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Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Marco 6


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1Partì di là e venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono.2Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani?3Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo.4Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua».5E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì.6E si meravigliava della loro incredulità.
Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.
7Chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri.8E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura;9ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.10E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì.11Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».12Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse,13scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.
14Il re Erode sentì parlare di Gesù, perché il suo nome era diventato famoso. Si diceva: «Giovanni il Battista è risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi».15Altri invece dicevano: «È Elia». Altri ancora dicevano: «È un profeta, come uno dei profeti».16Ma Erode, al sentirne parlare, diceva: «Quel Giovanni che io ho fatto decapitare, è risorto!».
17Proprio Erode, infatti, aveva mandato ad arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo, perché l’aveva sposata.18Giovanni infatti diceva a Erode: «Non ti è lecito tenere con te la moglie di tuo fratello».19Per questo Erodìade lo odiava e voleva farlo uccidere, ma non poteva,20perché Erode temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e vigilava su di lui; nell’ascoltarlo restava molto perplesso, tuttavia lo ascoltava volentieri.
21Venne però il giorno propizio, quando Erode, per il suo compleanno, fece un banchetto per i più alti funzionari della sua corte, gli ufficiali dell’esercito e i notabili della Galilea.22Entrata la figlia della stessa Erodìade, danzò e piacque a Erode e ai commensali. Allora il re disse alla fanciulla: «Chiedimi quello che vuoi e io te lo darò».23E le giurò più volte: «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la darò, fosse anche la metà del mio regno».24Ella uscì e disse alla madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni il Battista».25E subito, entrata di corsa dal re, fece la richiesta, dicendo: «Voglio che tu mi dia adesso, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista».26Il re, fattosi molto triste, a motivo del giuramento e dei commensali non volle opporle un rifiuto.27E subito il re mandò una guardia e ordinò che gli fosse portata la testa di Giovanni. La guardia andò, lo decapitò in prigione28e ne portò la testa su un vassoio, la diede alla fanciulla e la fanciulla la diede a sua madre.29I discepoli di Giovanni, saputo il fatto, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in un sepolcro.
30Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato.31Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.32Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte.33Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
34Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.35Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i suoi discepoli dicendo: «Il luogo è deserto ed è ormai tardi;36congedali, in modo che, andando per le campagne e i villaggi dei dintorni, possano comprarsi da mangiare».37Ma egli rispose loro: «Voi stessi date loro da mangiare». Gli dissero: «Dobbiamo andare a comprare duecento denari di pane e dare loro da mangiare?».38Ma egli disse loro: «Quanti pani avete? Andate a vedere». Si informarono e dissero: «Cinque, e due pesci».39E ordinò loro di farli sedere tutti, a gruppi, sull’erba verde.40E sedettero, a gruppi di cento e di cinquanta.41Prese i cinque pani e i due pesci, alzò gli occhi al cielo, recitò la benedizione, spezzò i pani e li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero a loro; e divise i due pesci fra tutti.42Tutti mangiarono a sazietà,43e dei pezzi di pane portarono via dodici ceste piene e quanto restava dei pesci.44Quelli che avevano mangiato i pani erano cinquemila uomini.
45E subito costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo sull’altra riva, a Betsàida, finché non avesse congedato la folla.46Quando li ebbe congedati, andò sul monte a pregare.47Venuta la sera, la barca era in mezzo al mare ed egli, da solo, a terra.48Vedendoli però affaticati nel remare, perché avevano il vento contrario, sul finire della notte egli andò verso di loro, camminando sul mare, e voleva oltrepassarli.49Essi, vedendolo camminare sul mare, pensarono: «È un fantasma!», e si misero a gridare,50perché tutti lo avevano visto e ne erano rimasti sconvolti. Ma egli subito parlò loro e disse: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!».51E salì sulla barca con loro e il vento cessò. E dentro di sé erano fortemente meravigliati,52perché non avevano compreso il fatto dei pani: il loro cuore era indurito.
53Compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono.54Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe55e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse.56E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.

Note:

Mc 6,3:il carpentiere e non «il figlio del carpentiere» (Mt 13,55); l'espressione di Mc fa più attenzione alla nascita verginale di Gesù. - Joses: si hanno le seguenti varianti: «José» o «Giuseppe».

Mc 6,8:Secondo Mt e Lc, neppure un bastone. Il pensiero però resta identico: il completo distacco del missionario.

Mc 6,14:Si diceva: una variante legge: «egli diceva».

Mc 6,20:restava molto perplesso: volg. legge: «faceva molte cose». - Un'altra traduzione (meno probabile) di tutta la frase: «..lo proteggeva; lo ascoltava, volg. poneva ogni sorta di domande e amava ascoltarlo».

Mc 6,45:sull'altra riva: forse aggiunta presa da Mt 14,22 ; manca in BJ.