Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Luca 10


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BIBBIA MARTINIDIODATI
1 Dipoi elesse il Signore altri settantadue: e li mandò a due a due davanti a se in tutte le città, e luoghi, dove egli era per andare:1 ORA, dopo queste cose, il Signore ne ordinò ancora altri settanta, e li mandò a due a due dinanzi a sè, in ogni città, e luogo, ove egli avea da venire.
2 E diceva loro: La messe è molta, e gli operai son pochi. Pregate adunque il padrone della messe, che mandi degli operai per la sua messe.2 Diceva loro adunque: Bene è la ricolta grande, ma gli operai son pochi; pregate adunque il Signor della ricolta che spinga degli operai nella sua ricolta.
3 Andate: ecco, che io mando voi, come agnelli tra' lupi.3 Andate; ecco, io vi mando come agnelli in mezzo de’ lupi.
4 Non portate, né borsa, né sacca, né borzacchini, e per istrada non salutate chicchessia.4 Non portate borsa, nè tasca, nè scarpe; e non salutate alcuno per lo cammino.
5 In qualunque casa entrerete, dite prima: Pace sia a questa casa.5 Ed in qualunque casa sarete entrati, dite imprima: Pace sia a questa casa.
6 E se quivi sarà un figliuolo di pace, poserà sopra di lui la vostra pace; se no ritornerà a voi.6 E se quivi è alcun figliuolo di pace, la vostra pace si poserà sopra esso; se no, ella ritornerà a voi.
7 Restate nella medesima casa mangiando, e bevendo di quello, che hanno: imperocché è dovuta all'operajo la sua mercede. Non andate girando di casa in casa.7 Ora, dimorate in quella stessa casa, mangiando, e bevendo di quello che vi sarà; perciocchè l’operaio è degno del suo premio; non passate di casa in casa.
8 E in qualunque città entrerete, essendovi stati accolti, mangiate quel, che vi sarà messo davanti.8 E in qualunque città sarete entrati, se vi ricevono, mangiate di ciò che vi sarà messo davanti.
9 E guarite gl' infermi, che quivi sono, e dite loro: Si è avvicinato a voi il regno di Dio.9 E guarite gl’infermi, che saranno in essa, e dite loro: Il regno di Dio si è avvicinato a voi.
10 Ma in qualunque città che entrati essendo, non vi ricevano, andate nelle piazze, e dite:10 Ma in qualunque città sarete entrati, se non vi ricevono, uscite nelle piazze di quella, e dite:
11 Abbiamo scosso contro di voi sin la polvere, che ci si era attaccata della vostra città: con tutto questo sappiate, che il regno di Dio è vicino.11 Noi vi spazziamo eziandio la polvere che si è attaccata a noi dalla vostra città; ma pure sappiate questo, che il regno di Dio si è avvicinato a voi.
12 Vi dico, che men dura sarà in quella giornata la condizione di Sodoma, che di quella città.12 Or io vi dico, che in quel giorno Sodoma sarà più tollerabilmente trattata che quella città.
13 Guai a te, o Coroazin, guai a te, o Betsaida: perché se in Tiro, o in Silone fossero stati fatti i prodigi, che sono stati fatti presso di te, già tempo farebbero penitenza coperte di cilizio, e giacendo su la cenere.13 Guai a te, Chorazin! guai a te, Betsaida! perciocchè, se in Tiro, ed in Sidon, fossero state fatte le potenti operazioni che sono state fatte in voi, già anticamente, giacendo in sacco, e cenere, si sarebbero pentite.
14 Ma con minor severità sarà trattata nel giudizio Tiro, e Sidone, che voi.14 Ma pure Tiro e Sidon, saranno più tollerabilmente trattate nel giudicio, che voi.
15 E tu Cafarnaum, esaltata sino al cielo, sarai depressa sino all'inferno.15 E tu, Capernaum, che sei stata innalzata infino al cielo, sarai abbassata fin nell’inferno.
