Scrutatio

Venerdi, 29 marzo 2024 - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi)

Primo libro dei Re 12


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Divisione del regno per essersi Roboamo attenuto al consiglio de' giovani. Jeroboam è fatto re di dieci tribù: il Signore dissipa per mezzo del Profeta Seméia l'esercito preparato da Roboamo contro Jeroboam. Questi innalza a Dan, e a Bethel i vitelli d'oro, perchè siano adorati stabilisce solennità, altare, e sacerdoti.

1E Roboamo si portò a Sichem, perocché ivi si era raunato tutto Israele per dichiararlo re.2Ma Geroboam figliuolo di Nabath essendo tutt' ora in Egitto, dove era fuggito per paura del re Salomone, avendo inteso, com' egli era morto, se ne tornò dall'Egitto;3Perocché aveano mandato a richiamarlo: andò adunque Geroboam, e tutta la moltitudine d'Israele a parlare a Roboamo, e gli dissero:4Il padre tuo ci ha messo addosso un giogo asprissimo; ora tu mitiga alcun poco la durezza del governo del padre tuo, e il giogo asprissimo, ch'ei ci ha messo addosso, e noi saremo tuoi servi.5Ed egli disse loro: Andate, e tornate da me di qui a tre giorni: e ritiratosi il popolo,6Il re Roboamo tenne consiglio coi seniori, i quali stavano attorno a Salomone suo padre, mentre era vivo, e disse: Che mi consigliate voi di rispondere a questo popolo?7E quelli dissero a lui: Se tu oggi farai a modo di questo popolo, e ti adatterai, e ti piegherai alle loro dimande, e farai loro buone parole, ei saranno per sempre tuoi servi.8Ma egli abbandonò il consiglio datogli dai vecchi e consultò i giovani, che erano stati allevati con lui, e gli stavano intorno;9E disse loro: Che mi consigliate voi di rispondere a questo popolo, il quale mi ha detto: Aleggia il giogo messo addosso a noi dal padre tuo?10E que' giovani, che erano stati allevati con lui, gli dissero: A questa gente, la quale ti ha detto: Il padre tuo a posto un giogo pesante sopra di noi, alleggialo tu: risponderai in tal guisa: E più grosso il mio dito mignolo, che il dorso del padre mio.11Or il padre mio vi ha messo addosso un giogo pesante, e io aggraverò il vostro giogo: il padre mio vi ha battuti colle verghe, e io vi strazierò con gli scorpioni.12Andò adunque Geroboam con tutto il popolo a trovare Roboamo il terzo giorno, conforme aveva ordinato il re, quando disse: Tornate da me fra tre giorni.13E il re diede aspra risposta al popolo, abbandonando il consiglio dato a lui da' seniori;14Perocché egli parlò loro secondo il consiglio de' giovani, dicendo: Il padre mio vi ha imposto un giogo pesante, ma io aggraverò il vostro giogo: il padre mio vi battè colle verghe, e io vi strazierò cogli scorpioni.15E il re non si piegò ai voti del popolo, perchè il Signore gli avea voltate le spalle, per adempiere la parola detta da lui per mezzo di Ahia Silonita, a Geroboam figliuolo di Nabath.16Il popolo adunque veggendo, come il re non avea voluto ascoltarli, prese a dire: Che abbiam noi da fare con Davidde? Che abbiam di comune col figliuolo d'Isai? Vattene alle tue tende, o Israele: governa ora la tua casa, o Davidde. È Israele se n' andò alle sue tende.17Ma di tutti i figliuoli d'Israele, che abitavano nelle città di Giuda, fu dichiarato re Roboamo.18Indi in re Roboamo mandò Aduram, che era soprintendente de' tributi, e tutto Israele lo lapidò, e restò morto. Allora il re Roboamo salì in fretta sul suo cocchio, e fuggi a Gerusalemme:19E Israele rimase diviso dalla casa di Davidde, com'è anche in oggi.20E avendo tutto Israele sentito dire, come Geroboam era tornato, raunatisi insieme mandarono a chiamarlo, e lo dichiararono re di tutto Israele; e nissuno tenne il partito della casa di Davidde, eccettuata la sola tribù di Giuda.21Ma Roboamo arrivato che fu a Gerusalemme raunò tutta la casa di Giuda, e la tribù di Beniamin in numero di cento ottanta mila scelti combattenti, perchè facessero guerra alla casa d'Israele, e rendessero il regno a Roboamo figliuolo di Salomone.22Ma il Signore parlò a Semola uomo di Dio, e disse:23Parla a Roboamo figliuolo di Salomone, re di Giuda, e a tutta la casa di Giuda, e di Beniamin, e a tutto il resto del popolo, e dirai:24Queste cose dice il Signore: Voi non vi moverete, né verrete a battaglia contro i vostri fratelli i figliuoli d'Israele: torni ciascuno a casa sua: perocché questa è cosa fatta da me. Ascoltaron quelli la parola del Signore, e se n' andarono, come avea comandato loro il Signore.25Or Geroboam edificò Sichem sul monte Ephraim, e ivi abitò; e lasciata quella edificò Phanuel.26Andava però dicendo Geroboam in cuor suo: Or ora tornerà il regno alla casa di Davidde,27Se questo popolo va a Gerusalemme, per offerir sagrifizj nella casa del Signore, si volterà il cuore di questo popolo verso il suo signore Roboamo re di Giuda, e mi uccideranno, e torneranno a lui.28E dopo molti pensieri fece fare due vitelli d'oro, e disse al popolo: Non andate più a Gerusalemme: ecco gli dei tuoi, o Israele, i quali ti trassero dalla terra d'Egitto.29E ne pose uno a Bethel, e uno a Dan:30E questo fu occasion di peccato; perocché il popolo andava sino a Dan ad adorare il vitello.31Ed egli fece degli adoratori ne' luoghi elevati, e de' sacerdoti della feccia del popolo, i quali non erano della stirpe di Levi.32E stabili un di solenne nell'ottavo mese, ai quindici del mese, a somiglianza della solennità, che si celebrava in Giuda; e salito all'altare, che egli avea fatto in Bethel, v' immolò ancor delle vittime ai vitelli fatti da lui, e in Bethel stabili sacerdoti de' luoghi eccelsi eretti da lui.33E il di quindici dell'ottavo mese, giorno che egli di suo capriccio rendè solenne pe' figliuoli d'Israele, salì all'altare, cui egli aveva eretto in Bethel, per abbruciarvi l'incenso.

