Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 13


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BIBBIA CEI 2008LA SACRA BIBBIA
1 Simone seppe che Trifone stava radunando un numeroso esercito per venire in Giudea a devastarla.1 Simone apprese che Trifone aveva radunato un grande esercito per andare nella terra di Giuda per devastarla.
2 Vedendo che il popolo era tremante e impaurito, andò a Gerusalemme e radunò il popolo;2 Vedendo che il popolo era impaurito e spaventato, salì a Gerusalemme e radunò il popolo;
3 li confortò e disse loro: «Voi sapete bene quanto io e i miei fratelli e la casa di mio padre abbiamo fatto per le leggi e per il santuario, e le guerre e le difficoltà che abbiamo sostenuto.3 quindi li esortò e disse loro: "Voi conoscete quanto io, i miei fratelli e la casa di mio padre abbiamo fatto per le leggi e per il luogo santo, le guerre e le angustie che abbiamo visto.
4 È per questo che i miei fratelli sono morti tutti per la causa d’Israele e sono restato io solo.4 E' per questo che i miei fratelli sono tutti periti per la causa d'Israele e io sono restato solo.
5 Ebbene, mai risparmierò la vita di fronte a qualunque tribolazione, perché io non sono più importante dei miei fratelli.5 Ora non sia mai che io voglia risparmiare la mia vita in qualsiasi momento di tribolazione! Non sono, infatti, migliore dei miei fratelli.
6 Anzi, io vendicherò la mia nazione, il santuario, le vostre mogli e i vostri figli, poiché tutti i pagani, spinti dall’odio, si sono radunati per sterminarci».6 Piuttosto vendicherò la mia nazione, il luogo santo, le vostre mogli e i vostri figli, perché tutte le genti, a causa del loro odio, si sono coalizzate per sterminarci".
7 Lo spirito del popolo si infiammò all’udire queste parole;7 All'udire queste parole, lo spirito del popolo si riaccese
8 perciò risposero gridando a gran voce: «Tu sei il nostro condottiero al posto di Giuda e di Giònata, tuo fratello;8 e risposero a gran voce dicendo: "Tu sei il nostro capo, al posto di Giuda e di Gionata, tuo fratello.
9 combatti la nostra guerra e quanto ci comanderai noi lo faremo».9 Combatti la nostra battaglia e tutte le cose che dirai noi faremo".
10 Egli allora radunò tutti gli uomini idonei alle armi e accelerò il completamento delle mura di Gerusalemme e la fortificò tutt’intorno.10 Allora egli radunò tutti gli uomini atti a combattere e si affrettò a terminare le mura di Gerusalemme, fortificandola all'intorno.
11 Poi inviò Giònata, figlio di Assalonne, con un forte esercito a Giaffa; ne scacciò gli occupanti e vi si stabilì.
11 Poi inviò Gionata, figlio di Assalonne, a Giaffa con un numeroso esercito e questi ne cacciò via gli abitanti e vi si stabilì.
12 Intanto Trifone si mosse da Tolemàide con ingenti forze per venire in Giudea e con lui Giònata prigioniero.12 Trifone si mosse da Tolemaide con un grande esercito per andare nella terra di Giuda, portando con sé Gionata sotto buona guardia.
13 Simone a sua volta si accampò ad Adidà, di fronte alla pianura.13 Simone allora andò ad accamparsi in Adida, di fronte alla pianura.
14 Trifone venne a sapere che Simone era succeduto a Giònata, suo fratello, e che si accingeva a muovergli guerra; perciò gli mandò messaggeri a proporgli:14 Quando Trifone seppe che Simone aveva preso il posto di Gionata suo fratello e che stava per dargli battaglia, gli inviò messaggeri per dirgli:
15 «Giònata, tuo fratello, lo tratteniamo a causa del denaro che doveva al tesoro del re per gli affari che amministrava.15 "E' a causa del danaro che tuo fratello Gionata doveva al tesoro reale per gl'incarichi da lui avuti che noi lo tratteniamo.
16 Ora, mandaci cento talenti d’argento e due dei suoi figli in ostaggio, perché, una volta liberato, non si allontani per ribellarsi a noi. Con questo lo rimetteremo in libertà».16 Ora perciò mandaci cento talenti e due dei suoi figli in ostaggio, sicché una volta rimesso in libertà egli non si separi da noi; e noi lo lasceremo".
17 Simone si rese conto che gli parlavano con inganno, ma mandò ugualmente a prendere l’argento e i figli, per non attirarsi forte inimicizia da parte del popolo,17 Simone capì che parlavano con inganno e tuttavia mandò a prendere il danaro e i fanciulli per non suscitare una grande ostilità tra il popolo,
18 che poteva commentare: «È morto perché non gli hai mandato l’argento né i figli».18 il quale avrebbe detto: "E' per il fatto che egli non gli ha inviato il danaro e i fanciulli che Gionata è perito".
19 Perciò gli mandò i cento talenti e i figli; ma quello non mantenne la parola e non liberò Giònata.19 Perciò gli mandò i fanciulli e i cento talenti. Ma quello, avendo mentito, non lasciò libero Gionata.
