Scrutatio

Martedi, 7 maggio 2024 - Santa Flavia ( Letture di oggi)

Sapienza 10


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BIBBIA MARTINIBIBBIA TINTORI
1 Ella custodì colui, che da Dio fu fu formato il primo padre del mondo, essendo stato egli creato solo,1 La sapienza custodi colui che da Dio fu fatto il primo, come padre del mondo, essendo stato crea­to solo,
2 Ed ella lo trasse fuora dal suo peccato, e gli diè potestà di governare tutte le cose.2 essa lo trasse fuori dal suo peccato e gli diede il potere di governare tutte le cose.
3 Ma quando da lei si ribellò quell'empio nel suo furore, pel furore dell'omicidio fraterno, perì.3 Appena l'empio nella sua collera s'al­lontanò da lei, perì pel furore fra­tricida.
4 E quando a cagione di lui l'acqua sommerse la terra, la sapienza di nnovo porse rimedio, conducendo in un legno spregevole il giusto.4 E quando a cagione di lui le acque sommersero la terra, di nuovo la salvò la sapienza, gui­dando il giusto su misero legno.
5 Ella parimente allorché le genti senza distinzione cospirarono per mal fare, conobbe il giusto, e serbollo irreprensibile dinanzi a Dio, e forte il mantenne con tutta la compassione del figlio.5 Essa, quando le nazioni di co­mune accordo si abbandonarono ad male, distinse il giusto, lo rese irreprensibile davanti a Dio, e lo mantenne forte contro la com­passione verso il figlio.
6 Ella liberò il giusto, che foggi va di mezzo agli empj, i quali perirono cadendo le fiamme sulla Pentapoli:6 Essa li­berò il giusto che fuggiva dallo sterminio degli empi, mentre il fuoco scendeva, sulla Pentapoli.
7 Della malvagità de' quali le memorie rimangono nella terra deserta, e fumante, e negli alberi, che danno frutti non stagionati, e nella statua di sale, monumento di un'anima infedele;7 Come testimonianza della loro malvagità rimane una terra deso­lata e fumante, con alberi che dànno frutti immaturi, e per ri­cordare un'anima incredula re­sta una statua di sale.
8 Perocché questi, messa in non cale la sapienza, non solamente giunsero a non conoscere il bene, ma della loro stoltezza lasciarono memoria agli uomini, talmente che non poteron restare occulti i loro peccati.8 Quelli che non si curaron della sapienza non solo caddero nell'ignoranza del bene, ma lasciarono agli uomini un ricordo della loro stoltezza, in modo che non potessero restare nascosti i loro peccati.
9 Ma la sapienza dagli affanni salvò quelli, che religiosamente la onorano.9 La sa­pienza invece liberò dal dolore quelli che la onorano.
10 Ella il giusto, che fuggiva dall'ira di suo fratello condusse per istrade diritte, e gli diede a vedere il regno di Dio, e delle cose sante gli dette la scienza; lo arricchì negli affanni, e ampia mercede rendette alle sue fatiche.10 Essa guidò per dritte vie il giusto che fug­giva l'ira del fratello, gli mostrò il regno di Dio, gli diede la scien­za delle cose sante, lo arricchì nelle fatiche, ne rese pieni di frut­ti i faticosi lavori.
11 Allorché altri lo circonveniva colle sue fraudi, ella lo assistè, e lo fece ricco.11 Lo assistè tra le frodi di chi lo metteva in mezzo e lo fece ricco.
12 Ella lo custodi dai nemici, e lo difese dagli insidiatori, e vincitore lo fece nel gran combattimento, affinché conoscesse, che di tutte le cose è più forte la sapienza.12 Lo guardò dai nemici, lo protesse dalle in­ sidie, gli diede di vincere l'aspra lotta, in modo da fargli sapere che la sapienza trionfa di tutto.
13 Ella non abbandonò il giusto venduto, ma io salvò dai peccatori, e scese con lui nella fosso,13 Essa non abbandonò il giusto venduto, ma lo salvò dai pecca­tori, e con lui discese nella fossa.
14 E tralle catene nol dimenticò, fino a tanto che a lui diede il bastone del regno, e potestà sopra di quelli, che lo aveano depresso, e di bugia convinse chi lo aveva infamato, e gli procurò una gloria eterna.14 Ed anche nelle catene non lo lasciò, finché non gli ebbe porta­ lo lo scettro del regno e il potere contro coloro che l'opprimevano: mostrò bugiardi i suoi accusatori e gli procurò eterna gloria.
15 Ella dalle nazioni, che lo opprimevano liberò il popolo giusto, e la stirpe irreprensibile.15 Essa liberò il popolo giusto, la stirpe irreprensibile dalle na­zioni che l'opprimevano,
16 Ella entrò nello Spirito del servo di Dio, ed egli stette a petto de' regi tremendi con prodigi, e meraviglie.16 entrò nell'anima del servo di Dio, e con prodigi e segni tenne testa a or­ rendi tiranni
17 E rendè a' giusti la mercede di lor fatiche, e per maravigliosa via li condusse, e ad essi fece ombra di giorno, e di notte supplì al chiaror delle stelle:17 e diede ai giusti la mercede delle loro fatiche, li condusse per vie maravigliose, e fu per essi come ombra di gior­no e come luce delle stelle du­rante la notte.
18 Li trasportò per mezzo al mar rosso, e li travalicò per mezzo allo acque profonde.18 Fece loro pas­sare il Mar Rosso, li menò attra­verso acque profonde,
19 E sommerse nel mare i loro nemici, e dal profondo abisso li gettò a galla: onde acquistarono i giusti le spoglie degli empj,19 sommer­se nel mare i loro nemici, li fece rigurgitare dal profondo dell'a­bisso. Così i giusti tolsero le spo­glie degli empi
20 Ed ei celebrarono il santo nome tuo, o Signore, e ad una voce inni cantarono alla tua vincitrice possanza:20 e celebrarono, o Signore, il tuo santo nome, e cantarono insieme inni alla vit­toriosa tua mano.
21 Perche la sapienza aperse le mute bocche, e rendè eloquenti le lingue de' fanciullini.21 Perchè la sa­pienza aperse la bocca dei muti e rese eloquenti le bocche dei fanciulli.