Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Ecclesiasticus 50


font
VULGATABIBBIA MARTINI
1 Simon, Oniæ filius, sacerdos magnus,
qui in vita sua suffulsit domum,
et in diebus suis corroboravit templum.
1 Simone figliuolo di Onia sommo sacerdote, mentre visse rifondò la casa, e a' suoi tempi fu ristoratore del tempio.
2 Templi etiam altitudo ab ipso fundata est,
duplex ædificatio, et excelsi parietes templi.
2 Egli parimente fondò l'altezza del tempio, il doppio edificio, e le alte mura attorno al tempio.
3 In diebus ipsius emanaverunt putei aquarum,
et quasi mare adimpleti sunt supra modum.
3 A' tempi di lui i pozzi ebber copia di acque, e furon pieni oltre modo come un mare.
4 Qui curavit gentem suam,
et liberavit eam a perditione :
4 Egli ebbe cura del suo popolo, e lo liberò dalla perdizione,
5 qui prævaluit amplificare civitatem,
qui adeptus est gloriam in conversatione gentis,
et ingressum domus et atrii amplificavit.
5 Egli giunse a ingrandire la città, e si acquistò gloria vivendo in mezzo alla sua nazione, e ampliò l'ingresso del tempio.
6 Quasi stella matutina in medio nebulæ,
et quasi luna plena, in diebus suis lucet :
6 Come la stella del mattino tralla nebbia, e come splende la luna ne' giorni di sua pienezza;
7 et quasi sol refulgens,
sic ille effulsit in templo Dei.
7 E come rifulge il sole, così egli rifulse nei tempio di Dio.
8 Quasi arcus refulgens inter nebulas gloriæ,
et quasi flos rosarum in diebus vernis,
et quasi lilia quæ sunt in transitu aquæ,
et quasi thus redolens in diebus æstatis :
8 Come l'arcobaleno, che splende nelle chiare nuvole, e come il fior della rosa in tempo di primavera, e come i gigli presso alle acque, e come la pianta dell'incenso dà grato odore ai giorni di estate.
9 quasi ignis effulgens,
et thus ardens in igne :
9 Come lucida fiamma, e come incenso, che brugia nel fuoco.
10 quasi vas auri solidum,
ornatum omni lapide pretioso :
10 Come un vaso di oro massiccio ornato di ogni sorta di pietre preziose.
11 quasi oliva pullulans, et cypressus in altitudinem se extollens,
in accipiendo ipsum stolam gloriæ,
et vestiri eum in consummationem virtutis.
11 Quasi ulivo, che mignola, e come il cipresso, che in alto si estolle; (cosi) quando egli prendeva il manto glorioso, e si rivestiva di tutti i suoi ornamenti,
12 In ascensu altaris sancti
gloriam dedit sanctitatis amictum.
12 E salendo al santo altare faceva onore alle vestimenta sante.
13 In accipiendo autem partes de manu sacerdotum,
et ipse stans juxta aram :
et circa illum corona fratrum :
quasi plantatio cedri in monte Libano,
13 Quando dalle mani de' sacerdoti riceveva la parte dell'ostia, stando egli in piedi presso l'altare, attorniato da una corona di fratelli, come un alto cedro dalle minori piante sul monte Libano,
14 sic circa illum steterunt quasi rami palmæ :
et omnes filii Aaron in gloria sua.
14 E come palma cinta da' suoi polloni; cosi attorno a lui si stavano tutti i figliuoli di Aronne nella loro magnificenza.
15 Oblatio autem Domini in manibus ipsorum
coram omni synagoga Israël :
et consummatione fungens in ara,
amplificare oblationem excelsi Regis,
15 E tenevano nelle loro mani l'obblazione del Signore, presente tutta la adunanza di Israele; ed egli compiendo il sagrificio, per rendere più solenne la obblazione del Re altissimo.
16 porrexit manum suam in libatione,
et libavit de sanguine uvæ.
