Scrutatio

Martedi, 30 aprile 2024 - San Pio V ( Letture di oggi)

Primo libro dei Re 2


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BIBBIA MARTINIBIBBIA CEI 1974
1 Frattanto avvicinandosi per Davidde il dì della morte, diede egli questi ordini a Salomone suo figliuolo, e disse:1 Sentendo avvicinarsi il giorno della sua morte, Davide fece queste raccomandazioni al figlio Salomone:
2 Io sto per giungere al termine co­mune di tutti gli uomini: armati di for­tezza, e di petto virile;2 "Io me ne vado per la strada di ogni uomo sulla terra. Tu sii forte e mostrati uomo.
3 E osserva i precetti del Signore Dio tuo, camminando nelle sue vie, mettendo in pratica le sue ceremonie, e i comandamenti, e le leggi, e gli inse­gnamenti, come sta scritto nella legge di Mosè: affinchè qualunque cosa tu facci, e in qualunque parte ti volga, tu operi con saggezza.3 Osserva la legge del Signore tuo Dio, procedendo nelle sue vie ed eseguendo i suoi statuti, i suoi comandi, i suoi decreti e le sue prescrizioni, come sta scritto nella legge di Mosè, perché tu riesca in ogni tua impresa e in ogni tuo progetto,
4 Affinchè il Signore confermi le pa­role dette da lui in mio favore, quando disse: Se i tuoi figliuoli vogheranno sopra iloro andamenti, e cammineranno dinanzi a me nella verità con tutto il cuore, e con tutta l'anima loro, non resterà mai il soglio d'Israele senza uno dei tuoi, che vi segga.4 perché il Signore attui la promessa che mi ha fatto quando ha detto: Se i tuoi figli nella loro condotta si cureranno di camminare davanti a me con lealtà, con tutto il cuore e con tutta l'anima, sul trono d'Israele siederà sempre uno dei tuoi discendenti.
5 Tu pur sai quello, che fece a me Gioab figliuolo di Sarvia, e quello, ch'ei fece ai due principi dell'esercito d'Israele, Abner figliuolo di Ner, e Ama­sa figliuolo di Jether, i quali egli am­mazzo, spargendo in tempo di pace il sangue, come si fa in guerra, e aven­done macchiata la bandoliera, che ave­va ai suoi fianchi, e le scarpe, che aveva ai piedi.5 Anche tu sai quel che ha fatto a me Ioab, figlio di Zeruià, cioè come egli ha trattato i due capi dell'esercito di Israele, Abner figlio di Ner e Amasà figlio di Ieter, come li ha uccisi spargendo in tempo di pace il sangue, come si fa in guerra, e macchiando di sangue innocente la cintura dei suoi fianchi e i sandali dei suoi piedi.
6 Tu farai adunque secondo la tua saggezza, e non aspetterai, che la sua vecchiaia lo meni tranquillamente al sepolcro.6 Tu agirai con saggezza, ma non permetterai che la sua vecchiaia scenda in pace agli inferi.
7 A' figliuoli poi di Berzellai Galaadite mostrerai riconoscenza, e mange­ranno alla tua mensa: perocché mi ven­nero incontro, quand'io fuggiva dalla presenza di Assalonne tuo fratello.7 Agirai con bontà verso i figli di Barzillài il Galaadita, che mangeranno alla tua tavola, perché mi hanno assistito mentre fuggivo da Assalonne tuo fratello.
8 Tu hai ancora presso di te Semei figliuolo di Gera, figliuolo di Jemini di Bahurim, il quale vomitò contro di me orrende maledizioni, quand'io andava agli alloggiamenti; ma perchè egli venne ad incontrarmi, quand'io ripassai il Giordano, io gli feci giuramento pel Signore, e dissi: Non ti farò morire di spada:8 Tu hai accanto a te anche Simèi figlio di Ghera, Beniaminita, di Bacurìm; egli mi maledisse con una maledizione terribile quando fuggivo verso Macanàim. Ma mi venne incontro al Giordano e gli giurai per il Signore: Non ti farò morire di spada.
9 Tu non permettere che resti impunito il suo peccato. Or tu se' saggio per conoscere quel, che tu debba fargli, e vecchio com' è, lo farai scendere nel sepolcro con morte violenta.9 Ora non lasciare impunito il suo peccato. Sei saggio e sai come trattarlo. Farai scendere la sua canizie agli inferi con morte violenta".
