Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Lettera ai Romani 5


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BIBBIA TINTORIBIBBIA MARTINI
1 Giustificati adunque mediante la fede, abbiamo pace con Dio per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo,1 Giustificati adunque per mezzo della fede, abbiam pace con Dio per mezzo del Signor nostro Gesù Cristo:
2 a cui dobbiamo d'avore por la fede accesso a questa grazia, nella quale stiam saldi, e di gloriarci nella speranza della gloria dei figli di Dio.2 Per cui abbiamo adito in virtù della fede a simil grazia, nella quale stiam, saldi, e ci gloriamo della speranza della gloria dei figliuoli di Dio.
3 E non soltanto di questo ci gloriamo, ma anche delle tribolazioni, sapendo come la tribolazione produce la pazienza,3 Né solo questo, ma ci gloriamo eziandio delle tribolazioni: sapendo, come la tribolazione produce la pazienza,
4 la pazienza l'esperienza, l'esperienza la speranza.4 La pazienza lo sperimento, lo sperimento la speranza,
5 Or la speranza non inganna, perchè la carità di Dio è stata diffusa nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo, che ci è stato donato.5 La speranza poi non porta rossore: perché la carità di Dio è stata diffusa ne' nostri cuori per mezzo dello Spirito santo, il quaie è stato a noi dato.
6 Per qual motivo adunque, mentre noi eravamo impotenti, Cristo, nel tempo stabilito, è morto per gli empi?6 Imperocché per qual motivo, quando noi eravamo tutt'ora infermi, Cristo a suo tempo morì per gli empj?
7 Or è difficile che uno muoia per un giusto, pure può darsi che per un uomo dabbene qualcuno abbia il coraggio di morire;7 Or a mala pena alcuno morirà per un giusto: ma pur forse saravvi, chi abbia cuor di morire per un uomo dabbene.
8 ma Dio mostra la sua carità verso di noi, per­chè, essendo ancora peccatori, nel tempo stabilito8 Ma dà a conoscere Dio la carità sua verso di noi, mentre essendo noi tuttor peccatori, nel tempo opportuno
9 Cristo è morto per noi. Tanto più dunque ora che siam giustificati nel suo sangue, saremo salvi dall'ira per mezzo di lui.9 Cristo per noi morì: molto più adunque al presente giustificati nel sangue di lui, sarem salvati dall'ira per mezzo di lui.
10 Perchè, se quando oravamo nemici siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del suo Figliuolo, molto piu essendo riconciliati saremo salvi mediante la sua vita.10 Che se, quando eravamo nemici, fummo riconciliati con Dio mediante la morte del Figliuol suo: molto più essendo riconciliati, sarem salvi per lui vivente.
11 Di più ancora ci gloriamo in Dio per Gesù Cristo Signor nostro, per mezzo del quale abbiamo ora ottenuta la riconciliazione.11 Né questo solo: ma ci gloriamo in Dio per Gesù Cristo Signor nostro, pel mezzo di cui abbiamo adesso ricevuto la riconciliazione.
12 Così, dunque, per un sol uomo il peccato è entrato nel mondo e col peccato la morte, e la morte si è estesa a tutti gli uomini, perchè tutti hanno (in Adamo) peccato.12 Per la qual cosa, siccome per un sol uomo entrò il peccato in questo mondo, e pel peccato la morte, cosi ancora a tutti gli uomini si stese la morte, nel qual (uomo) tutti peccarono.
13 Anche prima della legge il peccato era nel mondo, ma non era imputato, non essendovi legge;13 Imperocché sino alla legge il peccato era nel mondo: ma il peccato non s'imputava, non essendovi legge.
14 eppure la morte regnò da Adamo fino a Mosè, anche sopra coloro che non avevano peccato di prevaricazione, come Adamo, il quale è figura di Colui che doveva venire.14 Eppure regnò la morte da Adamo fino a Mosè anche sopra coloro, che non peccarono di prevaricazione simile a quella di Adamo, il quale è figura di lui, che doveva venire.
15 Ma il dono è stato ben differente dal delitto; perchè se per il delitto di un solo molti perirono, molto più la grazia e la liberalità di Dio, in grazia di un sol uomo, Gesù Cristo, abbondò in molti.15 Ma non quale il delitto, tale il dono: conciossiacchè se pel delitto di uno molti perirono: molto più la grazia, e la liberalità di Dio è stata ridondante in molti in grazia di un uomo (cioè) di Gesù Cristo.
16 V'è ancora differenza tra il peccato di un solo e il dono, perchè il giudizio da un solo peccato va alla condanna, la grazia invece da molti peccati va alla giustificazione.16 E non è tale il dono, quale la prevaricazione per uno, che peccò: imperocchè il giudizio da un delitto alla condannazione: la grazia poi da molti delitti alla giustificazione.
17 Difatti se per il delitto d'un solo e per un solo regnò la morte, con più ragione coloro che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per il solo Gesù Cristo.17 Imperocché se per lo delitto di un solo, per un solo regnò la morte: molto più que', che hanno ricevuto l'abbondanza della grazia, del dono, e della giustizia, regneranno nella vita pel solo Gesù Cristo.
18 Quindi, come pel delitto di un solo (venne) sopra tutti gli uomini la dannazione, cosi per la giustizia d'un solo è in tutti gli uomini la giustificazione vivificante.18 Quindi è che, siccome pel delitto di un solo (la morte) sopra tutti gli uomini per dannazione: cosi per la giustizia di un solo (la grazia) a tutti gli uomini per giustificazione vivificante.
19 Così pure, come per la disobbedienza d'un solo uomo molti son costituiti peccatori, anche per l'obbedienza d'un solo molti saran costituiti giusti.19 Conciossiachè siccome per la disubbidienza di un uomo molti son costituiti peccatori: cosi per la ubbidienza di uno molti saran costituiti giusti.
20 Or la legge intervenne perchè abbondasse il peccato; ma dove abbondò il peccato sovrabbondò la grazia,20 La legge poi subentrò, perché abbondasse il peccato. Ma dove abbondò il peccato, soprabbondò la grazia:
21 affinchè come il peccato regnò colla morte, cosi la grazia regni mediante la giustizia per dare la vita eterna per mezzo di Gesù Cristo Signor nostro.21 Onde siccome regnò il peccato, dando la morte, così pure regni la grazia mediante la giustizia per dare la vita eterna per Gesù Cristo Signor nostro.