Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Jó 36


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VULGATABIBBIA CEI 2008
1 Addens quoque Eliu, hæc locutus est :1 Eliu continuò a dire:
2 Sustine me paululum, et indicabo tibi :
adhuc enim habeo quod pro Deo loquar.
2 «Abbi un po’ di pazienza e io ti istruirò,
perché c’è altro da dire in difesa di Dio.
3 Repetam scientiam meam a principio,
et operatorem meum probabo justum.
3 Prenderò da lontano il mio sapere
e renderò giustizia al mio creatore.
4 Vere enim absque mendacio sermones mei,
et perfecta scientia probabitur tibi.
4 Non è certo menzogna il mio parlare:
è qui con te un uomo dalla scienza perfetta.
5 Deus potentes non abjicit,
cum et ipse sit potens :
5 Ecco, Dio è grande e non disprezza nessuno,
egli è grande per la fermezza delle sue decisioni.
6 sed non salvat impios,
et judicium pauperibus tribuit.
6 Non lascia vivere l’iniquo
e rende giustizia ai miseri.
7 Non auferet a justo oculos suos :
et reges in solio collocat in perpetuum,
et illi eriguntur.
7 Non stacca gli occhi dai giusti,
li fa sedere sui troni dei re
e li esalta per sempre.
8 Et si fuerint in catenis,
et vinciantur funibus paupertatis,
8 Se sono avvinti in catene,
o sono stretti dai lacci dell’afflizione,
9 indicabit eis opera eorum,
et scelera eorum, quia violenti fuerunt.
9 Dio mostra loro gli errori e i misfatti
che hanno commesso per orgoglio.
10 Revelabit quoque aurem eorum, ut corripiat :
et loquetur, ut revertantur ab iniquitate.
10 Apre loro gli orecchi alla correzione
e li esorta ad allontanarsi dal male.
11 Si audierint et observaverint, complebunt dies suos in bono,
et annos suos in gloria :
11 Se ascoltano e si sottomettono,
termineranno i loro giorni nel benessere
e i loro anni fra le delizie.
12 si autem non audierint,
transibunt per gladium,
et consumentur in stultitia.
12 Ma se non ascoltano,
passeranno attraverso il canale infernale
e spireranno senza rendersene conto.
13 Simulatores et callidi provocant iram Dei,
neque clamabunt cum vincti fuerint.
13 I perversi di cuore si abbandonano all’ira,
non invocano aiuto, quando Dio li incatena.
14 Morietur in tempestate anima eorum,
et vita eorum inter effeminatos.
14 Si spegne in gioventù la loro vita,
la loro esistenza come quella dei prostituti.
15 Eripiet de angustia sua pauperem,
et revelabit in tribulatione aurem ejus.
15 Ma Dio libera il povero mediante l'afflizione,
e con la sofferenza gli apre l’orecchio.
16 Igitur salvabit te de ore angusto latissime,
et non habente fundamentum subter se :
requies autem mensæ tuæ erit plena pinguedine.
16 Egli trarrà anche te dalle fauci dell’angustia
verso un luogo spazioso, non ristretto,
e la tua tavola sarà colma di cibi succulenti.
17 Causa tua quasi impii judicata est :
causam judiciumque recipies.
17 Ma se di giudizio iniquo sei pieno,
giudizio e condanna ti seguiranno.
18 Non te ergo superet ira ut aliquem opprimas :
nec multitudo donorum inclinet te.
18 Fa’ che l’ira non ti spinga allo scherno,
e che il prezzo eccessivo del riscatto non ti faccia deviare.
19 Depone magnitudinem tuam absque tribulatione,
et omnes robustos fortitudine.
19 Varrà forse davanti a lui il tuo grido d’aiuto nell’angustia
o tutte le tue risorse di energia?
20 Ne protrahas noctem,
ut ascendant populi pro eis.
20 Non desiderare che venga quella notte
nella quale i popoli sono sradicati dalla loro sede.
21 Cave ne declines ad iniquitatem :
hanc enim cœpisti sequi post miseriam.
21 Bada di non volgerti all’iniquità,
poiché per questo sei stato provato dalla miseria.
22 Ecce Deus excelsus in fortitudine sua,
et nullus ei similis in legislatoribus.
22 Ecco, Dio è sublime nella sua potenza;
quale maestro è come lui?
23 Quis poterit scrutari vias ejus ?
aut quis potest ei dicere : Operatus es iniquitatem ?
23 Chi mai gli ha imposto il suo modo d’agire
o chi mai ha potuto dirgli: “Hai agito male?”.
24 Memento quod ignores opus ejus,
de quo cecinerunt viri.
24 Ricòrdati di lodarlo per le sue opere,
che l’umanità ha cantato.
25 Omnes homines vident eum :
unusquisque intuetur procul.
25 Tutti le contemplano,
i mortali le ammirano da lontano.
26 Ecce Deus magnus vincens scientiam nostram :
numerus annorum ejus inæstimabilis.
26 Ecco, Dio è così grande che non lo comprendiamo,
è incalcolabile il numero dei suoi anni.
27 Qui aufert stillas pluviæ,
et effundit imbres ad instar gurgitum,
27 Egli attrae in alto le gocce d’acqua
e scioglie in pioggia i suoi vapori
28 qui de nubibus fluunt
quæ prætexunt cuncta desuper.
28 che le nubi rovesciano,
grondano sull’uomo in quantità.
29 Si voluerit extendere nubes quasi tentorium suum,
29 Chi può calcolare la distesa delle nubi
e i fragori della sua dimora?
30 et fulgurare lumine suo desuper,
cardines quoque maris operiet.
30 Ecco, egli vi diffonde la sua luce
e ricopre le profondità del mare.
31 Per hæc enim judicat populos,
et dat escas multis mortalibus.
31 In tal modo alimenta i popoli
e offre loro cibo in abbondanza.
32 In manibus abscondit lucem,
et præcepit ei ut rursus adveniat.
32 Con le mani afferra la folgore
e la scaglia contro il bersaglio.
33 Annuntiat de ea amico suo, quod possessio ejus sit,
et ad eam possit ascendere.
33 Il suo fragore lo annuncia,
la sua ira si accende contro l’iniquità.