Scrutatio

Martedi, 7 maggio 2024 - Santa Flavia ( Letture di oggi)

Sapienza 7


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BIBBIA MARTINIBIBBIA TINTORI
1 Perocchè sono pur io un uomo mortale simile a tutti gli altri, e della stirpe di colui, che fu fatto il primo di terra, e nell'utero della madre fui effigiato uomo di carne.1 Anch'io certamente sono un uomo mortale come tutti gli al­tri e della stirpe di quel primo che fu fatto di terra, e nel seno di mia madre fui plasmato di car­ne,
2 Nello spazio di dieci mesi fui formato di sangue, e del seme dell'uomo concorrendo il notturno diletto.2 nello spazio di dieci mesi fui coagulato nel sangue dal seme virile, col piacere compagno del sonno.
3 Ed io, nato che fui, bevvi l'aere comune, e sopra simile terra io caddi, e la mia prima voce, come di tutti gli altri, fu di vagito.3 Anch'io, nato che fui, respirai l'aria comune, caddi sul­ la medesima terra, e la mia prima voce, come quella di tutti gli al­tri, fu un vagito.
4 Fui rilevato nelle fascie, e con pene grandi.4 Fui allevato nelle fasce con molte cure.
5 Perocché nissuno dei regi ebbe diverso il principio del suo nascimento.5 Certamente nessuno dei re ebbe di­ verso il principio dell'esistenza.
6 Cosi tutti gli uomini allo stesso modo vengono alla vita, e allo stesso modo sen vanno.6 Unico è dunque per tutti il mo­do d'entrar nella vita e d'uscirne.
7 Quindi io desiderai l'intelligenza, e mi fu conceduta, e invocai lo spirito di sapienza, ed ei venne in me:7 Per questo io desiderai la pru­denza, e mi fu concessa, invocai lo spirito della sapienza, e venne in me.
8 E questa io preferii ai regni, ed ai troni, e i tesori stimai un nulla a paragone di lei:8 E l'ho preferita agli scet­tri e ai troni, e le ricchezze le sti­mai un niente in paragone di lei.
9 Né con essa paragonai le pietre preziose, perché tutto l'oro appetto a lei è come un poco di rena, e l'argento sarà stimato come fango dinanzi a lei.9 Non ho paragonate con lei le pietre preziose, perchè tutto l'oro in paragone di lei è un po'di sab­bia, e l'argento dinanzi a lei do­ vrà essere stimato come fango.
10 La amai più che la sanità, e la bellezza, e la anteposi alla luce, perché lo splendore di lei mai non si spegne.10 L'amai più della sanità e del­la bellezza, mi proposi di averla per mia luce, perchè è inestin­guibile il suo splendore.
11 E vennero a me insieme con lei tutti i beni, e infinita ricchezza per man di lei.11 Insieme con essa mi venne ogni bene e infinite ricchezze dalle sue ma­ni.
12 E di tutto questo io mi godei, perché questa sapienza era mia guida, ed io non sapeva, come di tutte queste cose ella è madre.12 Io godei di tanti (beni), per­chè questa sapienza mi precede­ va, ed io non lo sapevo che di tutti questi beni era lei la madre.
13 Ed io senza finzione la apparai, e la comunico senza invidia, e non tengo ascose le sue ricchezze.13 Senza finzioni la imparai, sen­za invidia la comunico, e non ne tengo nascoste le ricchezze,
14 Perocché ella è tesoro infinito per gli uomini, e coloro, che la impiegano, hanno parte all'amicizia di Dio, divenuti commendevoli pei doni della dottrina.14 per­chè essa è un tesoro infinito per gli uomini, e chi ne usa si unisce in amicizia con Dio, raccomandan­dolo i doni della dottrina.
15 E a me concedette Dio di parlare secondo quello, ch'io sento, e di avere concetti degni dei doni a me dati; perocchè egli è il direttore della sapienza, e il correttore de' sapienti:15 A me poi Dio ha concesso di dire ciò che sento, e d'aver con­cetti degni dei doni ricevuti, per­chè lui è la guida della sapienza e il direttore dei saggi.
