Scrutatio

Martedi, 7 maggio 2024 - Santa Flavia ( Letture di oggi)

Primo libro dei Re 3


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BIBBIA RICCIOTTIDIODATI
1 - Rimasto adunque assicurato il regno nelle mani di Salomone, egli si imparentò col Faraone re d'Egitto, di cui prese in moglie la figlia, che condusse nella città di Davide, finchè non ebbe compita la fabbrica della sua casa e della casa del Signore e le mura di cinta di Gerusalemme.1 OR Salomone s’imparentò con Faraone, re di Egitto; e prese la figliuola di Faraone, e la menò nella Città di Davide, finchè avesse compiuto di edificare la sua casa, e la Casa del Signore, e le mura di Gerusalemme d’ogn’intorno.
2 Tuttavia il popolo immolava sulle alture, poichè fino a quel giorno non era stato fabbricato il tempio al nome del Signore.2 Solo il popolo sacrificava sopra gli alti luoghi; perciocchè fino a que’ dì non era stata edificata Casa al Nome del Signore.
3 Salomone amava il Signore seguendo i comandamenti di Davide suo padre: soltanto immolava nei luoghi elevati e vi bruciava incensi.3 Ma pur Salomone amò il Signore, camminando negli statuti di Davide, suo padre; solo sacrificava, e faceva profumi sopra gli alti luoghi.
4 Andò pertanto a Gabaon per offrirvi sacrifici, perchè era il più importante dei luoghi elevati. Su quell'altare di Gabaon Salomone offrì mille ostie.4 IL re andò eziandio in Gabaon, per sacrificar quivi; perciocchè quello era il grande alto luogo. Salomone offerse mille olocausti sopra quell’Altare
5 Apparve poi il Signore a Salomone durante la notte in sogno e gli disse: «Domandami quello che vuoi ch'io ti dia».5 E il Signore apparve a Salomone, in Gabaon, di notte, in sogno. E Iddio gli disse: Chiedi ciò che tu vuoi che io ti dia.
6 E Salomone rispose: «Tu hai usato al servo tuo Davide mio padre, grande misericordia, perchè egli camminò al tuo cospetto con fedeltà, con giustizia, con rettitudine di cuore verso di te. Tu gli hai conservato questa grande benevolenza e gli hai concesso un figlio che siede sul trono di lui, come oggi si vede.6 E Salomone disse: Tu hai usata gran benignità inverso Davide, mio padre, tuo servitore, siccome egli è camminato davanti a te in lealtà, ed in giustizia, e in dirittura di cuore verso te; e tu gli hai ancora riserbata questa gran benignità, che tu gli hai dato un figliuolo che siede sopra il suo trono, come oggi appare.
7 Ed ora, o Signore Iddio, tu hai fatto regnare il tuo servo in luogo di Davide mio padre, ma io sono un piccol fanciullo, mancante di esperienza,7 Ora dunque, Signore Iddio mio, tu hai costituito re me, tuo servitore, in luogo di Davide, mio padre; ed io sono un piccol fanciullo, e non so nè uscire nè entrare.
8 e il tuo servo sta in mezzo al popolo che tu hai eletto, popolo immenso, che non può essere numerato nè contato a causa della sua moltitudine.8 E il tuo servitore è in mezzo del tuo popolo che tu hai eletto, ch’è un popolo grande, il quale, per la moltitudine, non si può contare, nè annoverare.
9 Accorda pertanto al tuo servo un cuore docile perchè possa giudicare il tuo popolo e discernere il bene dal male. Chi infatti potrà giudicare questo popolo, questo popolo tuo così numeroso?».9 Da’ dunque al tuo servitore un cuore intendente, per giudicare il tuo popolo, per discernere tra il bene ed il male; perciocchè, chi potrebbe giudicare questo tuo popolo ch’è in così gran numero?
10 Piacque al Signore questo modo di parlare con cui Salomone aveva fatto una tale richiesta;10 E questo piacque al Signore, che Salomone avesse chiesta una tal cosa.
11 e il Signore disse a Salomone: «Poichè hai domandato questa cosa, e non hai chiesto per te lunga vita, grandi ricchezze, o la vita dei tuoi nemici, ma hai domandato per te la sapienza per essere in grado di giudicare,11 E Iddio gli disse: Perciocchè tu hai chiesta questa cosa, e non hai chiesta lunga vita, nè ricchezze, nè la vita de’ tuoi nemici; anzi hai chiesto di avere intelletto per essere intendente a giudicare; ecco, io fo secondo la tua parola;
12 ecco io ho fatto a te secondo le tue parole e ti ho dato un cuore saggio e intelligente, così che nessuno prima di te sarà stato simile a te, nè dopo te sorgerà persona che ti uguagli.12 ecco, io ti do un cuor savio ed intendente; talchè nè davanti a te è stato, nè dopo te sorgerà alcuno pari a te.
13 Ma ti ho inoltre accordato le cose che non mi hai domandato: le ricchezze cioè e la gloria, in modo che nessuno sarà simile a te fra tutti i re dei tempi passati;13 Ed oltre a ciò, io ti do quello che tu non mi hai chiesto, ricchezze e gloria; talchè fra i re non ne fu mai alcun tale, qual tu sarai tutto il tempo della tua vita.
