Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Isaia 5


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NOVA VULGATABIBBIA TINTORI
1 Cantabo dilecto meo
canticum amici mei de vinea sua:
Vinea facta est dilecto meo
in colle pingui;
1 Canterò al mio diletto la canzone del mio fratello germano alla sua vigna. Il mio diletto aveva una vigna in un colle fertile.
2 et saepivit eam
et lapides elegit ex illa
et plantavit in ea vites electas
et aedificavit turrim in medio eius
et torcular exstruxit in ea;
et exspectavit, ut faceret uvas,
et fecit labruscas.
2 La circondò di siepe, ne tolse le pietre, la riempì di scelti vitigni, edificò in mezzo di lei una torre, vi fece uno strettoio, e a spettò che facesse delle uve ma non fece che delle lambrusche.
3 Nunc ergo, habitator Ierusalem
et vir Iudae,
iudicate inter me et vineam meam.
3 Ed ora, abitatori di Gerusalemme, o uomini di Giuda, giudicate tra me e la mia vigna.
4 Quid est quod debui ultra facere vineae meae
et non feci ei?
Cur exspectavi, ut faceret uvas,
et fecit labruscas?
4 Che avrei dovuto fare di più per la mia vigna, e non l'ho fatto? E allora, perchè, dopo avere aspettato che mi facesse l'uva, m'ha fatto delle lambrusche?
5 Et nunc ostendam vobis
quid ego faciam vineae meae:
auferam saepem eius,
et erit in direptionem;
diruam maceriam eius,
et erit in conculcationem.
5 Ma ora vi farò conoscere quello che intendo fare alla mia vigna: ne toglierò la siepe, ed essa sarà devastata; ne toglierò la cinta di pietre, ed essa sarà calpestata.
6 Et ponam eam desertam:
non putabitur et non fodietur,
et ascendent vepres et spinae;
et nubibus mandabo, ne pluant super eam imbrem.
6 La lascerò in abbandono, ed essa non sarà potata, nè sarchiata, la ricopriranno gli sterpi e le spine, e di più comanderò alle nubi di non lasciar cadere l'acqua sopra di lei.
7 Vinea enim Domini exercituum domus Israel est,
et vir Iudae germen eius delectabile;
et exspectavi, ut faceret iudicium, et ecce iniquitas,
et iustitiam, et ecce nequitia.
7 Or la vigna del Signore degli eserciti è la casa d'Israele, e gli uomini di Giuda son le piante scelte: aspettai che facesse secondo le leggi, ed ecco l'iniquità; (aspettai) la giustizia, ed ecco i lamenti.
8 Vae, qui coniungunt domum ad domum
et agrum agro copulant usque ad terminum loci!
Numquid habitabitis vos soli in medio terrae?
8 Guai a voi che aggiungete case a case e poderi a poderi fino a che c'è spazio! Vi starete voi soltanto sulla terra?
9 In auribus meis iuravit Dominus exercituum:
“ Certe domus multae desertae erunt,
grandes et pulchrae absque habitatore ”.
9 Ecco quanto m'è giunto all'orecchio: — Dice il Signore degli eserciti: — In verità tante case saran deserte, grandi e belle, saranno senza abitatore;
10 Decem enim iugera vinearum facient lagunculam unam,
et triginta modii sementis facient modios tres.
10 perchè dieci ingerì di vigna renderanno un fiasco, e trenta moggia di seme renderanno tre moggia.
11 Vae, qui consurgunt mane ad ebrietatem sectandam
et ad potandum usque ad vesperam,
ut vinum inflammet eos!
11 Guai a voi che correte, appena si fa giorno, ad ubriacarvi, e sbevazzate fino alla sera, per esser cotti dal vino.
12 Cithara et lyra
et tympanum et tibia
et vinum in conviviis eorum,
et opus Domini non respiciunt,
nec opera manuum eius considerant.
12 Cetra, lira, timpano, flauto e vino nei vostri conviti; ma non date uno sguardo all'opera di Dio, non considerate le opere delle sue mani.
13 Propterea captivus ductus est populus meus,
quia non habuit scientiam,
et nobiles eius interierunt fame,
et multitudo eius siti exaruit.
13 Per questo il mio popolo è stato condotto in schiavitù, perchè non ha avuto intelligenza: la nobiltà morì di fame, la moltitudine venne meno per la sete.
14 Propterea dilatavit infernus fauces suas
et aperuit os suum absque ullo termino;
et descendunt fortes Ierusalem, et populus eius,
et sublimes et tripudiantes in ea.
14 Per questo l'inferno ha dilatato il suo ventre, ha aperta la sua smisurata bocca: vi cadranno i loro campioni e il popolo superbo e pieno di boria.
