Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 9


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BIBBIA CEI 2008BIBBIA RICCIOTTI
1 Quando Demetrio seppe che era morto Nicànore ed era stato distrutto il suo esercito in combattimento, decise di mandare di nuovo Bàcchide e Àlcimo in Giudea e l’ala destra dell’esercito con loro.1 - Intanto, quando Demetrio seppe che Nicànore ed il suo esercito eran caduti in battaglia, risolse di mandare di nuovo Bacchide ed Alcimo in Giudea, e l’ala destra con loro.
2 Seguirono la via di Gàlgala e si accamparono sopra Mesalòt in Arbela; la occuparono e vi fecero morire molti uomini.2 Presero la via che mena a Galgala e s’accamparono a Masalot, in Arbela; l’occuparono, e v’uccisero molti.
3 Nel primo mese dell’anno centocinquantadue posero il campo contro Gerusalemme.3 Nel primo mese dell’anno centoclnquantadue, si diressero con Pesercito a Gerusalemme ;
4 Poi lo tolsero e si portarono a Berea con ventimila fanti e duemila cavalieri.4 e ventimila fanti con duemila cavalieri si levarono e andarono in Berea.
5 Giuda era accampato a Elasà con tremila uomini scelti.5 Giuda poi aveva posto il campo in Laisa, ed aveva con sè tremila uomini scelti.
6 Quando videro la massa di un esercito così numeroso, ne rimasero sgomenti e molti si dileguarono dal campo e non restarono che ottocento uomini.6 Questi però vedendo la moltitudine così numerosa dell’esercito nemico, ebbero gran paura, e molti di loro si ritrassero dal campo, e non ne rimasero che ottocento.
7 Giuda vide che il suo esercito si disgregava mentre la battaglia incalzava; si sentì venire meno il cuore, perché non aveva possibilità di radunare i suoi,7 Quando Giuda vide che il suo esercito si disgregava, mentre la battaglia si faceva imminente, si sentì spezzare il cuore non avendo più tempo di rimetterli insieme, e si perse d’animo.
8 e tutto affranto disse ai superstiti: «Alziamoci e andiamo contro i nostri avversari, nella speranza di poterli debellare».8 Disse a quelli ch’eran rimasti: « Leviamoci, e andiamo contro i nostri avversarii, che forse potremo combatter con loro ».
9 Ma lo dissuadevano dicendo: «Per il momento non riusciremo a fare altro che metterci in salvo, ma torneremo poi con i nostri fratelli e combatteremo contro di loro; da soli siamo troppo pochi».9 Ma quelli ne lo distoglievano, dicendo: «Non vi riusciremo; salviamo per ora la nostra vita, e torniamo ai nostri fratelli; dopo, potremo combatter con quelli; ma ora siam pochi».
10 Giuda disse: «Non faremo mai una cosa simile: fuggire da loro! Se è giunta la nostra ora, moriamo da eroi per i nostri fratelli e non lasciamo ombra alla nostra gloria».10 Disse Giuda: « Non sia mai che facciamo tal cosa, di fuggire dinanzi a loro; se la nostra ora è venuta, moriremo da valorosi pei nostri fratelli, e non macchiamo di tal onta la nostra gloria ».
11 L’esercito nemico uscì dal campo, schierandosi contro i Giudei: la cavalleria si divise in due ali e i frombolieri e gli arcieri precedevano lo schieramento; i più validi erano tutti in prima fila e Bàcchide stava all’ala destra.11 L’esercito nemico uscì dagli accampamenti, venendo loro incontro, coi cavalieri divisi in due all, i fromboiieri e gli arcieri davanti, e tutti i più forti nelle prime file.
12 La falange si mosse avanzando ai due lati, al suono delle trombe; anche dalla parte di Giuda si diede fiato alle trombe.12 Bacchide poi era nell’ala destra, e le schiere s’avanzavano da due parti dando flato alle trombe.
13 La terra fu scossa dal fragore degli eserciti. Si scatenò la battaglia che durò dal mattino fino a sera.13 Allora anche quelli che erano al seguito di Giuda alzarono essi pure le grida; la terra tremò al rumore di quelli eserciti, e durò la battaglia da mattina a sera.
