Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Ester 5


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1Il terzo giorno, quando ebbe finito di pregare, ella si tolse gli abiti servili e si rivestì di quelli sontuosi.
1aFattasi splendida, invocò quel Dio che su tutti veglia e tutti salva, e prese con sé due ancelle. Su di una si appoggiava con apparente mollezza, mentre l’altra la seguiva sollevando il manto di lei.1bEra rosea nel fiore della sua bellezza: il suo viso era lieto, come ispirato a benevolenza, ma il suo cuore era oppresso dalla paura.1cAttraversate tutte le porte, si fermò davanti al re. Egli stava seduto sul suo trono regale e rivestiva i suoi ornamenti ufficiali: era tutto splendente di oro e di pietre preziose e aveva un aspetto che incuteva paura.1dAlzato il viso, che la sua maestà rendeva fiammeggiante, al culmine della collera la guardò. La regina cadde a terra, in un attimo di svenimento, mutò colore e si curvò sulla testa dell’ancella che l’accompagnava.1eDio volse a dolcezza l’animo del re: ansioso, balzò dal trono, la prese tra le braccia, fino a quando ella non si fu rialzata, e la confortava con parole rassicuranti, dicendole:1f«Che c’è, Ester? Io sono tuo fratello; coraggio, tu non morirai, perché il nostro decreto è solo per la gente comune. Avvicìnati!».
2bMentre parlava, cadde svenuta; il re si turbò e tutti i suoi servi cercavano di rincuorarla.
2aGli disse: «Ti ho visto, signore, come un angelo di Dio e il mio cuore è rimasto sconvolto per timore della tua gloria: tu sei ammirevole, signore, e il tuo volto è pieno d’incanto».2Alzato lo scettro d’oro, lo posò sul collo di lei, la baciò e le disse: «Parlami!».
3Allora il re le disse: «Che cosa vuoi, Ester, e qual è la tua richiesta? Fosse pure metà del mio regno, sarà tua».4Ester rispose: «Oggi è un giorno speciale per me: se così piace al re, venga egli con Aman al banchetto che oggi io darò».5Disse il re: «Fate venire presto Aman, per compiere quello che Ester ha detto».
E ambedue vennero al banchetto di cui aveva parlato Ester.
6Mentre si beveva, il re rivolto a Ester disse: «Che cosa c’è, regina Ester? Ti sarà concesso tutto quello che chiedi».7Rispose: «Ecco la mia domanda e la mia richiesta:8se ho trovato grazia davanti al re, venga anche domani con Aman al banchetto che io darò per loro, e domani farò come ho fatto oggi».
9Aman era uscito dal re, contento, euforico; ma quando nel cortile della reggia vide Mardocheo, il Giudeo, si adirò fortemente.10Tornato a casa sua, chiamò gli amici e Zosara, sua moglie.11Mostrò loro le sue ricchezze e il potere del quale il re l’aveva investito: gli aveva dato il primo posto e il governo del regno.12Disse Aman: «Al banchetto la regina non ha invitato altri che me insieme al re, e io sono invitato per domani.13Ma questo non mi piace, fin quando vedrò Mardocheo, il Giudeo, nel cortile della reggia».14Zosara, sua moglie, e gli amici gli dissero: «Fa’ preparare un palo alto cinquanta cubiti e domani mattina dì al re di farvi impiccare Mardocheo; poi tu va’ al banchetto con il re e stai allegro». La cosa piacque ad Aman, e si preparò il palo.

Note:

Est 5,1:terzo giorno: invece del testo greco, più ampio, seguito sia da BJ che da BC, l'ebr. riporta semplicemente: «[1] Il terzo giorno, Ester rivestì la (veste) regale e si tenne nel cortile interno del palazzo reale, di fronte al quartiere del re, mentre il re era assiso sul suo trono reale, nell'appartamento reale, di fronte all'ingresso del palazzo. [2] Appena il re vide la regina Ester in piedi nel cortile, essa trovò grazia ai suoi occhi. Il re stese verso Ester lo scettro d'oro che teneva in mano. Ester allora si avvicino e ne tocco la punta». - Il gr. e l'ebr. ritornano a coincidere nel v 3.