Scrutatio

Sabato, 20 aprile 2024 - Beata Chiara Bosatta ( Letture di oggi)

Seconda lettera ai Corinzi 8


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1Vogliamo rendervi nota, fratelli, la grazia di Dio concessa alle Chiese della Macedonia,2perché, nella grande prova della tribolazione, la loro gioia sovrabbondante e la loro estrema povertà hanno sovrabbondato nella ricchezza della loro generosità.3Posso testimoniare infatti che hanno dato secondo i loro mezzi e anche al di là dei loro mezzi, spontaneamente,4domandandoci con molta insistenza la grazia di prendere parte a questo servizio a vantaggio dei santi.5Superando anzi le nostre stesse speranze, si sono offerti prima di tutto al Signore e poi a noi, secondo la volontà di Dio;6cosicché abbiamo pregato Tito che, come l’aveva cominciata, così portasse a compimento fra voi quest’opera generosa.
7E come siete ricchi in ogni cosa, nella fede, nella parola, nella conoscenza, in ogni zelo e nella carità che vi abbiamo insegnato, così siate larghi anche in quest’opera generosa.8Non dico questo per darvi un comando, ma solo per mettere alla prova la sincerità del vostro amore con la premura verso gli altri.9Conoscete infatti la grazia del Signore nostro Gesù Cristo: da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà.10E a questo riguardo vi do un consiglio: si tratta di cosa vantaggiosa per voi, che fin dallo scorso anno siete stati i primi, non solo a intraprenderla ma anche a volerla.11Ora dunque realizzatela perché, come vi fu la prontezza del volere, così vi sia anche il compimento, secondo i vostri mezzi.12Se infatti c’è la buona volontà, essa riesce gradita secondo quello che uno possiede e non secondo quello che non possiede.13Non si tratta infatti di mettere in difficoltà voi per sollevare gli altri, ma che vi sia uguaglianza.14Per il momento la vostra abbondanza supplisca alla loro indigenza, perché anche la loro abbondanza supplisca alla vostra indigenza, e vi sia uguaglianza, come sta scritto:15Colui che raccolse molto non abbondò e colui che raccolse poco non ebbe di meno.
16Siano rese grazie a Dio, che infonde la medesima sollecitudine per voi nel cuore di Tito!17Egli infatti ha accolto il mio invito e con grande sollecitudine è partito spontaneamente per venire da voi.18Con lui abbiamo inviato pure il fratello che tutte le Chiese lodano a motivo del Vangelo.19Egli è stato designato dalle Chiese come nostro compagno in quest’opera di carità, alla quale ci dedichiamo per la gloria del Signore, e per dimostrare anche l’impulso del nostro cuore.20Con ciò intendiamo evitare che qualcuno possa biasimarci per questa abbondanza che viene da noi amministrata.21Ci preoccupiamo infatti di comportarci bene non soltanto davanti al Signore, ma anche davanti agli uomini.22Con loro abbiamo inviato anche il nostro fratello, di cui abbiamo più volte sperimentato la sollecitudine in molte circostanze; egli è ora più entusiasta che mai per la grande fiducia che ha in voi.23Quanto a Tito, egli è mio compagno e collaboratore presso di voi; quanto ai nostri fratelli, essi sono delegati delle Chiese e gloria di Cristo.24Date dunque a loro la prova del vostro amore e della legittimità del nostro vanto per voi davanti alle Chiese.

Note:

2Cor 8-9:Su questa colletta, particolarmente cara a Paolo, cf. 1Cor 16,1+ .

2Cor 8,2:Paolo esorta gli abitanti di Corinto alla generosità con temi che gli sono cari: la povertà, fonte di arricchimento per gli altri (qui e 2Cor 6,10); l'esempio di Cristo (2Cor 8,9+ ; cf. 2Cor 1,7+); il dono di Dio (2Cor 8,1) che suscita il dono dei cristiani (2Cor 8,5 ; cf. 2Cor 9,8s).

2Cor 8,7:carità che vi abbiamo insegnato: altri mss hanno: «carità per noi che ci unisce a voi».

2Cor 8,9:la grazia del Signore o «liberalità»: il Cristo si è volontariamente spogliato in terra della sua gloria e dei suoi privilegi divini, ha voluto partecipare alle nostre sofferenze, alla nostra morte (cf. Fil 2,7+), per arricchirci dei privilegi ai quali aveva rinunziato. Stesso tema di Fil 2,6-11 , ma qui centrato sull'opera di salvezza del Cristo e non, come in Fil 2 sulla sua ultima glorificazione per opera del Padre. - Notare la motivazione del comportamento cristiano a partire dall'esempio del Cristo, caratteristica della morale paolina (Rm 14,8; Ef 5,1; Ef 5,25; Fil 2,5 , ecc., cf. 2Ts 3,7+).

2Cor 8,14:vostra abbondanza: Paolo non domanda agli abitanti di Corinto che il loro superfluo, mentre i cristiani di Macedonia nella loro «estrema povertà» hanno dato «al di là dei loro mezzi» (vv 2-3; cf. Mc 12,41-44p). Ma Paolo, proponendo l'esempio di Cristo (v 9), li invita discretamente a imitare la generosità dei loro fratelli macedoni. - loro abbondanza: sia in beni materiali, in un avvenire possibile in cui la situazione sarà rovesciata, sia piuttosto in beni spirituali fin da questo momento (cf. 2Cor 9,14; Rm 15,27).

2Cor 8,18:vangelo: forse Luca.

2Cor 8,19:l'impulso del nostro cuore: altre traduzioni: «secondo il nostro desiderio» o «a prova della nostra buona volontà».

2Cor 8,22:Questo fratello è sconosciuto.

2Cor 8,23:delegati o «inviati»; in greco: apostolos, apostolo (cf. Rm 1,1+). Sono la «gloria del Cristo» perché la manifestano con la loro azione (v 19), suscitando presso i cristiani un comportamento analogo al proprio (v 9).