Note:

12,1:Roboamo si portò a Sichem. Roboamo era, per quanto credesi, l'unico figliuolo di Salomone nato di madre Ammonitide per nome Naama. Fa specie il vedere, come trattandosi di riconoscere questo principe per successore legittimo al trono, il popolo si adunò non a Gerusalemme, ma a Sichem. Egli è perciò probabile, che la maggior parte del popolo malcontento del precedente governo, particolarmente per ragione dell'eccessive gravezze, ottenesse, che questa adunanza fosse tenuta in luogo, dove potessero espone con libertà i loro gravami, e domandarne il rimedio. Sichem era nel mezzo della tribù di Ephraim, nella quale Jeroboam avea un forte partito.

12,3:Perocchè avea mandato a richiamarlo. Lo aveano richiamato quelli, che erano informati delle promesse fattegli da Ahia, e segretamente lo favorivano.

12,10:È più grosso il mio dito mignolo, ec. Espressione piena di millanteria, nell'usarla quale questi marci adulateri vollero forse accennare, che Salomone era salito al trono in età ancor tenera, laddove Roboamo avea più di quarant'anni.

12,11:Il padre mio vi ha messo addosso un giogo pesante, ec. voci degne più d'un carnefice, che d'un re.

12,16:Che abbiam noi da fare con Davidde? ec. La famiglia di Davidde non ha nulla che fare colle nostre tribù; governi il nipote di David la sua tribù di Giuda, e non pensi più a noi, che saprem trovare chi ci governi.

12,18:Mando Aduram. Sembra probabile, ch'ei fosse mandato a procurare di calmar gli animi del popolo; ma non era più tempo, il popolo uccide Aduram, e con questa s'impegna quel più nella ribellione.

12,22:Il Signore parlò a Semeia, ec. Vedi quello che si racconta di questo Profeta, 2. Paral. XII. 15. Conviene, che egli avesse già credito grande non solo presso il re, ma anche presso tutto il popolo, che obbedì a lui, e posò le armi.

12,26:Edificò Sichem. Vale a dire la ristorò, lo fortifica, e l'abbellì.
Edificò Phanuel. Questa forte città era di la dal Giordano: con questa egli teneva la soggezione tutto quel paese.

12,28:Fece fare due Vitelli d'oro. Fino a tal empietà e strascinato questo principe dalla sua ambizione. Per mettere un invincibile ostacolo alla riunione delle dieci tribù con Giuda, egli introduce tra queste l'idolatria, e perché i suoi sudditi non vadano più a Gerusalemme per adorare il vero Dio, alla all'adorazione del popolo due vitelli d'oro a similitudine di quello che era già stato fatto dagl'Israeliti nel deserto, e a similitudine del Dio Apis adorato sotto tal figura nell'Egitto. Questo strano consiglio non solo gli fece perdere la protezione di Dio (il quale avendolo eletto al regno, lo avrebbe sostenuto sul trono, se ei non lo avesse irritato con tal empietà); ma alieno da lui oltre l'ordine Levitico, un grandissimo numero d'Israeliti delle altre tribù, i quali tutti si ritirarono ne' paesi di Giuda e di Beniamin, e diminuirono la sua possanza, e fortificarono il suo avversario. Vedremo poi dalla serie dell'istoria quanto servisse a lui questa infame politica.

12,29:Uno a Belhel, e uno a Dan. Bethel era a settentrione di Gerusalemme in distanza di circa quindici miglia. Il luogo era celebre, e frequentato per divozione a causa della visione di Giacobbe. Vedi 1. Reg. X. 3. Dan era verso le sorgenti del Giordano, e ivi quelli della tribù di Dan avean collocati i Teraphim, e avean avuto Micha per sacerdote, Jud. XVIII. 30

12,30:E questo fu occasion di peccato. Da Jeroboam ebbe principio in Israele in pubblica idolatria, nella quale per severo dipoi l'infelice popolo fino alla sua cattività e dispersione.

12,31:E de' sacerdoti... che non erano della stirpe di Levi. Qualche porzione di Leviti dovette però restare nel regno di Jeroboam, i quali seguirono la religione del sovrano idolatra. Vedi Ezech. XLIV. 10.

12,32:Stabilì un di solenne nell'ottavo mese, ec. A imitazione della festa de' tabernacoli, la quale si celebrava dai Giudei nel settimo mese.

12,33:Salì all'altare... per abbruciarci l'incenso. Cosi egli pretese di riunire nella propria persona le due potestà, la civile e la sacra, il regno e il Pontificato.