Scrutatio

Giovedi, 18 aprile 2024 - San Galdino ( Letture di oggi)

Ester 2


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1Dopo questi fatti, l’ira del re si placò ed egli non si ricordò più di Vasti, avendo presente quello che lei aveva detto e come egli l’aveva ormai condannata.2Dissero allora i servi del re: «Si cerchino per il re fanciulle incorrotte e belle.3E in tutte le province del suo regno il re dia incarico ai governatori locali perché siano scelte fanciulle vergini e belle; siano portate nella città di Susa, nell’harem, e siano consegnate all’eunuco del re che è il custode delle donne e siano dati loro unguenti e ogni altra cosa necessaria,4e la donna che piacerà al re diventi regina al posto di Vasti». La proposta piacque al re, e così si fece.
5Nella città di Susa c’era un Giudeo di nome Mardocheo, figlio di Giàiro, figlio di Simei, figlio di Kis, della tribù di Beniamino,6il quale era stato deportato da Gerusalemme quando fu ridotta in schiavitù da Nabucodònosor, re di Babilonia.7Egli aveva una figlia adottiva, figlia di Aminadàb, fratello di suo padre, che si chiamava Ester. Quando erano morti i suoi genitori, egli l’aveva allevata per prenderla in moglie. La fanciulla era bella d’aspetto.8E quando il decreto del re fu pubblicato, molte fanciulle furono raccolte nella città di Susa sotto la sorveglianza di Gai; anche Ester fu condotta da Gai, custode delle donne.
9La fanciulla gli piacque e trovò grazia presso di lui, ed egli si preoccupò di darle gli unguenti e la sua porzione di cibo, oltre alle sette fanciulle assegnate a lei dalla reggia, e usò verso di lei e le sue ancelle un trattamento di favore nell’harem.10Ester non disse nulla né del suo popolo né della sua stirpe, perché Mardocheo le aveva ordinato di non dirlo.11Mardocheo passeggiava ogni giorno lungo il cortile dell’harem, per vedere che cosa fosse accaduto a Ester.
12Il momento di andare dal re giungeva per una fanciulla alla fine di dodici mesi, quando terminavano i giorni della preparazione. Il periodo della preparazione si svolgeva così: sei mesi per essere unta con olio di mirra e sei con spezie e unguenti femminili.13Allora veniva introdotta dal re, e quello che chiedeva le veniva dato per portarlo con sé dall’harem alla reggia.14Vi andava la sera e la mattina seguente passava nel secondo harem, dove Gai, l’eunuco del re, custodiva le donne; nessuna di loro poteva rientrare dal re, se non veniva chiamata per nome.
15Quando per Ester, figlia di Aminadàb, fratello del padre di Mardocheo, si compì il tempo di entrare dal re, ella nulla tralasciò di quello che le aveva ordinato l’eunuco, il custode delle donne; Ester infatti trovava grazia presso tutti quelli che la vedevano.16Ester entrò dal re Artaserse nel dodicesimo mese, chiamato Adar, l’anno settimo del suo regno.17Il re si innamorò di Ester: ella trovò grazia più di tutte le fanciulle e perciò egli pose su di lei la corona regale.18Poi il re fece un banchetto per tutti i suoi amici e i potenti per sette giorni, volendo solennizzare così le nozze di Ester; condonò pure i debiti a tutti quelli che erano sotto il suo dominio.
19Mardocheo prestava servizio nel palazzo.20Ester non palesò la sua stirpe: Mardocheo infatti le aveva raccomandato di avere il timore di Dio e di osservare i suoi comandamenti, come quando stava con lui. Ester non cambiò il suo modo di vivere.
21I due eunuchi del re, capi delle guardie del corpo, si rattristarono perché Mardocheo era stato promosso, e cercavano di uccidere il re Artaserse.22La cosa fu resa nota a Mardocheo, ed egli la fece conoscere ad Ester; ella rivelò al re la notizia della congiura.23Allora il re fece indagare riguardo ai due eunuchi e li impiccò; il re ordinò di prenderne nota negli archivi reali, in memoria e a lode dei buoni uffici di Mardocheo.

Note:

Est 2,1:L'ebraico implica che il re rimpianga Vasti; invece il greco e Luciano fanno pensare che l'abbia dimenticata.

Est 2,7:Ester: il nome di Ester è forse di origine babilonese (Ishtar), come anche quello di Mardocheo (Marduch); ma si può pensare anche al persiano stareh, «stella». Hadàssa è un nome ebraico («mirto»). - Alla fine del v, il gr. legge: «L'aveva allevata con l'intenzione di farla sua sposa». La tradizione giudaica posteriore all'era cristiana ha seguito questa lezione, facendo di Ester la moglie di Mardocheo.

Est 2,10:Questa situazione ricorda quella di Daniele e dei suoi tre compagni (Dn 1). Ma in Dn, il favore che i giovani ebrei godono presso il re, il quale è a conoscenza della loro origine, è esplicitamente messo in relazione con la loro fedeltà alla legge.

Est 2,19:Con il TM, seguito da volg.; BJ corregge: «passando, come le fanciulle, nel secondo harem», il gr. traduce: «Mardocheo era di turno al palazzo». - L'allusione a Mardocheo e alla sua funzione suona qui inattesa. Ritorna più a proposito nel v 21, di cui questa è certamente una dittografia. - porta del re: è un'espressione che designa la cancelleria dell'impero, si ritrova quasi identica in Dn e nella versione aramaica di Achikar (papiri di Elefantina) (cf. Est 2,21; Est 3,2).

Est 2,20:Il gr., più religioso dell'ebr., legge: «Quanto a Ester, essa non aveva manifestato la sua patria. Mardocheo le aveva infatti raccomandato di temere Dio e di osservarne i comandamenti come quando essa viveva con lui. Ed Ester non aveva mutato la sua condotta».

Est 2,21:porta del re: cf. Est 2,19 .