Scrutatio

Venerdi, 26 aprile 2024 - San Marcellino ( Letture di oggi)

Primo libro dei Re 18


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Crescendo la fame, Elia va incontro ad Abia, che cercava erba pe' bestiami, e difficilmente lo induce a dar nuova ad Achab di sua venuta; questi va a trovare Elia, ed è ripreso da lui. Elia mosso da zelo di Dio comanda, che siano uccisi gli otto cento cinquanta falsi profeti: fa venire fuoco dal cielo a consumare l'olocausto, e impetra da Dio la pioggia.

1Molto tempo dopo il Signore parlò ad Elia l'anno terzo, e disselli: Va, e fatti vedere ad Achab, affinchè io faccia cadere la pioggia sopra la terra.2Andò adunque Elia a farsi vedere ad Achab. Or la fame era gagliarda in Samaria.3E Achab chiamò a se Abdia maggiordomo di sua casa. Or Abdia era molto timorato del Signore.4Imperocché quando Jezabele facea morire i profeti del Signore, prese egli cento profeti, e li nascose cinquanta in una, e cinquanta in un'altra caverna, e li sostentò con del pane, e dell'acqua.5Disse adunque Achab ad Abdia: Fa un giro pel paese verso tutte le fontane, e per tutte le valli, se mai potessimo trovar dell'erba, e salvare i cavalli, e i muli, onde non periscano affatto le bestie.6E si spartirono le regioni, per farne il giro: Achab andava da una parte, e Abdia separatamente dall'altra.7E mentre era Abdia in viaggio, Elia andogli incontro; e quegli avendolo conosciuto, si prostrò boccone, gli disse: Se' tu, signor mio, Elia?8E quegli rispose: Son io. Va, e di al tuo Signore: E' qua Elia.9Ma quegli: Che male ho fatt'io, disse, che tu dia me tuo servo nelle mani di Achab, perch'ei mi uccida?10Viva il Signore Dio tuo; non havvi nazione, ne regno, dove il signor mio non abbia mandato a cercarti; ed essendogli da tutti risposto: Ei non è qui: egli non trovandoti ha scongiurati i regni ad uno ad uno, e le nazioni;11E ora tu vieni a dirmi: Va, e di al tuo Signore: E' qui Elia.12Or quand'io sarò partito da te, lo Spirito del Signore ti trasporterà in luogo ignoto a me, e fatta da me l'imbaasciata, Achab non ritrovandoti mi ucciderà: or il tuo servo teme il Signore fin dall'infanzia.13Non è egli stato ridetto a te, signor mio, quel, ch'io feci allorché Jezabele uccideva i profeti del Signore, com'io ascosi cento profeti del Signore, cinquanta in una caverna, e cinquanta in un'altra, e li sostentai con del pane, e dell'acqua?14E ora tu dici: Va a dire al tuo signore: Elia è qui: affinchè egli mi uccida.15Ma Elia disse: Viva il Signore degli eserciti, di cui io son servo: oggi io mi farò vedere a lui.16Andò pertanto Abdia a trovar Achab, e fecegli l'imbasciata: e Achab andò incontro ad Elia.17E avendolo veduto, disse: Non se' tu colui, che mette sossopra Israele?18E quegli rispose: Non io ho messo sossopra Israele, ma tu, e la casa del padre tuo, perchè avete negletti i comandamenti del Signore, e siete andati dietro a Baal.19Contuttociò manda adesso a far raunare tutto Israele dinanzi a me sul monte del Carmelo, e i quattrocento cinquanta profeti di Baal, e i quattro cento profeti dei boschetti, i quali sono pasciuti da Jezabele.20Mandò Achab a chiamare tutti i figliuoli d'Israele, e raunò i profeti sul monte del Carmelo.21Ed Elia appressatosi a tutto il popolo, disse: Fino a quando zoppicate voi da due lati? Se il Signore è Dio, tenete da lui: se poi lo è Baal, seguite lui. Ma il popolo non gli rispose parola.22E di nuovo disse Elia al popolo: Son rimaso io solo de' profeti del Signore: e i profeti di Baal sono quattro cento cinquanta uomini.23Siano dati a noi due bovi, e quelli scelgano un bue per loro, e fattolo in pezzi lo mettano sopra la legna, ma senza appiccarvi il fuoco: e io sagrificherò altro bue, e porrollo sopra le legna, ma non vi appiccherò il