16 Chi ascolta voi ascolta me: e chi voi disprezza, disprezza me. E chi disprezza me, colui disprezza, che mi ha mandato.16 Chi ascolta voi ascolta me, chi sprezza voi sprezza me, e chi sprezza me sprezza colui che mi ha mandato
17 E i settantadue (discepoli) se ne ritornarono allegramente, dicendo: Signore, anche i demonj sono a noi soggetti in virtù del tuo nome.17 Or que’ settanta tornarono con allegrezza, dicendo: Signore, anche i demoni ci son sottoposti nel nome tuo.
18 Ed egli disse loro: Io vedeva Satana cadere dal cielo a guisa di folgore.18 Ed egli disse loro: Io riguardava Satana cader del cielo, a guisa di folgore.
19 Ecco, che io vi ho dato podestà di Calcare i serpenti, e i scorpioni, e di superare tutta la forza del nemico: né cosa alcuna a voi nuocerà.19 Ecco, io vi do la podestà di calcar serpenti, e scorpioni; vi do eziandio potere sopra ogni potenza del nemico; e nulla vi offenderà.
20 Contuttociò non vogliate rallegrarvi, perché siano a voi soggetti gli spiriti: ma rallegratevi, perché i vostri nomi scritti sono nel cielo.20 Ma pure non vi rallegrate di ciò che gli spiriti vi son sottoposti; anzi rallegratevi che i vostri nomi sono scritti ne’ cieli.
21 Nello stesso punto per Ispirito santo esultò, e disse: Gloria a te, o Padre, signore del cielo, e della terra, perché queste cose hai nascoste a' saggi, e prudenti, e le hai manifestate a' piccoli. Cosi è, o Padre: perché cosi a te piacque.21 In quella stessa ora, Gesù giubilò in ispirito, e disse: Io ti rendo onore, e lode, o Padre, Signor del cielo e della terra, che tu hai nascoste queste cose ai savi, ed intendenti, e le hai rivelate ai piccoli fanciulli; sì certo, o Padre, perciocchè così ti è piaciuto.
22 In mia balìa ha posto il Padre tutte le cose. E nissuno conosce, chi sia il Figliuolo, fuori del Padri; né chi sia il Padre, fuori del Figliuolo, e fuor di colui, al quale avrà il Figliuolo voluto rivelarlo.22 Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio; e niuno conosce chi è il Figliuolo, se non il Padre; nè chi è il Padre, se non il Figliuolo; e colui a cui il Figliuolo avrà voluto rivelarlo.
23 E rivolto a' suoi discepoli, disse: Beati gli occhi, che veggono quello, che voi vedete.23 E rivoltosi a’ discepoli, disse loro in disparte: Beati gli occhi che veggono le cose che voi vedete;
24 Imperocché vi dico, che molti profeti, e regi bramarono di vedere quello, che voi vedete, e nol videro; e udire quello, che voi udite, e non l'udirono.24 perciocchè io vi dico, che molti profeti, e re, hanno desiderato di veder le cose che voi vedete, e non le hanno vedute, e di udir le cose che voi udite, e non le hanno udite
25 Allora alzatosi un certo dottor della legge per tentarlo, gli disse; Maestro, che debbo io fare per possedere la vita eterna?25 ALLORA ecco, un certo dottor della legge si levò, tentandolo, e dicendo: Maestro, facendo che, erediterò la vita eterna?
26 Ma egli rispose a lui: Che è quello, che sta scritto nella legge? Come leggi tu?26 Ed egli gli disse: Nella legge che è egli scritto? come leggi?
27 Quegli rispose, e disse: Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuor tuo,e con tutta l'anima tua, e con tutte le tue forze, e con tutto il tuo spirito: e il prossimo tuo come te stesso.27 E colui, rispondendo, disse: Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l’anima tua, e con tutta la forza tua, e con tutta la mente tua; e il tuo prossimo come te stesso.
28 E Gesù gli disse: Bene hai risposto: fa questo, e viverai.28 Ed egli gli disse: Tu hai dirittamente risposto; fa’ ciò, e viverai.