10 Davidde adunque andò a riposare co' padri suoi, e fu sepolto nella città di David.10 Davide si addormentò con i suoi padri e fu sepolto nella città di Davide.
11 La durata del regno di Davidde sopra Israele fu di quarant' anni. In Hebron regnò sette anni, in Gerusa­lemme trentatrè.11 La durata del regno di Davide su Israele fu di quaranta anni: sette in Ebron e trentatré in Gerusalemme.
12 E Salomone succedette nel trono di Davidde suo padre, e il suo regno fu stabilmente assicurato.12 Salomone sedette sul trono di Davide suo padre e il suo regno si consolidò molto.
13 Ma Adonia figliuolo di Haggith andò a trovar Bethsabea madre di Sa­lomone, la quale gli disse: Se' tu apportator di pace? Ed egli rispose: Io porto pace.13 Adonia figlio di Agghìt si recò da Betsabea, madre di Salomone, che gli chiese: "Vieni con intenzioni pacifiche?". "Pacifiche", rispose quello,
14 E soggiunse: Ho da parlare con te. E quella rispose: Parla. Ed egli:14 e soggiunse: "Ho da dirti una cosa". E quella: "Parla!".
15 Tu ben sai, disse, come mio era il regno, e come tutto Israele mi avea preeletto per suo ré; ma il regno è stato trasferito, e fatto passare al mio fratello: perocché a lui è stato dato dal Signore.15 Egli disse: "Tu sai che il regno spettava a me e che tutti gli Israeliti si attendevano che io regnassi. Eppure il regno mi è sfuggito ed è passato a mio fratello, perché gli era stato decretato dal Signore.
16 Or io una sola preghiera fo a te: tu non rigettarla. Ed ella gli disse: Parla.16 Ora ti rivolgo una domanda; non respingermi". Ed essa: "Parla!".
17 Ed egli disse: Io ti prego di dire al re Salomone (il quale nulla a te può negare), che mi dia per moglie Abisag Sunamite.17 Adonia disse: "Di' al re Salomone - il quale nulla ti può negare - che mi conceda in moglie Abisag la Sunammita".
18 E Bethsabea disse: Bene sta; io parlerò al re in tuo favore.18 Betsabea rispose: "Bene! Parlerò in tuo favore al re".
19 Bethsabea pertanto andò a trovare il re Salomone, per parlargli in favor di Adonia: e il re si alzò, e le andò in­contro, e se le inchinò, e si pose a se­dere sul suo trono: e fu posto un trono per la madre del re, la quale si assise alla sua destra.19 Betsabea si presentò al re Salomone per parlargli in favore di Adonia. Il re si alzò per andarle incontro, si prostrò davanti a lei, quindi sedette sul trono, facendo collocare un trono per la madre del re. Questa gli sedette alla destra
20 Ed ella gli disse: Una piccola grazia ho da domandarti; tu non mi fare arrossire. E il re le disse: Chiedi pure, madre mia: perocché non è do­vere ch'io ti disgusti.20 e disse: "Ho una piccola grazia da chiederti; non me la negare". Il re le rispose: "Chiedi, madre mia, non ti respingerò".
21 Ed ella disse: Diasi Abisag Su­namite per moglie ad Adonia tuo fra­tello.21 E quella: "Si conceda Abisag la Sunammita in moglie ad Adonia tuo fratello".
22 Ma il re Salomone rispose, e disse alla madre: Perchè mai domandi tu Abisag Sunamite per Adonia? chiedi per lui anche il regno: perocché egli è mio fratello maggiore, e ha dalla sua Abiathar Sacerdote, e Gioab figliuolo di Sarvia.22 Il re Salomone rispose alla madre: "Perché tu mi chiedi Abisag la Sunammita per Adonia? Chiedi anche il regno per lui, poiché egli è mio fratello maggiore e per lui parteggiano il sacerdote Ebiatàr e Ioab figlio di Zeruià".
23 E il re Salomone giurò pel Si­gnore, e disse: Il Signore faccia a me questo, e peggio, s'ei non è vero, che in danno della sua propria vita ha prof­ferite queste parole Adonia.23 Il re Salomone giurò per il Signore: "Dio mi faccia questo e altro mi aggiunga, se non è vero che Adonia ha manifestato quest'idea a danno della propria vita.