14 Giuda notò che Bàcchide e la parte più forte dell’esercito erano a destra: allora si unirono a lui tutti i più coraggiosi14 Giuda conobbe che l’ala più folte dell’esercito di Bacchide era la destra, e vi concorsero con lui tutti i più valorosi.
15 e fu travolta l’ala destra dal loro urto ed egli la inseguì fino al monte di Azoto.15 Essi la sgominarono, ed inseguirono i fuggitivi sino al monte d’Azoto.
16 Ma quelli dell’ala sinistra, vedendo che era stata sconfitta l’ala destra, si volsero sugli stessi passi di Giuda e dei suoi uomini assalendoli alle spalle.16 Quelli dell'ala sinistra, quando videro la disfatta della destra, si misero ad inseguire a tergo Giuda e quelli ch’eran con luì.
17 Così si accese la battaglia e caddero molti feriti a morte, da una parte e dall’altra;17 La zuffa s’accanì, e molti caddero da una parte e dall’altra.
18 cadde anche Giuda e gli altri fuggirono.
18 Cadde anche Giuda, ed i rimanenti fuggirono.
19 Giònata e Simone raccolsero Giuda, loro fratello, e lo seppellirono nel sepolcro dei suoi padri, a Modin.19 Gionata e Simeone presero Giuda loro fratello, e lo seppellirono nel sepolcro de' padri suoi nella città di Modin.
20 Tutto Israele lo pianse: furono in gran lutto e fecero lamenti per molti giorni, esclamando:20 Tutto il popolo d’Israele lo pianse di gran pianto e per molti giorni,
21 «Come è potuto cadere l’eroe che salvava Israele?».21 e dicevano: «Come mai è caduto quel valoroso, che faceva salvo il popolo d’ Israele? ».
22 Il resto delle imprese di Giuda e delle battaglie, degli eroismi di cui diede prova e dei suoi titoli di gloria non è stato scritto, perché troppo grande era il loro numero.
22 Tutti gli altri racconti delle battaglie di Giuda, e delle sue prodezze e della sua grandezza, qui non si scrivono, perchè furono innumerevoli.
23 Dopo la morte di Giuda riapparvero gli iniqui in tutto il territorio d’Israele e risorsero tutti gli operatori d’ingiustizia.23 Ora avvenne che dopo la morte di Giuda in tutto Israele si ribellarono gli empii, e tutti gli operatori di iniquità rialzarono il capo.
24 In quei giorni sopravvenne una terribile carestia e gli stessi abitanti della regione passarono dalla loro parte.24 In quel tempo fu fame grande, e tutta la regione di essi insieme a quelli passò dalla parte di Bacchide;
25 Bàcchide scelse uomini rinnegati e li fece padroni della regione.25 il quale scelse alcuni di quelli empii, e li pose a capo della regione.
26 Si diedero a ricercare e braccare gli amici di Giuda e li conducevano da Bàcchide, che si vendicava di loro e li scherniva.26 Essi cercavano e scovavano gli amici di Giuda, e li conducevano a Bacchide, che si vendicava su loro e ne faceva strazio.
27 Ci fu grande tribolazione in Israele, come non si verificava dal giorno in cui non era più apparso un profeta in mezzo a loro.27 Fu dunque in Israele una grande tribolazione, quale non era mal stata da che non s’era più visto in Israele un profeta.
28 Allora tutti gli amici di Giuda si radunarono e dissero a Giònata:28 Allora si trovarono insieme tutti gli amici di Giuda, e dissero a Gionata:
29 «Da quando è morto tuo fratello Giuda, non c’è uomo simile a lui per condurre l’azione contro i nemici e Bàcchide, e contro gli avversari della nostra nazione.29 « Da che è morto il tuo fratello Giuda, non abbiamo un uomo simile a lui, da opporre a Bacchide ed agli altri nemici della nostra gente.
30 Ora noi oggi eleggiamo te nostro capo e condottiero al suo posto, per combattere le nostre battaglie».30 Oggi dunque abbiamo scelto te, perchè tu sia, invece di lui, nostro principe, e duce della nostra guerra ».