16 Perocché in mano di lui siamo e noi, e le nostre parole, e tutta la sapienza, e la scienza dell'operare, e la disciplina.16 Siamo nelle sue mani, e noi, e le nostre parole, e tutta la sapienza, e il saper fare, e la istruzione.
17 Egli mi diede la vera scienza delle cose, che sono, affinchè io conosca la disposizione del mondo, e le virtù degli elementi;17 Fu lui che mi dette la vera scienza degli esseri, da farmi conoscere la costituzione del mondo e le virtù degli elementi,
18 E il cominciamento e la fine, e il mezzo dei tempi, e le varie vicissitudini, e mutazioni dei tempi,18 il princi­pio, la fine e la metà dei tempi, le vicende dei cambiamenti, l'al­ternarsi delle stagioni,
19 Il corso degli anni, e le posizioni delle stelle,19 i rivol­gimenti dell'anno, le posizioni degli astri,
20 Le nature degli animali, e le ire delle fiere, la forza dei venti, e le inclinazioni degli uomini, le differenze degli arboscelli, e le virtù delle radiche.20 la natura degli ani­mali, gli istinti delle fiere, la for­za del vento, i pensieri degli uo­mini, le varietà delle piante, le virtù delle radici.
21 E imparai tutte le cose nascoste, e che giungono nuove, perché la sapienza fattrice di tutte mi addottrinò.21 Io seppi tut­te le cose nascoste e palesi, per­chè la sapienza, che tutto fece, m'istrui.
22 Perocché in lei risiede lo spirito di intelligenza sauto, unico, molteplice, sottile, eloquente, attivo, incontaminato, infallibile, soave, amante del bene, penetrante, irresistibile, benefico,22 Nella sapienza è infatti lo spirito di intelligenza, santo, uni­co, molteplice, sottile, eloquen­te, agile, intemerato, infallibile, soave, amante del bene, pene­trante, irresistibile, benefico,
23 Amatore degli uomini, benigno, costante, sicuro, tranquillo, che tutto può, tutto prevede, e tutti contiene gli spiriti, intelligente, puro, sottile.23 umano, benigno, costante, si­curo, tranquillo, che tutto può, che tutto prevede, che compren­de tutti gli spiriti, intelligente, puro, sottile.
24 Or più veloce di qualunque mobile ella è la sapienza, e per tutto arriva, mediante la sua purezza.24 La sapienza è più agile d'ogni movimento, penetra da per tutto colla sua purez­za:
25 Perocché ella è vapore della virtù; di Dio, e come una pura emanazione della gloria di Dio onnipotente, e perciò nulla in lei cade di immondo:25 essa è vapore della virtù di Dio, una certa emanazione della gloria dell'Onnipotente; e per que­sto nulla in lei v'è d'impuro.
26 Perché ella è splendore di luce eterna, e specchio senza macchia della maestà di Dio, e immagine di sua bontà.26 Essa è lo splendore della luce eter­na, specchio senza macchia della maestà di Dio, imagine della sua bontà.
27 Ed essendo una sola, ella può tutto, e immutabile in se stessa le cose tutte rinnovella, e tralle nazioni ella si spande nelle anime sante, e forma degli amici di Dio, e de' profeti.27 Pur essendo unica può tutto, immutabile in sè, rinnovella ogni cosa; si comunica alle ani­me sante fra le nazioni, e forma gli amici di Dio e i profeti.
28 Perocché non altri ama Dio, se non quelli, che convivono colla sapienza.28 Dio non ama se non quelli che vivo­no colla sapienza.
29 Ella è più bella del sole, e ogni ordine di stelle sorpassa, e ove alla luce si paragoni, ella le va innanzi.29 Essa è più bella del sole, è al di sopra di ogni ordine di stelle, e, paragona­ta alla luce, è superiore;
30 Imperocché a quella va presso la notte: ma la sapienza non è vinta dalla malizia.30 perchè alla luce succede la notte, ma la malizia non può vincere la sapienza.