24 E ora, viva il Signore, il quale mi ha confermato, e collocato sul trono di Davidde mio padre, e ha fondata la mia casa, conforme avea promesso; oggi Adonia sarà ucciso.24 Ebbene, per la vita del Signore che mi ha reso saldo, mi ha fatto sedere sul trono di Davide mio padre e mi ha concesso una casa come aveva promesso, oggi stesso Adonia verrà ucciso".
25 E il re Salomone diede l'ordine a Banaia figliuolo dì Joiada, il quale lo uccìse: così morì Adonia.25 Il re Salomone ordinò a Benaià figlio di Ioiadà, di ucciderlo; così morì Adonia.
26 E ad Abiathar Sacerdote disse il re: Vattene in Anathoth al tuo podere: veramente tu se' degno di morte; ma io oggi non ti farò morire, perchè portasti l'arca del Signore Dio dinanzi al padre mio Davidde, e fosti a parte di tutti i travagli, che sofferse mio padre.26 Al sacerdote Ebiatàr il re ordinò: "Vattene in Anatòt, nella tua campagna. Meriteresti la morte, ma oggi non ti faccio morire perché tu hai portato l'arca del Signore davanti a Davide mio padre e perché hai partecipato a tutte le traversie di mio padre".
27 Così Salomone discacciò Abiathar, perchè non fosse più sommo Sacerdote del Signore, affinchè fosse adempiuta la parola detta dal Signore in Silo con­tro la casa di Heli.27 Così Salomone escluse Ebiatàr dal sacerdozio del Signore, adempiendo la parola che il Signore aveva pronunziata in Silo riguardo alla casa di Eli.
28 Or questa nuova fu portata, a Gioab, il quale avea seguitato il partito di Adonia, e non quello di Salomone: Gioab pertanto si rifugiò nel taberna­colo del Signore, e si attaccò al corno dell'altare.28 Quando la notizia giunse a Ioab - questi era stato dalla parte di Adonia, ma non per Assalonne - Ioab si rifugiò nella tenda del Signore e si afferrò ai corni dell'altare.
29 E fu riferito al re Salomone, come Gioab si era rifugiato nel tabernacolo del Signore, e si stava presso all'altare. E Salomone mandò Banaia figliuolo di Joiada, e dissegli: Va, e uccidilo.29 Fu riferito al re Salomone come Ioab si fosse rifugiato nella tenda del Signore e si fosse posto al fianco dell'altare. Salomone inviò Benaià figlio di Ioiadà con l'ordine: "Va', colpiscilo!".
30 E Banaia andò al tabernacolo del Signore, e disse a Gioab: Il re dice, che tu venga fuora. E quegli rispose: Non verrò, ma qui mi morrò. E Banaia riferì, e disse al re: Questo, e questo mi ha detto, e risposto Gioab.30 Benaià andò nella tenda del Signore e disse a Ioab: "Per ordine del re, esci!". Quegli rispose: "No! Morirò qui". Benaià riferì al re: "Ioab ha parlato così e così mi ha risposto".
31 E il re gli disse: Fa tu, come egli ha detto, e uccidilo, e dagli sepoltura; e così laverai me, e la casa del padre mio dal sangue innocente, che fu sparso da Gioab.31 Il re gli disse: "Fa' come egli ha detto; colpiscilo e seppelliscilo; così allontanerai da me e dalla casa di mio padre il sangue che Ioab ha sparso senza motivo.
32 E il Signore farà cadere sulla te­sta dì lui il sangue, che egli sparse, avendo egli uccisi due uomini giusti, e migliori di lui (i quali egli trafisse colla sua spada senza saputa del padre mio Davidde). Abner figliuolo di Ner capo delle milizie d'Israele, e Amasa figliuolo di Jether capo dell'esercito di Giuda.32 Il Signore farà ricadere il suo sangue sulla sua testa, perché egli ha colpito due uomini giusti e migliori di lui e li ha trafitti con la sua spada - senza che Davide mio padre lo sapesse - ossia Abner, figlio di Ner, capo dell'esercito di Israele e Amasà figlio di Ieter, capo dell'esercito di Giuda.
33 E il loro sangue cadrà sulla testa di Gioab, e sopra quella de' suoi discen­denti in eterno. Ma Davidde, e la stirpe di lui, e la sua casa, e il suo trono abbia eterna pace dal Signore.33 Il loro sangue ricada sulla testa di Ioab e sulla testa della sua discendenza per sempre, mentre su Davide e sulla sua discendenza, sul suo casato e sul suo trono si riversi per sempre la pace da parte del Signore".