16 Stendeva la mano alla libagione, e versava il sangue dell'uva;
17 Effudit in fundamento altaris
odorem divinum excelso Principi.
17 E lo spandeva appiè dell'altare in odore soavissimo all'altissimo Principe.
18 Tunc exclamaverunt filii Aaron,
in tubis productilibus sonuerunt :
et auditam fecerunt vocem magnam in memoriam coram Deo.
18 Allora i figliuoli di Aronne alzavan le voci loro, suonavano le trombe tirate al martello, e facean sentire un gran concerto per riunovellare a Dio ricordanza.
19 Tunc omnis populus simul properaverunt,
et ceciderunt in faciem super terram,
adorare Dominum Deum suum,
et dare preces omnipotenti Deo excelso.
19 Allora tutto il popolo insieme subitamente prostravasi colla faccia per terra per adorare il Signore Dio suo, e offrire sue preghiere all'onnipotente altissimo Iddio.
20 Et amplificaverunt psallentes in vocibus suis,
et in magna domo auctus est sonus suavitatis plenus.
20 E alzavano le voci co' loro cantici, e nella gran casa cresceva il rimbombo pieno di soavità.
21 Et rogavit populus Dominum excelsum in prece,
usque dum perfectus est honor Domini,
et munus suum perfecerunt.
21 E il popolo porgeva sue preci al Signore altissimo fino a tanto, che fosse terminato il culto di Dio, e compiuto il sagro ministero.
22 Tunc descendens, manus suas extulit
in omne congregationem filiorum Israël,
dare gloriam Deo a labiis suis,
et in nomine ipsius gloriari :
22 Quindi il sommo sacerdote scendendo stendea le sue mani verso tutta la adunanza di Israele per dar gloria a Dio colle sue labbra, e celebrare il suo nome:
23 et iteravit orationem suam,
volens ostendere virtutem Dei.
23 E replicava la sua orazione volendo far conoscere la possanza di Dio.
24 Et nunc orate Deum omnium, qui magna fecit in omni terra,
qui auxit dies nostros a ventre matris nostræ,
et fecit nobiscum secundum suam misericordiam :
24 Or voi adesso pregate il Dio di tutte le cose, il quale ha fatte cose gradi in tutta la terra, ed ha conservati i nostri giorni dall'utero della madre nostra, e noi ha trattati secondo la sua misericordia,
25 det nobis jucunditatem cordis,
et fieri pacem in diebus nostris in Israël per dies sempiternos :
25 Affinchè egli dia a noi la contentezza del cuore, e che la pace regni in Israele a' di nostri, e per sempre;
26 credere Israël nobiscum esse Dei misericordiam,
ut liberet nos in diebus suis.
26 Onde creda Israele, che la misericordia di Dio è con noi ne' giorni suoi per liberarci.
27 Duas gentes odit anima mea :
tertia autem non est gens quam oderim :
27 Due genti ha in avversione l'anima mia, e la terza, ch'io ho in avversione, non è gente:
28 qui sedent in monte Seir, et Philisthiim,
et stultus populus qui habitat in Sichimis.
28 Quelli, che risiedono sul monte Seir, e i Filistei, e il popolo stolto abitante in Sichein.
29 Doctrinam sapientiæ et disciplinæ scripsit in codice isto
Jesus, filius Sirach, Jerosolymita,
qui renovavit sapientiam de corde suo.
29 I documenti della sapienza, e della disciplina furono scrìtti in questo libro da Gesù figliuolo di Sjrach di Gerusalemme, il quale versò dal cuor suo nuova saggezza.
30 Beatus qui in istis versatur bonis :
qui ponit illa in corde suo, sapiens erit semper.
30 Beato colui, che fa suo studio di tali beni, e in cuor suo ne fa conserva. Egli sarà sempre saggio.
31 Si enim hæc fecerit, ad omnia valebit, quia lux Dei vestigium ejus est.31 Perocché facendo cosi sarà buono a tutto, perché la luce di Dio guida i suoi passi.