31 Giònata assunse il comando in quella occasione e prese il posto di Giuda, suo fratello.
31 Da allora Gionata prese il comando, e si fece avanti, in luogo di Giuda suo fratello.
32 Bàcchide, avutane notizia, cercava di ucciderlo.32 Bacchide lo seppe, e cercava di ucciderlo.
33 Ma Giònata e Simone, suo fratello, con tutti i loro seguaci, lo seppero e fuggirono nel deserto di Tekòa e si accamparono presso la cisterna di Asfar.33 Ma Gionata e Simone suo fratello, e tutti quelli che eran con lui di ciò informati fuggirono nel deserto di Tecua, e s’accamparono presso l’acqua del lago di Asfar.
34 Bàcchide però lo venne a sapere in giorno di sabato e si portò anche lui con tutto il suo esercito al di là del Giordano.34 Bacchide lo riseppe, ed un giorno di sabato venne, egli e tutto il suo esercito, di là dal Giordano.
35 Giònata inviò suo fratello, capo della turba, a chiedere ai Nabatei, suoi amici, di poter deporre presso di loro i propri equipaggiamenti, che erano abbondanti.35 Gionata allora mandò un suo fratello, a capo di una spedizione, a pregare i Nabutei suol amici che prendessero in deposito tutte le sue salmerie che eran copiose.
36 Ma i figli di Iambrì, che abitavano a Màdaba, fecero una razzia e catturarono Giovanni con tutte le cose che aveva e portarono via tutto.36 Ma vennero da Madaba quelli della stirpe di Jambri, e rapirono Giovanni con tutto ciò che aveva, e poi fuggirono con quella preda.
37 Dopo questo fatto riferirono a Giònata e a Simone, suo fratello: «I figli di Iambrì celebrano una grande festa di nozze e da Nadabàt conducono la sposa, figlia di uno dei grandi magnati di Canaan, con corteo solenne».37 Or, dopo questo fatto, Gionata e Simone suo fratello vennero a sapere che i figli di Jambri erano per far delle nozze in gran pompa, conducendo sposa da Madaba con grand’apparato la figlia di uno dei primi principi di Canaan.
38 Si ricordarono allora del sangue del loro fratello Giovanni, perciò si mossero e si appostarono in un antro del monte.38 Allora si ricordarono del sangue di Giovanni loro fratello e si mossero, e si nascosero in un riparo del monte.
39 Ed ecco, alzando gli occhi, videro un corteo numeroso e festante e lo sposo con gli amici e i fratelli, che avanzava incontro al corteo, con tamburelli e strumenti musicali e grande apparato.39 E levando gli occhi, ecco videro un gran movimento ed un corteo numeroso; lo sposo coi suol amici e parenti veniva incontro a loro, con timpani e musicanti ed armati in gran numero.
40 Balzando sopra di loro dall’appostamento in cui si trovavano, li trucidarono; molti caddero colpiti a morte mentre gli altri ripararono sul monte, ed essi presero le loro spoglie.40 Allora uscirono dal nascondigli addosso a loro, e li uccisero ; molti caddero sotto le spade, gli altri fuggivano pei monti, ed essi presero tutte le loro spoglie.
41 Le nozze furono mutate in lutto e i suoni delle loro musiche in lamento.41 Così le nozze si cangiarono in lutto, e la voce dei loro musici In lamento.
42 Così vendicarono il sangue del loro fratello e ritornarono nelle paludi del Giordano.
42 Fatta cosi vendetta del sangue del loro fratello, tornarono alla riva del Giordano.
43 Bàcchide ne ebbe notizia e venne in giorno di sabato fin sulle sponde del Giordano con un numeroso esercito.43 Bacchide ne fu avvisato, e venne, un giorno di sabato, con grandi forze, sino alla riva del Giordano.
