Scrutatio

Sabato, 20 aprile 2024 - Beata Chiara Bosatta ( Letture di oggi)

Giuditta 9


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1- Partiti che furono quelli. Giuditta rientrò nel suo oratorio; vestitasi di cilizio si sparse di cenere il capo, e prostratasi innanzi al Signore alzò a lui la voce dicendo:2« Signore Dio di Simeon mio padre, che gli desti la spada per castigar gli stranieri i quali nella loro immondezza avevan violata ed oltraggiata con sua confusione una vergine;3tu che facesti divenir preda le loro donne, andare schiave le loro figlie e tutte le loro sostanze esser divise fra i tuoi servi che avevano zelato l'onor tuo; soccorri, ti prego, a me vedova, Signore Dio mio.4Poiché tu facesti quelle cose dapprima, ed altre ne pensasti dopo, e quel che tu volesti fu fatto.5Poiché tutte le vie ti sono aperte, e nella tua provvidenza hai posti i tuoi giudizi.»6Guarda ora al campo degli Assiri come già degnasti guardare a quello degli Egiziani, quando armati inseguivano 1 tuoi servi, fidando ne' loro carri, nella loro cavalleria, e nella moltitudine dei loro armati.7Ma tu ti voltasti verso il loro campo, e le tenebre li avvolsero.8L'abisso fermò i loro passi, e le acque li ricoprirono.9Cosi, Signore, accade anche a questi, che confidano nel loro numero, e si gloriano de' carri e delle aste e degli scudi e dei dardi e delle lance,10e non sanno che sei tu il nostro Dio il quale sin da principio hai disperso gli eserciti, ed il nome tuo é "Il Signore".11Alza il tuo braccio come da principio, e spezza con la tua forza la forza loro. La tua collera fiacchi la potenza di quelli che si ripromettono di violare i tuoi santuarli, di profanare il tabernacolo del nome tuo, e d'abbattere con la loro spada i corni del tuo altare.12Fa', Signore, che dalla sua stessa spada venga recisa la sua superbia.13Sia egli preso da me al laccio de' suoi occhi, e tu percuotilo con la dolcezza del mio parlare.14Da' all'animo mio fermezza per disprezzarlo, e forza per abbatterlo.15Sarà invero un monumento al tuo nome, che la mano d'una donna l'abbia atterrato.16La tua potenza, Signore, non sta nel numero; nè la tua compiacenza nella forza de' cavalli; sin da principio i superbi non ti piacquero, e sempre invece ti piacque la preghiera degli umili e dei mansueti.17Dio de' cieli, creatore dell'acque, Signore di tutte le creature, esaudisci me miserabile che ti supplico e confido nella tua misericordia.18Ricordati del tuo patto, Signore; poni tu le parole nella mia bocca, e rafforza nel mio cuore la risoluzione, affinchè la casa tua rimanga a te consacrata,19e tutte le genti riconoscano che tu sei Dio, e non ve n'è altri fuori di te »,