Scrutatio

Mercoledi, 24 aprile 2024 - San Fedele da Sigmaringen ( Letture di oggi)

Ester 9


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1Il dodicesimo mese, il tredici del mese di Adar, le lettere scritte dal re erano giunte.2In quel giorno i nemici dei Giudei perirono; nessuno resistette per paura di loro.3Infatti i capi dei satrapi, i prìncipi e gli scribi del re onoravano i Giudei, poiché la paura di Mardocheo si era impadronita di loro.4In effetti l’editto del re imponeva che egli fosse onorato in tutto il regno.5I Giudei dunque colpirono tutti i nemici, passandoli a fil di spada, uccidendoli e sterminandoli; fecero dei nemici quello che vollero.]6Nella città di Susa i Giudei uccisero cinquecento uomini:7Farsannestàin, Delfo, Fasga,8Fardata, Barea, Sarbacà,9Marmasimà, Arufeo, Arseo, Zabuteo,10i dieci figli di Aman, figlio di Amadàta, il Bugeo, nemico dei Giudei, e fecero saccheggio.11In quello stesso giorno il numero di quelli che perirono a Susa fu reso noto al re.
12Allora il re disse a Ester: «I Giudei hanno fatto perire cinquecento uomini nella città di Susa, e come pensi si siano comportati nel resto del paese? Che cosa chiedi ancora? Ti sarà dato».13Ester disse al re: «Sia concesso ai Giudei di comportarsi allo stesso modo domani, fino a quando saranno impiccati i dieci figli di Aman».14Ed egli permise che così si facesse e consegnò ai Giudei della città i corpi dei figli di Aman per essere appesi.15I Giudei si radunarono nella città di Susa il quattordicesimo giorno del mese di Adar e uccisero trecento uomini, ma non fecero alcun saccheggio.16Il resto dei Giudei che si erano radunati nel regno, si aiutarono a vicenda ed ebbero tregua dai loro nemici: infatti ne sterminarono quindicimila nel tredicesimo giorno del mese di Adar, ma non fecero alcun saccheggio.17Il quattordicesimo giorno dello stesso mese si riposarono e trascorsero quel giorno di riposo con gioia ed esultanza.18Invece nella città di Susa i Giudei che si erano radunati anche il quattordicesimo giorno, ma senza riposarsi, trascorsero nella gioia e nell’esultanza anche il quindicesimo giorno.19È per questo dunque che i Giudei sparsi in ogni provincia straniera celebrano con gioia il quattordicesimo giorno del mese di Adar come giorno di festa, mandando ciascuno regali al suo prossimo. Coloro che risiedono invece nelle città principali celebrano con gioia anche il quindicesimo giorno del mese di Adar come giorno di festa, mandando ciascuno regali al suo prossimo.
20Mardocheo scrisse queste cose su un libro e lo mandò ai Giudei che vivevano nel regno di Artaserse vicini e lontani,21per stabilire questi giorni come festivi, da celebrare il quattordici e il quindici del mese di Adar.22In quei giorni infatti i Giudei ebbero tregua dai loro nemici, e quello fu il mese, Adar, nel quale essi passarono dal pianto alla gioia e dal dolore a un giorno di festa; perciò esso deve essere considerato tutto quanto come un periodo di giorni festivi, di nozze ed esultanza, in cui si inviano doni agli amici e ai poveri.
23I Giudei approvarono il racconto che aveva scritto loro Mardocheo:24come Aman, figlio di Amadàta, il Macèdone, li aveva combattuti, come egli aveva emesso il decreto e aveva tirato le sorti per farli scomparire25e come egli era andato dal re dicendogli di impiccare Mardocheo; ma tutti i mali che egli aveva cercato di far cadere sopra i Giudei erano venuti sopra di lui, ed era stato impiccato lui e i suoi figli.
26Perciò quei giorni furono chiamati Purìm a motivo delle sorti, poiché nella loro lingua esse sono chiamate Purìm, e a motivo delle parole di questa lettera, che ricordava tutto quello che avevano sofferto e che era loro capitato.27Mardocheo stabilì e i Giudei approvarono per sé, per i loro discendenti e per quelli che si fossero uniti a loro, che non si sarebbero comportati in modo diverso: questi giorni dovevano essere un memoriale da osservare di generazione in generazione, in ogni città, famiglia e provincia.28Questi giorni dei Purìm saranno celebrati in ogni tempo, e il loro ricordo non sia lasciato cadere dai loro discendenti.29La regina Ester, figlia di Aminadàb, e Mardocheo, il Giudeo, scrissero tutto quello che avevano fatto e confermarono la lettera dei Purìm.
31Mardocheo e la regina Ester stabilirono per sé privatamente di digiunare; imposero allora la loro volontà contro la loro salute.32Ester lo stabilì con un ordine che fu scritto come memoriale.

Note:

Est 9,5:Il racconto di questo massacro non deve essere inteso come esaltazione o consacrazione dello spirito di vendetta, considerata anche la sua scarsa attendibilità storica (cf. introduzione a Tb-Gdt-Est). La «voluta» esagerazione delle situazioni, le cifre eccessive e l'enfasi della narrazione denunziano chiaramente l'intenzione dell'autore: egli ha voluto innanzitutto illustrare il tema, tipicamente biblico, del capovolgimento delle situazioni a favore degli oppressi, e realizza il suo intento ispirandosi all'antica concezione che anima i racconti di guerra di Israele, concezione che si esprime attraverso la legge del taglione.

Est 9,16:settantacinquemila: il gr. legge: «quindicimila».

Est 9,18:I banchetti, che hanno un grande rilievo nel libro di Ester, caratterizzeranno anche il giorno dei Purim, festa di carattere popolare più che religioso.

Est 9,25:presentata al re: secondo il gr.; il TM legge: «quando essa (Ester) fu entrata dal re, disse...»: la parola seguente è incomprensibile.

Est 9,27:aggiunti a loro: il carattere nazionalista del libro non esclude dunque un certo universalismo che si esprime nell'accoglienza dei proseliti.

Est 9,29:Ester, figlia di Abicàil, e il giudeo Mardocheo: secondo il TM; BJ omette: «il giudeo Mardocheo», conget., mentre nel v 31 omette: «la regina Ester». Cf. pero v 32 dove Ester figura sola.

Est 9,31:Questi ultimi ordinamenti, inattesi, si riferiscono sicuramente a Est 4,16 ; il digiuno ha meritato la liberazione. - A partire da Est 9,20 , il testo appare fortemente composito e porta tracce di documenti di diversa origine.