44 Giònata disse ai suoi: «Alziamoci e combattiamo per la nostra vita, perché oggi non è come ieri e l’altro ieri.44 Gionata disse ai suoi: «Leviamoci, e combattiamo contro i nostri nemici! Le cose non vanno oggi come altre volte;
45 Ecco, abbiamo i nemici di fronte a noi e alle spalle, dall’uno e dall’altro lato abbiamo l’acqua del Giordano, la palude e la boscaglia: non c’è possibilità di scampo.45 abbiamo il nemico di faccia, di qua e di là l’acqua del Giordano, le rive, paludi e boschi, e non c’è via di uscita.
46 Alzate perciò ora le vostre grida al Cielo, perché possiate salvarvi dalla mano dei vostri nemici».46 Ora pertanto gridate al cielo, per esser liberati dalle mani del vostri nemici ». Fu dunque attaccata la battaglia.
47 E si attaccò battaglia. Giònata stese la mano per colpire Bàcchide, ma questi lo scansò e si tirò indietro.47 Gionata aveva steso la mano per colpire Bacchlde, ma questi gli sfuggì.
48 Allora Giònata e i suoi uomini si gettarono nel Giordano e raggiunsero a nuoto l’altra sponda; ma gli altri non passarono il Giordano per inseguirli.48 Gionata ed i suoi si gettarono nel Giordano, e lo passarono a nuoto.
49 Dalla parte di Bàcchide caddero in quella giornata circa mille uomini.49 Caddero in quel giorno, della parte di Bacchlde, mille uomini; [gli altri] tornarono a Gerusalemme.
50 Bàcchide poi tornò a Gerusalemme ed edificò fortezze in tutta la Giudea: le fortezze di Gerico, Èmmaus, Bet-Oron, Betel, Tamnata, Piratòn e Tefon, con mura alte, porte e sbarre, e50 E fortificarono nella Giudea con mura altissime e porte e catenacci alcune città, le cittadelle di Gerico, Ammaum, Betoron, Betel, Tarnnata, Fara e Topo.
51 vi pose un presidio per molestare Israele.51 Bacchide vi pose un presidio a danno di Israele,
52 Fortificò anche la città di Bet-Sur, Ghezer e la Cittadella e vi stabilì milizie e vettovaglie.52 e fortificò Betsura e Gazara e la rocca [di Gerusalemme], ponendovi guarnigioni e vettovaglie;
53 Prese come ostaggi i figli dei capi della regione e li pose come prigionieri nella Cittadella a Gerusalemme.
53 e presi in ostaggio i figli dei maggiori della regione, li tenne prigionieri nella rocca di Gerusalemme.
54 Nell’anno centocinquantatré, nel secondo mese, Àlcimo ordinò di demolire il muro del cortile interno del santuario; distrusse così l’opera dei profeti. Si incominciò dunque a demolire.54 Nell'anno centocinquantatrè, nel mese secondo, Alcimo ordinò che fossero abbattuti i muri dell'interno della casa santa, distruggendo i lavori dei profeti. Ed incominciò ad abbatterli.
55 Ma in quel tempo Àlcimo ebbe un grave malore e la sua opera fu interrotta. La sua bocca rimase impedita e paralizzata, e non poteva più parlare né dare disposizioni per la sua casa.55 Ma in quel tempo Alcimo fu percosso [da Dio], ed impedito ne' suoi progetti. Gli si chiuse la bocca, e fu tocco da paralisi, senza poter più dire parola nè provvedere alla sua casa,
56 Àlcimo morì in quel tempo con grande tormento.56 e mori In quel tempo fra grandi tormenti.
57 Bàcchide, vedendo che Àlcimo era morto, se ne tornò presso il re, e la Giudea rimase tranquilla per due anni.
57 Quando Bacchlde vide che Alcimo era morto, fece ritorno al re, e la terra ebbe pace per due anni.
58 Tutti gli iniqui tennero questo consiglio: «Ecco, Giònata e i suoi vivono tranquilli e sicuri. Noi dunque faremo venire Bàcchide, che li catturerà tutti in una sola notte».58 Ma tutti gli empii pensarono e dissero: «Ecco che Gionata ed i suoi se ne stanno pacifici, e senza sospetto; facciamo venir Bacchlde, e in una sola notte li prenderà tutti ».