fuoco.24Invocate voi i nomi de' vostri dei, e io invocherò il nome del Signor mio? e quel Dio, che esaudirà mandando il fuoco, egli sia Dio. E tutto il popolo rispose, e disse: Ottima proposizione.25Disse adunque Elia ai profeti di Baal: Sceglietevi il bue, e fate voi i primi, perchè voi siete in maggior numero; e invocate i nomi de' vostri dei, senza appiccare il fuoco.26E quelli, preso il bue, che egli avea dato loro, lo immolarono, e invocavano il nome di Baal dalla mattina sino al mezzodì, dicendo: Baal ascoltaci. E non si sentiva alito, né chi ripondesse: e saltavan di là dall'altare, che avean fatto.27Ed essendo già mezzodì, Elia si burlava di loro, dicendo: Gridate con voce più sonora: perocché egli è un dio, e forse è in qualche ragionamento, od è all'osteria, o per viaggio, o almeno dorme, fatelo svegliare.28Eglino adunque gridavano ad alta voce, e si facevano delle incisioni secondo il rito loro con coltelli, e lancette sino a bagnarsi tutti di sangue.29Ma passato che fu il mezzodì, mentre quelli profetavano, e venuto il tempo, in cui suole offerirsi il sagrifizio, senza che si sentisse nissuna voce, né anima che rispondesse, o desse retta a quei, che predavano,30Disse Elia a tutto il popolo: Accostatevi a me. E appressato che fu a lui il popolo, egli ristaurò l'altare del Signore, che era stato rovesciato.31E prese dodici pietre secondo il numero delle tribù de figliuoli di Giacobbe, a cui il Signore parlò, e disse: Il nome tuo sarà Israele.32E con quelle pietre edificò l'altare nel nome del Signore, e vi fece una fossa come due piccoli solchi attorno all'altare,33E aggiustovvi le legna, è spezzò il bue membro per membro, e lo pose sopra le legna,34E disse: Empiete quattro idrie d'acqua, e gettatela sopra l'olocausto, e sopra le legna: e di nuovo disse: Fatelo anche un' altra volta. E avendo quelli ciò fatto per due volte, disse: Fate lo stesso ancora per la terza volta: e lo fecero per la terza volta:35E correva l'acqua attorno all'altare, e la fossa restò piena.36Ed essendo già tempo di offerir l'olocausto, si appressò il profeta Elia, e disse: Signore Dio d'Abramo, e d'Isacco, e d'Israele, fa oggi conoscere,come tu se' il Dio d'Israele, e io son tuo servo, e tutte queste cose ho fatte per ordine tuo.37Esaudiscimi, o Signore, esaudìscimi; affinchè questo popolo impari,che tu se' il Signore Dio, e tu hai convertiti di bel nuovo i loro cuori.38E scese il fuoco del Signore, e divorò l'olocausto, e le legna, e le pietre, e la polvere ancora, e bevve l'acqua, che era nella fossa.39La qual cosa avendo veduta tutto il popolo, si prostrò boccone, e disse: Il Signore egli e Dio, il Signore egli è Dio.40Ed Elia disse loro: Mettete le mani addosso ai profeti di Baal, e nemmen uno di essi abbia scampo. E presi che furono, Elia li condusse al torrente di Cison, e ivi li fece morire.41Ed Elia disse ad Achab: Va,mangia, e bevi; perocché fischia il rumor di gran pioggia.42Achab pertanto andò a mangiare, e bere: ed Elia salì sulla cima del Carmelo, e inginocchiatosi pose la sua faccia tralle sue ginocchia.43E disse al suo servo: Va, e guarda dalla parte del mare. E quegli essendo andato, e avendo osservato, disse: Non vi è nulla. E quegli di nuovo gli disse: Tornavi fino a sette volte.44E la settima volta comparve una piccola nuvoletta come un piede di uomo, che saliva dal mare. Ed (Elia) disselli: Va, e dì ad Achab: Attacca i cavalli al tuo cocchio, e vattene, affin chè non sii sorpreso dalla pioggia45E mentre quegli si volgeva da un lato all'altro, ecco, che subitamente si oscurarono i cieli, e cadde una gran pioggia; e Achab salito (sul cocchio) se n' andò a Jezrael.46E la mano del Signore fu sopra Elia, il quale cintosi i fianchi correva innanzi ad Achab, fino che arrivò a Jezrael.

