Scrutatio

Sabato, 27 aprile 2024 - Santa Zita ( Letture di oggi)

Isaia 47


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NOVA VULGATABIBBIA TINTORI
1 Descende, sede in pulvere,
virgo filia Babylon;
sede in terra sine solio,
filia Chaldaeorum,
quia ultra non vocaberis
mollis et tenera.
1 Scendi, mettiti a sedere sulla polvere, o vergine figlia di Babilonia, siedi in terra: non ha più trono la figlia dei Caldei, perchè non sarai più chiamata la voluttuosa, la delicata.
2 Tolle molam et mole farinam;
depone velum tuum,
subleva stolam, revela crura,
transi flumina.
2 Gira la mola e macina farina, metti a nudo le tue vergogne, scopri le spalle, nuda le gambe, passa i fiumi.
3 Revelabitur ignominia tua,
et videbitur opprobrium tuum.
“ Ultionem capiam,
nemini parcam ”,
3 Sarà scoperta la tua ignominia, sarà veduta la tua vergogna: io farò le mie vendette, e nessuno potrà resistermi.
4 dicit Redemptor noster, Dominus exercituum nomen illius,
Sanctus Israel.
4 Il nostro redentore si chiama Signore degli eserciti, Santo d'Israele.
5 Sede tacens et intra in tenebras,
filia Chaldaeorum,
quia non vocaberis ultra
Domina regnorum.
5 Siedi in silenzio, tra le tenebre, o figlia dei Caldei, perchè non sarai più chiamata signora dei regni.
6 Iratus sum super populum meum,
contaminavi hereditatem meam
et dedi eos in manu tua;
non posuisti eis misericordias,
super senem aggravasti iugum tuum valde
6 Io, irritato contro il mio popolo, lasciai profanare la mia eredità, l'abbandonai alle tue mani; ma tu non ne avesti pietà, e sopra il vecchio facesti pesare oltre misura il tuo giogo.
7 et dixisti: “ In sempiternum ero domina ”.
Non posuisti haec super cor tuum
neque recordata es novissimi tui.
7 E dicesti: « Io sarò signora in eterno »: non hai posto attenzione a queste cose, non hai pensato a ciò che ti accadrà in fondo.
8 Et nunc audi haec, delicata,
quae habitas confidenter
et dicis in corde tuo:
“ Ego, et praeter me non est altera, non sedebo vidua et orbitatem ignorabo”.
8 Ed ora ascolta questo, o voluttuosa, che stai in te sicura e dici nel tuo cuore: « Son io, e non c'è altri fuori di me; non resterò mai vedova e ignorerò la sterilità ».
9 Venient tibi duo haec
subito in die una,
orbitas et viduitas;
repente venerunt super te
propter multitudinem maleficiorum tuorum,
propter abundantiam incantationum tuarum.
9 Queste due cose ti verranno addosso all'improvviso in un sol giorno: sterilità e vedovanza. Tutto questo ti verrà addosso per la moltitudine dei tuoi malefici e per la durezza violenta dei tuoi incantatori.
10 Et fiduciam habuisti in malitia tua
et dixisti: “ Non est qui videat me ”.
Sapientia tua et scientia tua,
haec decepit te.
Et dixisti in corde tuo:
“ Ego, et praeter me non est altera ”.
10 Tu hai confidato nella tua malizia, hai detto: «Nessuno mi vede ». La tua sapienza, la tua scienza ti han sedotto, ed hai detto nel tuo cuore: « Son io, non ce n'è altra fuori di me ».
11 Veniet super te malum,
et nescies avertere;
et irruet super te calamitas,
quam non poteris expiare;
veniet super te repente
miseria, quam nescies.
11 Verrà sopra te la sciagura, e non saprai donde venga; piomberà sopra di te la distruzione, e non potrai scongiurarla; ti verrà addosso all'improvviso una rovina da te mai pensata.
12 Sta cum incantationibus tuis
et cum multitudine maleficiorum tuorum,
in quibus laborasti ab adulescentia tua:
forte poteris iuvari, forte terrebis.
12 Sta coi tuoi incantatori, colla moltitudine dei tuoi malefici, nei quali ti affaticasti fin dalla tua giovinezza, che forse ti gioverà, e tu diventerai più forte.
13 Defecisti in multitudine consiliorum tuorum;
stent et salvent te, qui metiuntur caelum,
qui contemplantur sidera
et annuntiant singulis noviluniis
ventura tibi.
13 Ti sei persa dietro i troppi consiglieri: si presentino e ti salvino gli àuguri del cielo che osservavano gli astri e computavano i mesi, per predirti da ciò il futuro.
14 Ecce facti sunt quasi stipula,
ignis combussit eos.
Non liberabunt seipsos
de manu flammae;
non sunt prunae, quibus calefiant,
nec focus, ut sedeant ad eum.
14 Ecco, son divenuti come paglia, il fuoco li ha divorati: non potranno liberarsi dalle fiamme, che non sono un braciere per scaldarsi, nè un fuoco da sedervi attorno.
15 Sic fiunt tibi incantatores tui,
in quibuscumque laborasti ab adulescentia tua;
unusquisque in via sua errat,
non est qui salvet te.
15 Così sarà di tutte le cose in cui ti sei affannata: quelli che negoziavan teco fin dalla tua giovinezza andaron ciascuno per la sua strada, e non c'è chi ti salvi.