59 Andarono e tennero consiglio da lui.59 Andarono dunque, e gli dettero questo consiglio.
60 Egli si mosse per venire con un esercito numeroso e mandò di nascosto lettere a tutti i suoi fautori nella Giudea, perché s’impadronissero di Giònata e dei suoi. Ma non vi riuscirono, perché era stata svelata la loro trama.60 Egli si mosse per venire con numeroso esercito ; e mandò segretamente lettere a' suoi amici che erano in Giudea, perchè prendessero Gionata e quelli ch’eran con lui. Ma non vi riuscirono, perchè il loro piano fu da essi risaputo.
61 Anzi, questi presero una cinquantina di uomini, tra i promotori di tale scelleratezza nel paese, e li misero a morte.61 Allora [Gionata] fece prendere cinquanta uomini della regione, che erano stati a capo delle milizie e li mise a morte.
62 Poi Giònata e Simone con i loro uomini si ritirarono a Bet-Basì nel deserto, ricostruirono le sue rovine e la fortificarono.62 E Gionata e Simone, e quelli che eran con lui, si ritirarono in Betbessi nel deserto, rialzarono le sue rovine e la fortificarono.
63 Lo seppe Bàcchide; radunò la sua gente e avvisò quelli della Giudea.63 Bacchide lo seppe, riunì tutte le sue forze, e mandò avviso a’ suoi partigiani della Giudea.
64 Quindi andò ad accamparsi presso Bet-Basì e l’attaccò per molti giorni allestendo anche macchine.64 Venne, e s’accampò per molto tempo.
65 Giònata lasciò Simone, suo fratello, nella città e uscì nella regione, percorrendola con un drappello di armati.65 Gionata lasciò nella città il fratello Simone, ed uscì alla campagna, con un drappello;
66 Batté Odomerà con i suoi fratelli e i figli di Fasiròn nel loro attendamento. Cominciarono così a battersi e aumentarono di forze.66 assalì nei loro accampamenti Odares ed i suoi fratelli, ed i figli di Faseron, e cominciò a riportare successi ed aumentar le sue forze.
67 Simone, a sua volta, e i suoi fecero una sortita dalla città e incendiarono le macchine.67 Simone poi, e quelli che erano con lui, fecero una sortita dalla città, incendiarono le macchine,
68 Poi attaccarono Bàcchide, che fu da loro sconfitto, e lo posero in grande angustia, perché il suo piano e la sua impresa erano andati a vuoto.68 ed assalirono Bacchlde, che fu da loro disfatto, e rimase grandemente umiliato che il suo progetto e la sua spedizione fossero stati inutili.
69 Si rivolse con rabbia contro quegli iniqui, che l’avevano consigliato di venire in quella regione, e ne mandò a morte molti; poi decise di ritornare nella sua terra.69 Sdegnato contro quelli Iniqui che gli avevan dato il consiglio di venire nella loro regione, ne uccise molti, e quanto a sè pensò di tornare nella sua terra col rimasti.
70 Giònata lo seppe e gli mandò messaggeri per concludere la pace e scambiare i prigionieri.70 Gionata lo seppe e gli mandò ambasciatori per far pace con lui, e rendergli i prigionieri.
71 Quegli accettò e fece secondo le sue proposte, giurandogli che non gli avrebbe recato alcun male per il resto dei suoi giorni;71 L’accettò volentieri, e fece secondo le sue proposte; giurò di non fargli più alcun male in tutto il tempo della sua vita;
72 gli restituì i prigionieri che prima aveva catturato nella Giudea e, messosi sulla via del ritorno, se ne andò nella sua terra e non volle più tornare nel loro territorio.72 gli rese i prigionieri che aveva fatti nella terra di Giuda ; e partitosi, tornò nel suo paese, nè fu rivisto in quelle regioni.
73 Così si riposò la spada in Israele. Giònata si stabilì a Micmas. Incominciò a governare il popolo e fece sparire i rinnegati da Israele.73 La guerra ebbe fine in Israele. E Gionata prese dimora in Macmas, dove attese a governare il suo popolo, e sterminò gli empii da Israele. Lotta fra Demetrio ed Alessandro»