Scrutatio

Sabato, 20 aprile 2024 - Beata Chiara Bosatta ( Letture di oggi)

Sapienza 5


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Gli empj nel futuro giudizio ammirando la gloria de' giusti, che erano già dà lor disprezzati, piangono la propria miseria, vergendo come momentanea fu la loro felicità, e sarà perpetua quella de' giusti. Dio e dà per te di suo, per mezzo delle creature punisce i cattivi.

1Allora i giusti con gran costanza staran davanti a quelli, i quali li vessarono, e i quali depredarono le loro fatiche.2E quegli a tal vista saranno agitati da orrenda paura, e della inaspettata repentina salvezza di quelli resteranno stupefatti.3E tocchi da pentimento, e sospirando affannosamente diranno dentro di se: Questi sono coloro, i quali noi una volta riguardammo come oggetto di derisione, ed esempio di obbrobrio.4Noi insensati la vita loro tenemmo per una insensataggine, e come disonorato il lor fine:5Ecco com'eglino sono contati tra' figliuoli di Dio, ed hanno parte co' santi.6Dunque noi smarrimmo la via di verità, e non rifulse per noi la luce della giustizia, e non si levò per noi il sole di intelligenza.7Ci stancammo nella via di iniquità, e di perdizione, battemmo strade disastrose, e non conoscemmo la via del Signore.8Che giovò a noi la superbia? E la ostentazione delle ricchezze qual prò fece a noi?9Tutte quelle cose si dileguaron con ombra, e come una passeggera novella.10O come una nave valica le onde agitate, della quale vestigio non può trovarsi quand' ella è passata, né solco aperto dalla sua carena nei flutti:11O come uccello, che svolazza per l'aria, il quale verun segno non lascia de' suoi movimenti, ma solo lo scuotimento delle ale, colle quali batte l'aere leggero, e rompe con forza l'ambiente, per cui fa strada: egli dibatte l'ale, e sen vola, e dietro a se non lascia segno del suo viaggio,12O come scagliata, che è al destinato luogo la freccia subitamente in se stesso rientra l'aere diviso, onde passaggio di lei non conoscesi.13Così noi nati, che fummo, tosto cessammo di essere, e nessun segno di virtù potemmo mostrare; e ci consumammo nella nostra malvagità.14Così nell'inferno ragionano quei, che peccarono.15Imperocché la speranza dell'empio è come un bioccol di lana, che è straportato dal vento, e come la lieve spuma, che è dissipata dalla tempesta, e come la memoria di un forestiero, che passa, nè si ferma, che un giorno.16Ma i giusti vireranno in etemo, e la loro ricompensa è nelle mani del Signore, e di essi ha cura l'Altissimo.17Quindi essi otterranno un regno illustre, e un bel diadema dalla mano del Signore; perocché ei li coprirà colla sua destra, e col suo braccio santo li difenderà.18Il suo zelo imbraccerà le armi, e armerà le creature per far vendetta dei nemici.19Si rivestirà di giustizia in luogo di corazza, e in vece di cimiero prenderà l'infallibile giudizio.20Darà di mano allo scudo insupera bile, che è l'equità.21Dell'ira inflessibile si farà (Dio) acuta lancia, e con lui combatterà l'universo contro gli insensati.22Partiranno per retta via le scagliate folgora, e dalle nubi, come da ben curvato arco scoccate al destinato luogo sen voleranno.23E dense grandini pioverà l'ira (di Dio) a guisa di macchina, che getti pietre, e contro di loro ribolliranno le acque del mare, e i fiumi inonderanno con violenza.24Contro di essi si leverà un vento possente, e li getterà per aria come un turbine, e la loro iniquità ridurrà un diserto tutta la terra, e i troni de' potentati dalla malvagità saranno abbattuti.

Note:

5,1: Allora..., staranno ec. Nel futuro giudizio, in cui i giusti e gli empi riceveranno il premio e la pena dovuta alle opere loro.
Li vessarono, ec. Li tribolarono, e rubarono quel poco, che si erano acquistato colle loro fatiche, ovvero alle loro fatiche negaron la mercede.

5,2:E della inaspettata repentina salvezza ec. Resteran fuori di sè in veggendo come quelli, di cui non fecero verun conto, sieno fuor di ogni loro immaginazione arrivati a tale e a tanta salute e in tanta gloria.

5,4:La vita loro tenemmo per una insensataggine, ec. Nissuna cosa nel giudizio degli uomini carnali è tanto piena di stoltezza, come la vita dei giusti, che sprezzano le cose visibili, e il loro cuore tengon rivolto ai beni, cha non si veggono. Vedi August. Ep. 50. Così Paolo fu cre duto pazzo da Festo, Atti XXVI.24. Così la croce di Cristo è scandalo pe' Giudei, stoltezza pei Gentili, I.Cor. 1. 23. E Cristo stesso fu creduto pazzo dai suoi parenti, Marc. III. 21.