20 Fatto questo, Trifone si mosse per entrare nel paese e devastarlo, girando per la via che conduce ad Adorà. Ma Simone con le sue truppe ne seguiva le mosse, puntando su tutti i luoghi dove quegli si dirigeva.20 Dopo ciò Trifone riprese la sua marcia per invadere la regione e per devastarla, aggirandola per la via di Adora; ma Simone con il suo esercito gli si opponeva dovunque egli andasse.
21 Quelli della Cittadella intanto inviarono messaggeri a Trifone, sollecitandolo a venire da loro attraverso il deserto e a inviare loro vettovaglie.21 Frattanto quelli dell'Acra inviarono messi a Trifone per sollecitarlo ad andare in loro aiuto per la via del deserto e ad inviare loro viveri.
22 Trifone allestì tutta la sua cavalleria per andare, ma in quella notte cadde neve abbondantissima e così a causa della neve non poté andare. Perciò si mosse e andò in Gàlaad.22 Trifone fece preparare tutta la sua cavalleria per andare, ma in quella stessa notte cadde molta neve ed egli per la neve non poté andare. Perciò levò il campo e se ne andò nel Gàlaad,
23 Quando fu vicino a Bascamà, uccise Giònata e lo seppellì sul posto.23 e come giunse nei pressi di Bascama uccise Gionata, il quale fu sepolto là.
24 Poi tornò e partì per la sua regione.
24 Trifone quindi si mosse di lì e fece ritorno alla sua terra.
25 Simone mandò a prendere le ossa di Giònata, suo fratello, e lo seppellì a Modin, città dei suoi padri.25 Simone poi mandò a prendere le ossa di Gionata suo fratello e lo seppellì in Modin, città dei suoi padri.
26 Tutto Israele lo pianse con un grande lamento e fece lutto su di lui per molti giorni.26 Tutto Israele allora lo pianse con grande pianto e fecero lutto su di lui per molti giorni.
27 Simone sopraelevò il sepolcro del padre e dei fratelli e lo pose bene in vista, con pietre levigate, dietro e davanti.27 Simone poi fece una costruzione sul sepolcro di suo padre e dei suoi fratelli e l'innalzò alla vista con pietre levigate, sia sulla parte posteriore sia su quella anteriore.
28 Poi dispose sette piramidi, l’una di fronte all’altra, per il padre, per la madre e per i quattro fratelli.28 Vi drizzò sette piramidi, l'una di fronte all'altra, per suo padre, per sua madre e per i suoi quattro fratelli;
29 Le completò con una struttura architettonica, ponendovi attorno grandi colonne; pose sulle colonne trofei di armi a perenne memoria e presso i trofei navi scolpite, che si potessero osservare da quanti erano in navigazione sul mare.29 le fece decorare con grandi colonne all'intorno e sulle colonne fece scolpire armi a ricordo perpetuo, e a fianco delle armi alcune navi scolpite, in modo che si potesse vedere da tutti coloro che navigano nel mare.
30 Tale è il mausoleo che eresse a Modin e che esiste ancora.
30 Questo è il sepolcro che egli fece fare in Modin fino a questo giorno.
31 Trifone agiva con perfidia verso Antioco, il re ancora giovane, e lo uccise.31 Trifone si comportava con inganno verso il giovanissimo re Antioco e lo uccise.
32 Si fece re al suo posto, si mise in capo la corona dell’Asia e procurò grandi rovine al paese.32 Regnò al suo posto, cinse il diadema dell'Asia e fu una grande calamità per il paese.
33 Simone intanto completò le fortezze della Giudea, le cinse di torri elevate e di mura solide con portoni e sbarre e rifornì le fortezze di viveri.33 Intanto Simone ricostruì le fortezze di Giuda, le munì di alte torri, di grandi mura, di porte e di sbarre e rifornì tali fortezze di viveri.
34 Poi Simone scelse alcuni uomini e li inviò al re Demetrio per ottenere esenzioni al paese, perché tutti gli atti di Trifone erano stati delle rapine.
34 Inoltre scelse alcuni uomini e li inviò dal re Demetrio affinché concedesse l'immunità al paese, poiché tutte le azioni di Trifone non erano che rapine.
35 Il re Demetrio lo assicurò in questo senso, poi gli rispose per iscritto inviandogli la seguente lettera:
35 Il re Demetrio gl'inviò una risposta conforme alle sue richieste e gli scrisse una lettera di questo tenore:
36 «Il re Demetrio a Simone, sommo sacerdote e amico del re, agli anziani e alla nazione dei Giudei, salute!36 "Il re Demetrio a Simone, sommo sacerdote e amico dei re, agli anziani e alla nazione dei Giudei, salute!
37 Abbiamo ricevuto la corona d’oro e la palma che ci avete inviato e siamo pronti a concludere con voi una pace solenne e a scrivere ai sovrintendenti agli affari di concedervi le esenzioni;37 Abbiamo gradito la corona d'oro e la palma che ci avete inviato, siamo pronti a fare una pace durevole con voi e a scrivere ai funzionari di concedervi le immunità.