Note:

18,1:L'anno terzo. comunemente si computa questo terzo anno dal tempo, che Elia si partì dalle vicinanze del torrente Carith per andare a Sarephta.

18,2:In Samaria. Con questo nome è sovente intesa nelle Scritture e la capitolo e tutte il paese delle dieci tribù.

18,3:Chiamò a se Abdia, ec. Gli Ebrei, e con essi Teodoreto credettero che questa Abdia fosse lo stesso profeta, di cui abbiamo gli scritti tra' Profeti minori, e lo fanno marito della vedova di Sunam, di cui si paria, 4. Rag. IV: ma questa opinione manca di fondamenti.

18,4:Prese cento profeti, ec. Questi profeti erano uomini pii, che si adunavano insieme per meditare la legge, e cantare le laudi del Signore, come eran quelli, che vivendo sotto la direzione di Samuele, 1. Reg. XIX. Così vedesi, che Dio avea tuttora molti servi fedeli in un paese, dove l'empietà trionfava. Anzi non mancano interpreti, i quaii credono, che questi fossero veri profeti.

18,17:Non se'tu colui, che mette sossopra Israele? La stessa accusa fu data a Cristo dagll Ebrei, Luc. XXIII. 2. Lo zelo per Elia per la gloria del Signore lo rendeva degno di partecipare agli obbrobri e alla persecuzione, che dovea soffrire un giorno il Messia.

18,19:I quattrocento cinquanta profeti di Baal e i quattrocento... de' boschetti. I profeti di Baal sparsi per tutto il regno in numero di quattrocento cinquanta, e i profeti, che fanno le loro funzioni ne' boschetti consacrati alla dea Astarte, i quali profeti erano mantenuti da Jezabele. Questi ultimi non si trovarono sul Carmelo, 3. Reg. XXII. 6.

18,24:E quel Dio, che esaudirà ec. Elia era sicurissimo dell'evento, perché quello, ch'ei proponeva, gli fu suggerito dallo Spirito del Signore. Cosi egli non tentava Dio, il quale suole con simili prodigi venire in soccorso della combattuta religione. Abbiamo veduto più volte, mandato il fuoco dal cielo a consumare le vittime offerte al Signore.

18,26:Soltavano di là dall'altare. Può essere questa una delle cerimonie usate da que' fanatici profeti ne' loro sacrifizj.

18,28:Si facevano delle incisioni ec. Cosi offrivano a Baal il proprio sangue, il rito di scarnificarsi, per così dire, e di straziare le proprie carni era comune a' sacerdoti di Bellona, di Cibele, della dea Siria.

18,29:Mentre quelli profetavano. Mentre invocavano Baal, e faceano que' loro salti e le incisioni sulla loro pelle, che erano riti degni di tali profeti.
Venuto il tempo, in cui suole offerirsi il sacrifizio. Vale a dire il tempo del sacrifizio della sera. Vedi Exod XXIX. 41.

18,30-31:Ristaurò l'altare del Signore, che era stato rovesciato, ec. Questo altare dovea essere, stato eretto in onore del vero Dio sul Carmelo, ne' tempi, che precedettero la fondazione del tempio, ed era dipoi stato rovinato dagl'idolatri. Elia prende dodici pietre, delle quali era già composto l'altare, perchè si trattava di riunire le dieci tribù col popol di Giuda in una stessa religione; onde il suo sacrifizio afferisce a nome di tutti i discendenti di Giacobbe, a' quali rammenta il nome e in dignita d'Israeliti eriditata da quel loro Patriarca, del qual nome, e della qual dignità si erano rendute indegne le dieci tribù col servire ai falsi dei.

18,35:E correva l'acqua. Ella l'avea fatta gettare sull'altare in tanta quantità, che bagnandolo tutto da capo e dappiedi, non potesse restar ombra di dubbio, che il fuoco, che dovea venir sull'altare, non fosse celeste e miracoloso.

18,42:Pose la sua faccia tralle sue ginocchia. Si esprime la umiltà e la profonda attenzione, colla quale orava il profeta.

18,46:Arrivò a Jezrael. Ivi era una villa di Achab.