5,5:Sono contati tra' figliuoli di Dio. E come figliuoli hanno parte alla gloria e alla eredità dello stesso Dio.

5,6:Non rifulse per noi la luce della giustizia, ec. La luce della giustizia non rifulse negli occhi nostri, perchè noi li tenemmo chiusi per non vederla, e per non esser sanati; e quel sole d'intelligenza, che illumina ogni uomo, che viene al mondo, non potè rischiarare le nostre tenebre volontarie.

5,7:Ci stancammo nella via ec. Con gran verità disse s. Agostino: Tu l'ordinasti, o Signore, e così avviene, che l'animo disordinato a se stesso è tormento. Le vie del peccato (checchè dicano gli uomini del mondo) sono piene di spine, di ansietà, di rimorsi, di paure. Vedi Osea cap. II. 6. Psal. XXIII. 3.

5,9:Come una passeggera novella. Come un romore,una vana novella, che repentinamente si sparge senza fondamento, e si dilegua ben presto. Fu detto a noi, che eravamo felici; il credemmo noi per nostra sciagura, ma quanto fu corto il tempo, che durò questa nostra imma ginazione?

5,17:Li coprirà colla sua destra, ec. Dio collocandoli nell'ultimo giorno alla sua destra li farà sicuri da ogni sciagura, e col suo braccio santo li difenderà; vale a dire li vendicherà dei torti, che lor furon fatti dagli empi. La voce difendere significa anche far vendetta. Vedi Judith. I.12 Rom. XII. 9. ec.

5,18:Il suo zelo ec. Lo zelo della giustizia e dell'onore de' suoi santi farà, che Dio si armi a prendere vendetta degli empi, ed armi eziandio tutte le creature contro questi suoi disgraziati nemici; armerà gli Angeli, armerà gli uomini, il cielo, la terra, il fuoco, l'acqua, come si dice in appresso.

5,19:L'infallibile giudizio. Il giudizio, in cui non può essere inganno, non soggetto a revisione o ritrattazione.

5,20:Allo scudo insuperabile, ec. Così nissuno potrà la mentarsi del giudizio di Dio, nè del rigore di sua sentenza. Che se gli empi nella loro disperazione si avanzeranno fino a dolersi di Dio, le loro querele saran rigettate dallo scudo della equità, la quale a chiunque abbia sano l'occhio della ragione, si farà palese nella stessa loro con dannazione.

5,21:Dell'ira inflessibile si farà (Dio) acuta lancia. Nel tempo d'adesso, allorchè Dio si adira contro degli uomini, si ricorda sempre della misericordia. Ma giudizio senza misericordia si farà un dì contro di quelli, che non ebber misericordia nè dell'anima propria, nè de' loro prossimi. Allora adunque l'ira inflessibile di Dio sarà come un'acuta lancia, che trafiggerà il peccatore.
È con lui combatterà ec. L'università delle creature, delle quali il peccatore insensato abusò in offesa del Creatore, prenderan le parti di lui, e della lesa Maestà divina faran vendetta. Vedi nell'Apocalisse cap. XVI. la descrizione de' flagelli, co'quali saranno da Dio puniti i reprobi alla fine del mondo.

5,22:Partiranno per retta via le scagliate folgora, ec. Il cielo si dichiarerà contro i reprobi co' suoi fulmini, i quali in gran numero scoppieran dalle nubi (come da ben teso arco parton le saette), e porteranno stragi, incendi dove saranno diretti. Un dotto Interprete credette, che da questi fulmini debba accendersi quel fuoco, per cui arderà tutta la terra negli ultimi giorni.

5,23:E dense grandini pioverà l'ira ec. Grandini di smisurata grossezza sono predette nell'Apocalisse XVI. 21. L'ira di Dio, che manderà queste grandini, è rassomigliata a quelle macchine da guerra, colle quali scagliavansi grosse pietre. Vedi anche Exod. IX. 18. Jos. X. II.
Ribolliranno le acque del mare. Il mare con gran furore ribollendo, uscirà da'propri confini. Vedi Luc. XXI. 25.

5,24:Si leverà un vento possente, ec. I venti, e le impetuose procelle faranno anch'essi guerra agli empi, i quali saran ruotati come in un turbine; da questo turbi ne scossa e desolata la terra, si ridurrà come un orrido deserto, atterrate le case, le città, i palazzi, e tutte le magnificenze degli uomini, e i troni stessi de' potentati saran distrutti. Ed ecco in quale stato sarà ridotta la terra per la iniquità e malvagità dei peccatori. Vedi Jerem. XXIII. 18. Isai. XXIII. 9.