Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Qoelet 6


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BIBBIA CEI 2008NOVA VULGATA
1 Un altro male ho visto sotto il sole, che grava molto sugli uomini.1 Est et aliud malum, quod vidi sub sole, et quidem grave apud homines:
2 A uno Dio ha concesso beni, ricchezze, onori e non gli manca niente di quanto desidera; ma Dio non gli concede di poterne godere, anzi sarà un estraneo a divorarli. Ciò è vanità e grave malanno.
2 vir, cui dedit Deus divitias et substantiam et honorem, et nihil deest animaesuae ex omnibus, quae desiderat; nec tribuit ei potestatem Deus, ut comedat exeo, sed homo extraneus vorabit illud: hoc vanitas et miseria mala est.
3 Se uno avesse cento figli e vivesse molti anni e molti fossero i giorni della sua vita, se egli non gode a sazietà dei suoi beni e non ha neppure una tomba, allora io dico che l’aborto è meglio di lui.3 Sigenuerit quispiam centum liberos et vixerit multos annos et plures dies aetatishabuerit, et anima illius non sit satiata bonis substantiae suae, immo etsepultura careat, de hoc ego pronuntio quod melior illo sit abortivus.
4 Questi infatti viene come un soffio, se ne va nella tenebra e l’oscurità copre il suo nome,4 Frustraenim venit et pergit ad tenebras, et in tenebris abscondetur nomen eius.
5 non vede neppure il sole, non sa niente; così è nella quiete, a differenza dell’altro!5 Etsinon vidit solem neque cognovit, maior est requies isti quam illi.
6 Se quell’uomo vivesse anche due volte mille anni, senza godere dei suoi beni, non dovranno forse andare tutti e due nel medesimo luogo?
6 Etiamsiduobus milibus annis vixerit et non fuerit perfruitus bonis, nonne ad unum locumproperant omnes?
7 Tutta la fatica dell’uomo è per la bocca, ma la sua fame non è mai sazia.7 “ Omnis labor hominis est ad os eius,
sed anima eius non implebitur ”.
8 Quale vantaggio ha il saggio sullo stolto? Qual è il vantaggio del povero nel sapersi destreggiare nella vita?
8 Quid habet amplius sapiens prae stulto? Et quid pauper, qui sciat ambularecoram vivis?
9 Meglio vedere con gli occhi che vagare con il desiderio. Anche questo è vanità e un correre dietro al vento.9 “ Melior est oculorum visio quam vana persequi desideria ”;sed et hoc vanitas est et afflictio spiritus.
10 Ciò che esiste, da tempo ha avuto un nome, e si sa che cos’è un uomo: egli non può contendere in giudizio con chi è più forte di lui.10 Quidquid est, iam vocatum estnomen eius; et scitur quod homo sit et non possit contra fortiorem se in iudiciocontendere.
11 Più aumentano le parole, più cresce il vuoto, e quale utilità c’è per l’uomo?11 Ubi verba sunt plurima, multiplicant vanitatem; quid lucri habethomo?
12 Chi sa quel che è bene per l’uomo durante la sua vita, nei pochi giorni della sua vana esistenza, che passa via come un’ombra? Chi può indicare all’uomo che cosa avverrà dopo di lui sotto il sole?12 Quoniam quis scit quid homini bonum sit in vita, in paucis diebusvanitatis suae, quos peragit velut umbra? Aut quis ei poterit indicare quid posteum futurum sub sole sit?