38 quanto stabilimmo con voi resta stabilito e le fortezze che avete costruito restino di vostra proprietà.38 Quanto abbiamo stabilito nei vostri riguardi resta stabilito e anche le fortezze che voi avete edificato restino a voi.
39 Vi condoniamo le mancanze e le colpe commesse fino ad oggi e la corona che ci dovete; se altro si riscuoteva a Gerusalemme, non sia più riscosso.39 Condoniamo gli errori e le mancanze commesse fino al giorno d'oggi e così pure la corona che ci dovete. Se qualche altro tributo gravasse su Gerusalemme, non sia più da riscuotere.
40 Se alcuni di voi sono idonei a essere arruolati nella nostra guardia del corpo, siano iscritti e regni la pace tra noi».
40 Se poi vi sono tra voi uomini atti a essere arruolati per la nostra guardia, si arruolino, e vi sia pace tra noi".
41 Nell’anno centosettanta fu tolto il giogo dei pagani da Israele41 L'anno 170 fu tolto il giogo delle genti da Israele
42 e il popolo cominciò a scrivere negli atti pubblici e nei contratti: «Anno primo di Simone, sommo sacerdote insigne, stratega e capo dei Giudei».
42 e il popolo incominciò a scrivere nei documenti e nei contratti: "Anno primo di Simone, sommo sacerdote insigne, stratega e capo dei Giudei".
43 In quei giorni Simone pose il campo contro Ghezer, la circondò di accampamenti, fece allestire una torre mobile, la spinse contro la città e abbatté una torre e la conquistò.43 In quei giorni Simone si accampò sotto Ghezer e la circondò con le sue truppe; costruì una torre mobile, l'accostò alla città e, abbattuta una torre, se ne impadronì.
44 I soldati della torre mobile si lanciarono nella città e si produsse in città un grande trambusto.44 Quelli che erano nella torre mobile fecero irruzione nella città e vi fu in essa una grande agitazione.
45 I cittadini salirono sulle mura insieme con le mogli e i bambini, stracciandosi le vesti, e supplicavano a gran voce, chiedendo a Simone di dare loro la destra,45 Gli abitanti della città allora salirono con le mogli e con i figli sulle mura e, stracciatesi le vesti, incominciarono a gridare con grande voce supplicando Simone di dar loro la destra.
46 e dicevano: «Non trattarci secondo le nostre iniquità, ma secondo la tua clemenza».46 Dicevano: "Non trattarci secondo le nostre malvagità, ma secondo la tua misericordia".
47 Simone venne a patti con loro e non combatté oltre contro di loro; ma li scacciò dalla città, purificò le case nelle quali c’erano idoli, e così entrò in città con canti di lode e di ringraziamento.47 Simone si accordò con loro e non li combatté più. Tuttavia li cacciò dalla città e ne purificò le case, nelle quali vi erano idoli, ed entrò in essa tra canti di inni e di benedizioni.
48 Eliminò da essa ogni impurità e vi stabilì uomini osservanti della legge; poi la fortificò e vi costruì un’abitazione per sé.
48 Bandì da essa ogni impurità e vi stabilì uomini osservanti della legge; la fortificò e vi edificò una casa per sé.
49 Ora quelli della Cittadella di Gerusalemme, messi nell’impossibilità di uscire e venire nel paese a comprare e vendere, erano molto affamati e una parte di essi moriva di fame.49 Ora quelli dell'Acra a Gerusalemme erano impediti di uscire e di andare nella regione per comprare e per vendere; soffrivano molto la fame e molti di loro erano già periti per la fame.
50 Allora supplicarono Simone perché desse loro la destra, e Simone la diede; ma li sloggiò di là e purificò la Cittadella da tutte le contaminazioni.50 Perciò supplicarono Simone di accettare la loro destra in segno di pace ed egli la concesse; ma li scacciò di lì e purificò l'Acra dalle contaminazioni.
51 Fecero ingresso in quel luogo il ventitré del secondo mese dell’anno centosettantuno, con canti di lode e con palme, con suoni di cetre, cimbali e arpe e con inni e canti, perché era stato eliminato un grande nemico da Israele.51 Vi entrarono il 23 del secondo mese dell'anno 171, tra canti di lode e rami di palme, con cetre, cembali e arpe, inni e canti, poiché un grande nemico era stato sradicato da Israele.
52 Simone stabilì di celebrare ogni anno questo giorno di festa. Intanto completò la fortificazione del monte del tempio vicino alla Cittadella e vi si stabilì con i suoi.52 Simone stabilì di celebrare ogni anno tale giorno con letizia. Fortificò il monte del tempio accanto all'Acra, e vi andò ad abitare insieme ai suoi.
53 Vedendo poi che suo figlio Giovanni era ormai uomo, Simone lo fece capo di tutte le milizie e questi pose la sua residenza a Ghezer.53 Simone vide allora che suo figlio Giovanni era ormai un uomo e lo pose a capo di tutte le truppe. Costui pose la sua residenza a Ghezer.