34 E Banaia figliuolo di Joiada andò, e lo assalì, e lo uccise: e fu sepolto in casa sua nel deserto.34 Benaià figlio di Ioiadà andò, lo assalì e l'uccise; Ioab fu sepolto nella sua casa, nel deserto.
35 E il re fece in luogo di lui capo dell'esercito Banaia figliuolo di Joiada, e costituì sommo Sacerdote Sadoc in luogo di Abiathar.35 Il re lo sostituì, nominando capo dell'esercito Benaià figlio di Ioiadà, mentre mise il sacerdote Zadòk al posto di Ebiatàr.
36 E il re fece parimente chiamare Semei, e dissegli: Fatti una casa in Gerusalemme, e fa qui tua dimora, e non partirne per andare quà, o là.36 Il re mandò a chiamare Simèi per dirgli: "Costruisciti una casa in Gerusalemme; ivi sia la tua dimora; non ne uscirai per andartene qua e là.
37 Ma la prima volta, che uscirai, e passerai il torrente Cedron, sappi, cne tu sarai ucciso: il tuo sangue cadrà sopra la tua testa.37 Quando ne uscirai, oltrepassando il torrente Cedron - sappilo bene! - sarai degno di morte; il tuo sangue ricadrà sulla tua testa".
38 È Semei disse al re: Questo par­lare è giusto: come ha ordinato il re signor mio, così farà il tuo servo: Semei adunque dimorò assai tempo in Gerusalemme.38 Simèi disse al re: "L'ordine è giusto! Come ha detto il re mio signore, così farà il tuo servo". Simèi dimorò in Gerusalemme per molto tempo.
39 Ma di lì a tre anni avvenne, che gli schiavi di Semei si fuggirono presso Achis figliuolo di Maacha re di Geth e fu riferito a Semei, come i suoi servi erano in Geth.39 Dopo tre anni, due schiavi di Simei fuggirono presso Achis figlio di Maaca, re di Gat. Fu riferito a Simei che i suoi schiavi erano in Gat.
40 E Semei sì mosse, e fatto appa­recchiare il suo asino, andò a trovar Achis in Geth, per ridomandare i suoi schiavi; e rimenolli da Geth.40 Simei si alzò, sellò l'asino e partì per Gat andando da Achis in cerca dei suoi schiavi. Simei vi andò e ricondusse i suoi schiavi da Gat.
41 E fu riferito a Salomone, come Semei era andato da Gerusalemme a Geth, ed era tornato.41 Fu riferito a Salomone che Simei era andato da Gerusalemme a Gat e che era ritornato.
42 E mandò a chiamarlo, e gli disse «Non ti giurai io pel Signore, e non predissi: Ogni qual volta tu uscirai» per andare in questa, o in quella parte, sappi, che sarai messo a morte? E tu mi rispondesti: Questo parlare, che io ho ascoltato, egli è giusto.42 Il re, fattolo chiamare, gli disse: "Non ti avevo forse giurato per il Signore e non ti avevo io testimoniato che, quando tu fossi uscito per andartene qua e là - lo sapevi bene! - saresti stato degno di morte? Tu mi avevi risposto: L'ordine è giusto! Ho capito.
43 Per qual motivo adunque hai tra­sgredito il giuramento fatto al Signore, e il comandamento, ch'io ti feci?43 Perché non hai rispettato il giuramento del Signore e il comando che ti avevo impartito?".
44 E il re disse a Semei: E' noto a te tutto il male fatto da te a Davidde pa­dre mio, del qual male è consapevole a se stessa la tua coscienza. Il Signore ha fatto cadere la tua malvagità sopra la tua testa.44 Il re aggiunse a Simei: "Tu conosci tutto il male che hai fatto a Davide mio padre. Il Signore farà ricadere la tua malvagità sulla tua testa.
45 Ma il re Salomone sarà benedet­to, e il trono di Davidde sarà stabile in eterno dinanzi al Signore.45 Invece sia benedetto il re Salomone e il trono di Davide sia saldo per sempre davanti al Signore".
46 Il re adunque ordinò a Banaia figliuolo di Joiada, di andare ad ucci­derlo. E quegli morì.46 Il re diede ordine a Benaià figlio di Ioiadà, di andare ad ucciderlo. E quegli morì.
Il regno si consolidò nelle mani di Salomone.