Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Jó 36


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VULGATABIBBIA TINTORI
1 Addens quoque Eliu, hæc locutus est :1 Poi Eliu, continuando a parlare, disse:
2 Sustine me paululum, et indicabo tibi :
adhuc enim habeo quod pro Deo loquar.
2 « Sopportami un poco, e t'istruirò, perchè ho ancora da parlare in difesa di Dio.
3 Repetam scientiam meam a principio,
et operatorem meum probabo justum.
3 Prenderò la mia scienza dal suo principio, e proverò che il mio creatore è giusto.
4 Vere enim absque mendacio sermones mei,
et perfecta scientia probabitur tibi.
4 Per certo i miei discorsi sono senza menzogna, e la mia perfetta scienza ti sarà provata.
5 Deus potentes non abjicit,
cum et ipse sit potens :
5 Dio non rigetta i potenti, perchè egli stesso è potente,
6 sed non salvat impios,
et judicium pauperibus tribuit.
6 ma non salva gli empi, e fa giustizia ai poveri.
7 Non auferet a justo oculos suos :
et reges in solio collocat in perpetuum,
et illi eriguntur.
7 Egli non toglie i suoi occhi dal giusto. Egli colloca per sempre i re sul trono ed essi sono esaltati
8 Et si fuerint in catenis,
et vinciantur funibus paupertatis,
8 e se sono stretti in camene e avvinti dai legami della miseria,
9 indicabit eis opera eorum,
et scelera eorum, quia violenti fuerunt.
9 iddio farà loro veder le loro opere, le loro sceleratezze, le loro violenze,
10 Revelabit quoque aurem eorum, ut corripiat :
et loquetur, ut revertantur ab iniquitate.
10 aprirà pure loro le orecchie per correggerli, e parlerà loro perchè si ritraggano dall'iniquità.
11 Si audierint et observaverint, complebunt dies suos in bono,
et annos suos in gloria :
11 Se ascolteranno, e obbediranno, finiranno i loro giorni nella felicità, e i loro anni nella gloria;
12 si autem non audierint,
transibunt per gladium,
et consumentur in stultitia.
12 ma se non ascolteranno, passeran per la spada e periranno nella loro stoltezza.
13 Simulatores et callidi provocant iram Dei,
neque clamabunt cum vincti fuerint.
13 I simulatori e i doppi di cuore provocano l'ira di Dio; nè implorano Dio quando sono in catene.
14 Morietur in tempestate anima eorum,
et vita eorum inter effeminatos.
14 La loro anima perirà nella tempesta e la loro vita perirà tra gli effeminati.
15 Eripiet de angustia sua pauperem,
et revelabit in tribulatione aurem ejus.
15 Dio libererà il povero dalle strettezze, e gli aprirà l'orecchio nella tribolazione.
16 Igitur salvabit te de ore angusto latissime,
et non habente fundamentum subter se :
requies autem mensæ tuæ erit plena pinguedine.
16 Egli adunque ti salverà dall'abisso stretto e senza fondo, e ti metterà al laigo, e ti riposerai alla tua mensa, carica di grasse vivande.
17 Causa tua quasi impii judicata est :
causam judiciumque recipies.
17 La tua causa è stata giudicata come quella d'un empio: riceverai secondo la causa e la condanna.
18 Non te ergo superet ira ut aliquem opprimas :
nec multitudo donorum inclinet te.
18 Dunque non ti far prendere dall'ira in modo da opprimere qualcuno, e non andar fuori di strada per la gran quantità dei doni.
19 Depone magnitudinem tuam absque tribulatione,
et omnes robustos fortitudine.
19 Umilia la tua grandezza, senza esservi costretto dalla sferza, ciò che è forte e potente.
20 Ne protrahas noctem,
ut ascendant populi pro eis.
20 Non protrarre la notte, affinchè nel luo go di essi salgano i popoli.
21 Cave ne declines ad iniquitatem :
hanc enim cœpisti sequi post miseriam.
21 Guardati dall'andar verso l'iniquità, perchè cominciasti a seguirla dopo la miseria.
22 Ecce Deus excelsus in fortitudine sua,
et nullus ei similis in legislatoribus.
22 Ecco, Dio è sublime nella sua potenza, e nessun dei legislatori è simile a lui.
23 Quis poterit scrutari vias ejus ?
aut quis potest ei dicere : Operatus es iniquitatem ?
23 Chi potrà scrutare le sue vie? Chi può dirgli: Tu hai fatto ingiustizia?
24 Memento quod ignores opus ejus,
de quo cecinerunt viri.
24 Ricordati che tu non comprendi la sua opera, dagli uomini celebrata coi canti.
25 Omnes homines vident eum :
unusquisque intuetur procul.
25 Tutti gli uomini lo vedono, ciascuno lo mira da lungi.
26 Ecce Deus magnus vincens scientiam nostram :
numerus annorum ejus inæstimabilis.
26 Ecco, Dio è grande e sorpassa ogni nostra scienza, il numero dei suoi anni è incalcolabile.
27 Qui aufert stillas pluviæ,
et effundit imbres ad instar gurgitum,
27 Egli distacca le stille della pioggia e versa gli acquazzoni a torrenti,
28 qui de nubibus fluunt
quæ prætexunt cuncta desuper.
28 che erompono dalle nubi, le quali coprono tutto in alto.
29 Si voluerit extendere nubes quasi tentorium suum,
29 Egli distende quando vuole le nuvole, come la sua tenda,
30 et fulgurare lumine suo desuper,
cardines quoque maris operiet.
30 e di lassù manda folgori e lampi, e copre gli ultimi lidi del mare.
31 Per hæc enim judicat populos,
et dat escas multis mortalibus.
31 Con questi mezzi egli giudica i popoli e dà nutrimento a gran numero di morteli.
32 In manibus abscondit lucem,
et præcepit ei ut rursus adveniat.
32 nelle sue mani nasconde la luce e le comanda di tornare di nuovo.
33 Annuntiat de ea amico suo, quod possessio ejus sit,
et ad eam possit ascendere.
33 Egli fa capire a chi lo ama che essa è in suo dominio e che ad essa può salire ».