Oloferne: «Comandi il mio signore che lascino uscire la tua serva per la preghiera».
7 Essa usciva, la notte, nella valle di Betulia, e si lavava ad una fonte.7 Oloferne ordinò alle guardie del corpo di non impedirla.
Rimase così al campo tre giorni: usciva di notte nella valle di Betùlia e si lavava nella zona dell’accampamento alla sorgente d’acqua.
8 Poi, ritornando, pregava il Signore Dio di Israele che dirigesse la sua impresa alla liberazione di Israele.8 Quando risaliva, pregava il Signore, Dio d’Israele, di dirigere la sua impresa per rialzare le sorti dei figli del suo popolo.
9 E rientrata, si serbava monda nella sua tenda, sinché a sera prendeva il suo cibo.9 Rientrando purificata, rimaneva nella sua tenda, finché verso sera non le si portava il cibo.
10 Al quarto giorno, Oloferne dette una cena a' suoi ministri, e disse a Vagao suo eunuco: « Va', e persuadi quell'ebrea ad acconsentire spontaneamente d'esser mia.10 Ed ecco, al quarto giorno, Oloferne fece preparare un banchetto riservato ai suoi servi, senza invitare nessuno dei suoi funzionari.
11 È vergogna presso gli Assiri che una donna si burli di un uomo uscendo libera dalle sue mani ».11 Disse a Bagoa, l’eunuco sovrintendente a tutti i suoi affari: «Va’ e persuadi la donna ebrea che è presso di te a venire con noi, per mangiare e bere con noi.
12 Allora Vagao si presentò a Giuditta, e le disse: « Non tema la buona fanciulla di venire al mio signore, per ricevere innanzi a lui l'onore di mangiar con lui, e di bere vino allegramente ».12 Sarebbe disonorevole per la nostra reputazione trascurare una donna simile senza godere della sua compagnia; perché se non la corteggiamo, si farà beffe di noi».
13 Bispose Giuditta: « Chi sono io da contradire al mio signore?13 Bagoa, uscito dalla presenza di Oloferne, andò da lei e disse: «Non esiti questa bella fanciulla a venire dal mio signore, per essere onorata alla sua presenza e bere con noi il vino in allegria e diventare oggi come una delle donne assire, che stanno nel palazzo di Nabucodònosor».
14 Tutto quello che a lui piacerà, sarà ottimo anche a me, ogni giorno della mia vita».14 Giuditta gli rispose: «Chi sono io per contraddire il mio signore? Quanto sarà gradito ai suoi occhi, mi affretterò a compierlo e sarà per me motivo di gioia fino al giorno della mia morte».
15 Si alzò dunque, s'ornò delle sue vesti, ed entrò davanti a lui.15 Subito si alzò e si adornò delle vesti e d’ogni altro ornamento femminile; la sua ancella l’aveva preceduta e aveva steso a terra per lei davanti ad Oloferne le pellicce che aveva avuto da Bagoa per suo uso quotidiano, per adagiarvisi sopra e prendere cibo.
16 Il cuore di Oloferne si scosse, ardendo egli di possederla;16 Giuditta entrò e si distese. Il cuore di Oloferne ne rimase incantato, si turbò il suo spirito e molto intenso era il suo desiderio di unirsi a lei: dal giorno in cui l’aveva vista, cercava l’occasione di sedurla.
17 e disse a lei Oloferne: « Bevi dunque, e mangia allegramente, chè hai trovato favore dinanzi a me»,17 Le disse pertanto Oloferne: «Bevi e divertiti con noi».
18 Giuditta disse: « Beverò, signore; perché oggi io mi trovo più glorificata che in tutta la mia vita ».18 Giuditta rispose: «Sì, signore, berrò perché sento che la mia vita è oggi onorata come non mai dal giorno della mia nascita».
19 E prese e mangiò e bevve dinanzi a lui quel che le aveva preparato la sua ancella.19 Incominciò quindi a mangiare e a bere davanti a lui ciò che le aveva preparato l’ancella.
20 Ed Oloferne dette Sfogo alla sua gioia, e bevve vino fuor di misura, quanto non n'aveva mai bevuto in vita sua.20 Oloferne si deliziò della presenza di lei e bevve abbondantemente tanto vino quanto non ne aveva mai bevuto in un solo giorno da quando era al mondo.