Scrutatio

Lunedi, 29 aprile 2024 - Santa Caterina da Siena ( Letture di oggi)

Isaia 38


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NOVA VULGATADIODATI
1 In diebus illis aegrotavit Ezechias usque ad mortem. Et introivit ad eumIsaias filius Amos propheta et dixit ei: “ Haec dicit Dominus: Dispone domuituae, quia morieris tu et non vives”.1 IN quel tempo, Ezechia infermò a morte. E il profeta Isaia, figliuolo di Amos, venne a lui, e gli disse: Il Signore ha detto così: Disponi della tua casa; perciocchè tu sei morto, e non viverai più.
2 Et convertit Ezechias faciem suam adparietem et oravit ad Dominum2 Allora Ezechia voltò la faccia verso la parete, e fece orazione al Signore.
3 et dixit: “ Obsecro, Domine; memento, quaeso,quomodo ambulaverim coram te in veritate et in corde perfecto et, quod bonum estin oculis tuis, fecerim ”. Et flevit Ezechias fletu magno.
3 E disse: Deh! Signore, ricordati ora che io son camminato nel tuo cospetto in verità, e di cuore intiero; ed ho fatto quello che ti è a grado. Ed Ezechia pianse di un gran pianto.
4 Et factum est verbum Domini ad Isaiam dicens:4 Allora la parola del Signore fu indirizzata ad Isaia, dicendo:
5 “ Vade et dic Ezechiae: “Haecdicit Dominus, Deus David patris tui: Audivi orationem tuam, vidi lacrimas tuas;ecce ego adiciam super dies tuos quindecim annos5 Va’, e di’ ad Ezechia: Così ha detto il Signore Iddio di Davide, tuo padre: Io ho udita la tua orazione, io ho vedute le tue lagrime; ecco, io aggiungerò quindici anni al tempo della tua vita.
6 et de manu regis Assyriorumeruam te et civitatem istam et protegam hanc civitatem”.6 E libererò te, e questa città, dalla mano del re degli Assiri; e sarò protettore di questa città.
7 Hoc autem tibi eritsignum a Domino quia faciet Dominus verbum hoc, quod locutus est:7 E questo ti sarà, da parte del Signore, il segno ch’egli adempierà questa parola, ch’egli ha pronunziata:
8 Ecce egoreverti faciam umbram graduum, per quos descenderat in horologio Achaz in soleretrorsum decem gradibus ”. Et reversus est sol decem gradibus per gradus,quos descenderat.
8 Ecco, dice il Signore, io di presente farò ritornar l’ombra dell’orologio, la quale è già discesa nell’orologio dal sole di Achaz, indietro di dieci gradi. E il sole ritornò indietro di dieci gradi, per li gradi, per li quali già era disceso
9 Scriptura Ezechiae regis Iudae, cum aegrotasset et convaluisset de infirmitatesua:9 Quest’è quel che scrisse Ezechia, re di Giuda, dopo che fu stato infermo, e fu guarito della sua infermità:
10 “ Ego dixi: In dimidio dierum meorum
vadam ad portas inferi;
quaesivi residuum annorum meorum.
10 Io diceva allora che i miei giorni erano ricisi: Io me ne vol alle porte del sepolcro; Io son privato del rimanente de’ miei anni.
11 Dixi: Non videbo Dominum Deum in terra viventium,
non aspiciam hominem ultra
inter habitatores orbis.
11 Io diceva: Io non vedrò più il Signore, Il Signore, nella terra de’ viventi; Io non riguarderò più alcun uomo Con gli abitanti del mondo.
12 Habitaculum meum ablatum est et abductum longe a me
quasi tabernaculum pastorum;
convolvit sicut textor vitam meam;
de stamine succidit me.
De mane usque ad vesperam confecisti me.
12 La mia età è passata, ella è andata via, Toltami come la tenda di un pastore; Io ho tagliata la mia vita, a guisa di un tessitore; Egli mi ha tagliato, mentre io era sol mezzo tessuto; Dalla mattina alla sera, tu avrai fatto fine di me.
13 Prostratus sum usque ad mane,
quasi leo sic conterit omnia ossa mea;
de mane usque ad vesperam confecisti me.
13 Io faceva conto che infra la mattina egli mi avrebbe fiaccate tutte le ossa, come un leone; Dalla mattina alla sera, tu avrai fatto fine di me.
14 Sicut pullus hirundinis, sic mussitabo,
meditabor ut columba;
attenuati sunt oculi mei
suspicientes in excelsum.
Domine, vim patior,
sponde pro me.
14 Io garriva come la gru, o la rondine; Io gemeva come la colomba; I miei occhi erano scemati, riguardando ad alto; Io diceva: O Signore, ei mi si fa forza, Da’ sicurtà per me.
15 Quid dicam, aut quid respondebit mihi?
Ipse fecit!
Incedam per omnes annos meos
in amaritudine animae meae.
15 Che dirò io? Conciossiachè egli mi abbia parlato, Ed egli stesso abbia operato. Io me ne andrò pian piano tutti gli anni della mia vita A cagion dell’amaritudine dell’anima mia.
16 Domine, in te sperat cor meum;
vivat spiritus meus,
sana me et vivifica me;
16 O Signore, altri vivono oltre a questo numero d’anni; Ma in tutti questi, ne’ quali è terminata la vita del mio spirito, Tu mi manterrai in sanità ed in vita.
17 ecce in pacem versa est amaritudo mea.
Tu autem eruisti animam meam
a fovea consumptionis,
proiecisti enim post tergum tuum
omnia peccata mea.
17 Ecco, in tempo di pace, mi è giunta amaritudine amarissima; Ma tu hai amata l’anima mia, Per trarla fuor della fossa della corruzione; Perciocchè tu hai gittati dietro alle tue spalle tutti i miei peccati.
18 Quia non infernus confitebitur tibi,
neque mors laudabit te;
non exspectabunt, qui descendunt in lacum,
veritatem tuam.
18 Perciocchè il sepolcro non ti celebrerà, La morte non ti loderà; Quelli che scendono nella fossa non ispereranno nella tua verità.
19 Vivens, vivens ipse confitebitur tibi,
sicut et ego hodie;
pater filiis notam faciet veritatem tuam.
19 I viventi, i viventi saran quelli che ti celebreranno, Come io fo al dì d’oggi; Il padre farà assapere a’ figliuoli la tua verità.
20 Domine, salvum me fac,
et ad sonum citharae cantabimus
cunctis diebus vitae nostrae
in domo Domini ”.
20 Il Signore mi salverà, E noi soneremo i miei cantici, Tutto il tempo della vita nostra, Nella Casa del Signore.
21 Et iussit Isaias, ut tollerent massam de ficis et cataplasmarent supervulnus, et sanaretur.21 Or Isaia avea detto: Piglisi una massa di fichi secchi, e facciasene un impiastro sopra l’ulcera, ed egli guarirà.
22 Et dixit Ezechias: “ Quod erit signum quia ascendamin domum Domini?”.
22 Ed Ezechia avea detto: Quale è il segno, che io salirò alla Casa del Signore?