14 e se camminerai nelle mie vie, osservando i miei precetti e i miei comandamenti, come fece Davide tuo padre, prolungherò i tuoi giorni».14 E se tu cammini nelle mie vie, per osservare i miei statuti ed i miei comandamenti, come è camminato Davide, tuo padre, io prolungherò il tempo della tua vita.
15 Svegliatosi Salomone, comprese che era stato un sogno, e venuto a Gerusalemme si presentò davanti all'arca dell'alleanza del Signore e offrì olocausti e immolò vittime pacifiche e diede un grande banchetto a tutti i suoi servitori.15 E Salomone si svegliò, ed ecco un sogno. Poi se ne venne in Gerusalemme, e si presentò davanti all’Arca del Patto del Signore, ed offerse olocausti, e sacrificò sacrificii da render grazie; fece eziandio un convito a tutti i suoi servitori
16 In quel tempo vennero due donne meretrici al re e si presentarono dinanzi a lui.16 Allora due donne meretrici vennero al re, e si presentarono davanti a lui.
17 Una di esse disse: «Ascoltami, te ne prego, o mio signore; io e questa donna abitavamo nella medesima casa, e io partorii presso di essa nella stessa stanza.17 E l’una di loro disse: Ahi, signor mio! Io, e questa donna, dimoriamo in una stessa casa; or io partorii, stando con lei in quella casa.
18 Tre giorni dopo che io ebbi partorito, anche costei ebbe un figliuolo, e stavamo insieme, e non v'era altri con noi nella casa all'infuori di noi due.18 E il terzo giorno appresso che io ebbi partorito, questa donna partorì anch’essa; e noi stavamo insieme, e non vi era alcun forestiere con noi in casa; non vi era altri che noi due in casa.
19 Ora morì il figliuolo di questa donna durante la notte, avendolo essa soffocato mentre dormiva.19 Ora, la notte passata, il figliuolo di questa donna è morto; perciocchè ella gli era giaciuta addosso.
20 Levatasi allora nel cuor della notte, di nascosto tolse il mio figlio dal fianco della tua ancella, che dormiva, e se lo collocò sul suo seno, mentre il suo figlio, che era morto, lo pose sul mio seno.20 Ed ella s’è levata in mezzo alla notte, ed ha preso il mio figliuolo d’appresso a me, mentre la tua servente dormiva, e se l’ha posto a giacere in seno, e mi ha posto a giacere in seno il suo figliuolo morto.
21 Il mattino nell'alzarmi per dare il latte al figliuol mio, lo vidi morto; ma avendo guardato con maggior diligenza alla luce del giorno, m'accòrsi che non era quello che io aveva generato».21 Ora io, levatami la mattina per allattare il mio figliuolo, ho trovato ch’era morto; ma, avendolo la mattina considerato, ecco, egli non era il mio figliuolo che io avea partorito.
22 L'altra donna rispose: «Non è vero quanto tu dici, ma il figlio tuo è morto; il mio vive». Al contrario l'altra diceva: «Tu menti, poichè il mio figlio vive e il tuo è morto»; e così litigavano alla presenza del re.22 E l’altra donna disse: No; anzi il vivo è il mio figliuolo, e il morto è il tuo. E quell’altra diceva: No; anzi il morto è il tuo figliuolo, e il vivo è il mio figliuolo. Così parlavano in presenza del re.
23 Allora il re disse: «Una dice: - Il mio figlio vive e il figlio tuo è morto. - E l'altra risponde: - No, ma è il figlio tuo che è morto, il mio vive -».23 E il re disse: Costei dice: Questo che è vivo è il mio figliuolo, e il morto è il tuo; e colei dice: No; anzi il morto è il tuo figliuolo, e il vivo è il mio.
24 E il re continuò: «Portatemi una spada». Quando ebbero portata la spada davanti al re,24 Allora il re disse: Recatemi una spada. E fu portata una spada davanti al re.
25 egli soggiunse: «Dividete il bambino vivo in due parti e datene una metà all'una e una metà all'altra».25 Poi il re disse: Spartite il fanciullo vivo in due: e datene la metà all’una, e la metà all’altra.
26 La donna, madre del figlio vivo, (siccome si sentì commuovere le viscere per amor del proprio figliuolo), disse al re: «Te ne scongiuro, o signore, dà a lei il bambino vivo e non volerlo uccidere». Al contrario l'altra diceva: «Non sia nè mio, nè tuo, ma sia diviso».26 Ma la donna di cui era il fanciullo vivo, disse al re perciocchè le viscere le si commossero inverso il suo figliuolo: Ahi! signor mio; datele il fanciullo vivo, e nol fate punto morire. Ma l’altra disse: Non sia nè a te, nè a me, spartasi.
27 Rispose allora il re e disse: «Date a costei il bambino vivo e non si uccida, poichè costei è la vera madre».27 Allora il re diede la sentenza, e disse: Date a costei il fanciullo vivo, e nol fate punto morire; essa è la madre sua.
28 Tutto Israele seppe del giudizio pronunziato dal re e temette il re, vedendo che la sapienza di Dio era in lui per amministrare la giustizia.28 E tutti gl’Israeliti, udito il giudicio che il re avea dato, temettero il re; perciocchè videro che vi era in lui una sapienza di Dio, per giudicare