Scrutatio

Martedi, 7 maggio 2024 - Santa Flavia ( Letture di oggi)

Lettera ai Romani 6


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BIBBIA MARTINIVULGATA
1 Che diremo noi adunque? Rimarremo noi nel peccato, affinchè sia abbondante la grazia?1 Quid ergo dicemus ? permanebimus in peccato ut gratia abundet ?
2 Dio ce ne guardi. Imperocché se noi siamo morti al peccato, come viveremo tuttora in esso?2 Absit. Qui enim mortui sumus peccato, quomodo adhuc vivemus in illo ?
3 Non sapete voi forse, che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, nella morte di lui siamo stati battezzati?3 an ignoratis quia quicumque baptizati sumus in Christo Jesu, in morte ipsius baptizati sumus ?
4 Imperocché siamo stati insieme con lui sepolti pel Battesimo per morire: affinchè siccome Cristo risuscitò da morte per gloria del Padre, così noi nuova vita viviamo.4 Consepulti enim sumus cum illo per baptismum in mortem : ut quomodo Christus surrexit a mortuis per gloriam Patris, ita et nos in novitate vitæ ambulemus.
5 Imperocché se noi siamo stati innestati alla raffigurazione della sua morte, lo saremo eziandio alla risurrezione.5 Si enim complantati facti sumus similitudini mortis ejus : simul et resurrectionis erimus.
6 Sapendo noi, come il nostro uomo vecchio è stato concrocifisso, affinchè sia distrutto il corpo del peccato, onde noi non serviamo più al peccato.6 Hoc scientes, quia vetus homo noster simul crucifixus est, ut destruatur corpus peccati, et ultra non serviamus peccato.
7 Imperocché colui, che è morto, è stato giustificato dal peccato.7 Qui enim mortuus est, justificatus est a peccato.
8 Che se siamo morti con Cristo, crediamo, che vireremo ancora con lui:8 Si autem mortui sumus cum Christo, credimus quia simul etiam vivemus cum Christo,
9 Sapendo noi, che Cristo risuscitato da morte non muore più, la morte più nol dominerà.9 scientes quod Christus resurgens ex mortuis jam non moritur : mors illi ultra non dominabitur.
10 Imperocché quanto all'essere lui morto, morì per lo peccato una volta: quanto poi al vivere, ei vive per Dio.10 Quod enim mortuus est peccato, mortuus est semel : quod autem vivit, vivit Deo.
11 Nella stessa guisa anche voi fate conto, che siete morti al peccato, e vivi per Dio in Gesù Cristo Signor Nostro.11 Ita et vos existimate vos mortuos quidem esse peccato, viventes autem Deo, in Christo Jesu Domino nostro.
12 Non regni adunque il peccato nel corpo vostro mortale, onde serviate alle sue concupiscenze.12 Non ergo regnet peccatum in vestro mortali corpore ut obediatis concupiscentiis ejus.
13 E non imprestate le vostre membra quai strumenti di iniquità al peccato: ma offerite a Dio voi stessi, come viventi dopo essere stati morti, e le vostre membra a Dio come strumenti di giustizia.13 Sed neque exhibeatis membra vestra arma iniquitatis peccato : sed exhibete vos Deo, tamquam ex mortuis viventes : et membra vestra arma justitiæ Deo.
14 Imperocché il peccato non vi dominerà: atteso che non siete sotto la legge, ma sotto la grazia.14 Peccatum enim vobis non dominabitur : non enim sub lege estis, sed sub gratia.
15 E che adunque? Peccheremo noi, perché non siamo sotto la legge, ma sotto la grazia? Dio ce ne guardi.15 Quid ergo ? peccabimus, quoniam non sumus sub lege, sed sub gratia ? Absit.
16 Non sapete voi, che a chiunque vi diate per ubbidire qual servi, di lui siete servi, cui ubbidite, sia del peccato per morte, o sia della ubbidienza per la giustizia?16 Nescitis quoniam cui exhibetis vos servos ad obediendum, servi estis ejus, cui obeditis, sive peccati ad mortem, sive obeditionis ad justitiam ?
17 Grazie però a Dio, che foste servi del peccato, ma avete ubbidito di cuore seconde quella forma di dottrina, dalla quale siete stati formati.17 Gratias autem Deo quod fuistis servi peccati, obedistis autem ex corde in eam formam doctrinæ, in quam traditi estis.
18 E liberarti dal peccato, siete divenuti servi della giustizia.18 Liberati autem a peccato, servi facti estis justitiæ.
19 Parlo da uomo a riguardo della debolezza della vostra carne: imperocché siccome deste le vostre membra a servire alla immondezza, e alla iniquità per la iniquità, così date adesso le vostre membra a servire alla giustizia per la santificazione.19 Humanum dico, propter infirmitatem carnis vestræ : sicut enim exhibuistis membra vestra servire immunditiæ, et iniquitati ad iniquitatem, ita nunc exhibete membra vestra servire justitiæ in sanctificationem.
20 Imperocché quando eravate servi del peccato, eravate francati dalla giustizia.20 Cum enim servi essetis peccati, liberi fuistis justitiæ.
21 E qual frutto adunque aveste allora da quelle cose, nelle quali avete adesso vergogna? Conciossiachè il fine di essi è la morte.21 Quem ergo fructum habuistis tunc in illis, in quibus nunc erubescitis ? nam finis illorum mors est.
22 Adesso poi liberati dal peccato,e fatti servi di Dio, avete per vostro frutto la santificazione; per fine poi la vita eterna.22 Nunc vero liberati a peccato, servi autem facti Deo, habetis fructum vestrum in sanctificationem, finem vero vitam æternam.
23 Imperocché la paga dei peccatosi è la morte. Grazia di Dio (è) la vita eterna in Cristo Gesù nostro Signore.23 Stipendia enim peccati, mors. Gratia autem Dei, vita æterna, in Christo Jesu Domino nostro.