29 Ma quegli volendo giustificare se stesso, disse a Gesù: E chi il mio prossimo?29 Ed egli, volendo giustificarsi, disse a Gesù: E chi è mio prossimo?
30 E Gesù prese la parola, e disse: Un uomo andava da Gerusalemme a Gerico, e dette negli assassini, i quali ancor lo spogliarono: e avendogli date delle ferite, se n' andarono, lasciandolo mezzo morto.30 E Gesù, replicando, disse: Un uomo scendeva di Gerusalemme in Gerico, e si abbattè in ladroni; i quali, spogliatolo, ed anche dategli di molte ferite, se ne andarono, lasciandolo mezzo morto.
31 Or avvenne, che passò per là stessa strada un sacerdote, il quale vedutolo passò oltre.31 Or a caso un sacerdote scendeva per quella stessa via; e, veduto colui, passò oltre di rincontro.
32 Similmente anche un Levita arrivato vicino a quel luogo, e veduto colui, tirò innanzi.32 Simigliantemente ancora, un Levita, essendo venuto presso di quel luogo, e, vedutolo, passò oltre di rincontro.
33 Ma un Samaritano, che facca suo viaggio, giunse presso a lui: e vedutolo, si mosse a compassione.33 Ma un Samaritano, facendo viaggio, venne presso di lui; e, vedutolo, n’ebbe pietà.
34 E se gli accostò, e fasciò le ferite di lui, spargendovi sopra olio, e vino; e messolo sul suo giumento, lo condusse all'albergo, ed ebbe cura di esso.34 Ed accostatosi, fasciò le sue piaghe, versandovi sopra dell’olio, e del vino; poi lo mise sopra la sua propria cavalcatura, e lo menò nell’albergo, e si prese cura di lui.
35 E il di seguente tirò fuori due denari, e gli dette all'ostiere, e dissegli: Abbi cura di lui: e tutto quello, che penderai di più, te lo restituirò al mio ritorno.35 E il giorno appresso, partendo, trasse fuori due denari, e li diede all’oste, e gli disse: Prenditi cura di costui; e tutto ciò che spenderai di più, io tel renderò quando io ritornerò.
36 Chi di questi tre ti pare egli essere stato prossimo per colui, che dette negli assassini?36 Quale adunque di questi tre ti pare essere stato il prossimo di colui che si abbattè ne’ ladroni?
37 E quegli rispose: Colui, che usò ad esso misericordia. E Gesù gli disse: Va, fa anche tu allo stesso modo.37 Ed egli disse: Colui che usò misericordia inverso lui. Gesù adunque gli disse: Va’, e fa’ tu il simigliante
38 E avvenne, che essendo in viaggio, entrò egli in un certo castello: e una donna, per nome Marta, lo ricevette in sua casa:38 ORA, mentre essi erano in cammino, avvenne ch’egli entrò in un castello; ed una certa donna, chiamata per nome Marta, lo ricevette in casa sua.
39 E questa aveva una sorella chiamata Maria, la quale ancora assisa a' piedi del Signore, ascoltava le sue parole.39 Or ella avea una sorella, chiamata Maria, la quale ancora, postasi a sedere a’ piedi di Gesù, ascoltava la sua parola.
40 Marta poi si affannava tra le molte faccende di casa: e si presentò, e disse: Signore, a te non cale, che mia sorella mi abbia lasciata sola alle faccende di casa? Dille adunque, che mi dia una mano.40 Ma Marta era occupata intorno a molti servigi. Ed ella venne, e disse: Signore, non ti cale egli che la mia sorella mi ha lasciata sola a servire? dille adunque che mi aiuti.
41 Ma il Signore le rispose, e disse: Marta, Marta, tu ti affanni, e ti inquieti per un gran numero di cose.41 Ma Gesù, rispondendo, le disse: Marta, Marta, tu sei sollecita, e ti travagli intorno a molte cose.
42 Eppure una sola è necessaria. Maria ha eletto la miglior parte, che nun le sarà levata.42 Or d’una sola cosa fa bisogno. Ma Maria ha scelta la buona parte, la qual non le sarà tolta