15 Et incurvabitur homo, et humiliabitur vir,
et oculi sublimium deprimentur;
15 Il plebeo sarà incurvato, il grande sarà umiliato, e gli occhi dei superbi saranno abbassati,
16 et exaltabitur Dominus exercituum in iudicio,
et Deus sanctus sanctificabitur in iustitia,
16 e il Signore degli eserciti sarà esaltato nel (suo) giudizio, il Dio santo apparirà santo nel far giustizia.
17 et pascentur agni iuxta ordinem suum velut in prato suo,
et alieni comedent in ruinis pinguium.
17 Gli agnelli pascoleranno a loro agio, e sui terreni deserti, ritornati fertili, vivranno gli stranieri.
18 Vae, qui trahunt iniquitatem in funiculis vanitatis
et quasi vinculum plaustri peccatum!
18 Guai a voi che tirate l'iniquità colle funi della vanità, il peccato come colle funi il carro.
19 Qui dicunt: “ Festinet
et cito veniat opus eius, ut videamus;
et appropiet et veniat consilium Sancti Israel,
et sciemus illud! ”.
19 Che dite: — S'affretti pure, venga presto a far quel che vuole, e cosi lo vedremo; s'avvicini, e sia eseguito il decreto del Santo d'Israele: così lo sapremo! —
20 Vae, qui dicunt malum bonum et bonum malum,
ponentes tenebras in lucem et lucem in tenebras,
ponentes amarum in dulce et dulce in amarum!
20 Guai a voi che dite il male bene e il bene male, e date per tenebre la luce e per luce le tenebre; date l'amaro per dolce e il dolce per amaro.
21 Vae, qui sapientes sunt in oculis suis
et coram ipsis prudentes!
21 Guai a voi che siete saggi ai vostri occhi e prudenti nel vostro cospetto.
22 Vae, qui potentes sunt ad bibendum vinum,
et viri fortes ad miscendam ebrietatem!
22 Guai a voi che siete degli eroi nel bere il vino, e dei valorosi nel mescere liquori inebrianti;
23 Qui absolvunt impium pro muneribus
et iustitiam iusti auferunt ab eo!
23 a voi che per donativi assolvete l'empio, e togliete al giusto i suoi diritti.
24 Propter hoc, sicut devorat stipulam lingua ignis,
et palea flamma consumitur,
sic radix eorum quasi tabes erit,
et flos eorum sicut putredo ascendet;
abiecerunt enim legem Domini exercituum
et eloquium Sancti Israel blasphemaverunt.
24 Per questo, come una lingua di fuoco divora la stoppia, e il calore della fiamma la consuma, così la loro radice diventerà come una favilla, il loro germoglio sarà disperso come polvere; perchè han rigettata la legge del Signore degli eserciti, han bestemmiata la parola del Santo d'Israele.
25 Ideo exarsit furor Domini in populum suum,
et extendit manum suam super eum et percussit eum,
et conturbati sunt montes;
et facta sunt morticina eorum quasi stercus in medio platearum.
In his omnibus non est aversus furor eius,
sed adhuc manus eius extenta.
25 Per questo il furor del Signore s'è acceso contro il suo popolo, ha steso la sua mano contro di lui e l'ha percosso: i monti tremano, i loro cadaveri giacciono come sterco in mezzo alle piazze, e, dopo tutto questo, il suo furore non è cessato e la sua mano resta stesa.
26 Et levabit signum nationibus procul;
et sibilabit ad eum de finibus terrae;
et ecce festinus velociter veniet.
26 Egli alzerà una bandiera per le nazioni lontane; con un fischio lo chiamerà dall'estremità della terra. Ed ecco egli è pronto, e verrà velocemente.
27 Non est deficiens neque laborans in eo,
non dormitabit neque dormiet;
neque solvetur cingulum renum eius,
nec rumpetur corrigia calceamenti eius.
27 Nessuno (nel suo esercito) è pigro o fiacco. Non sonnecchierà, non dormirà, non gli si scioglierà il cingolo dei suoi fianchi; non si strapperà il legaccio dei suoi calzari.
28 Sagittae eius acutae, et omnes arcus eius extenti;
ungulae equorum eius ut silex reputantur,
et rotae eius quasi impetus tempestatis.
28 Le sue frecce sono acute, son tutti tesi i suoi archi. Gli zoccoli dei suoi cavalli son come selce, le sue ruote sono impetuose come il turbine.
29 Rugitus eius ut leonis:
rugiet ut catuli leonum et frendet;
et arripiet praedam et in tuto collocabit,
et non erit qui eruat.
29 Il suo ruggito è come quello del leone, ruggirà come i leoncelli; fremerà, afferrerà la preda, la terrà stretta e nessuno gliela potrà levare.
30 Et sonabit super eum in die illa sicut sonitus maris.
Aspiciet in terram: et ecce tenebrae tribulationis,
et lux obtenebrata est in caligine eius.
30 In quel giorno sopra di lui vi sarà un muggito simile alla romba del mare: guarderemo in terra, ed ecco buio d'angoscia: la luce è stata oscurata dalla sua caligine.