Scrutatio

Martedi, 7 maggio 2024 - Santa Flavia ( Letture di oggi)

Deuteronomio 22


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BIBBIA TINTORINOVA VULGATA
1 Se vedrai smarriti il bue o la pecora del tuo fratello, non passerai oltre; ma li ricondurrai al tuo fratello,1 Non videbis bovem fratris tui aut ovem errantem et praeteribis, sed reduces fratri tuo;
2 anche se esso non è tuo vicino; e se non lo conosci li menerai a casa tua e li terrai presso di te sino a tanto che il tuo fratello non ne faccia ricerca e non li riprenda.2 si autem non est prope frater tuus nec nosti eum, duces in domum tuam, et erunt apud te quamdiu quaerat ea frater tuus et recipiat.
3 Lo stesso farai per l'asino, per la veste e per qualunque altra cosa perduta dal tuo fratello: se la troverai non far vista di non averla vista, perchè non è tua.3 Similiter facies de asino et de vestimento et de omni re fratris tui, quae perierit: si inveneris eam, ne subtrahas te.
4 Cosi se vedrai l'asino o il bue di tuo fratello caduto nella strada, non far vista di non aver visto, ma aiutalo a rialzarlo.4 Si videris asinum fratris tui aut bovem cecidisse in via, non subtrahes te, sed sublevabis cum eo.
5 La donna non si vestirà da uomo, nè l'uomo da donna; perchè chi fa tali cose è abbominevole davanti a Dio.5 Non induetur mulier veste virili, nec vir utetur veste feminea: abominabilis enim apud Dominum Deum tuum est omnis, qui facit haec.
6 Se, cammin facendo, trovi, sopra un albero o per terra, un nido d'uccello con la madre a covare i piccini o le uova, non la prenderai con essi,6 Si ambulans per viam, in arbore vel in terra nidum avis inveneris et matrem pullis vel ovis desuper incubantem, non sumes eam de filiis,
7 ma lasciandola andare ne prenderai soltanto i piccini, se vuoi aver bene e vivere lungamente.7 sed abire patieris matrem tenens filios, ut bene sit tibi, et longo vivas tempore.
8 Quando edificherai una nuova casa, farai un muricciolo torno torno al tetto, per non macchiar di sangue la tua casa, per non esser reo, se uno cadendo precipita di sotto.8 Cum aedificaveris domum novam, facies murum tecto tuo per circuitum, ne adducas sanguinem super domum tuam et sis reus, labente aliquo in praeceps ruente.
9 Non seminerai altra roba nella tua vigna, chè altrimenti e il seme da te gettato e ciò che nasce dalla vigna verrebbero ugualmente santificati.9 Non seres vineam tuam altero semine, ne et sementis, quam sevisti, et quae nascuntur ex vinea, pariter sanctificentur.
10 Non arerai con un bue ed un asino insieme.10 Non arabis in bove simul et asino.
11 Non indosserai veste tessuta di lana e di lino.11 Non indueris vestimento, quod ex lana linoque contextum est.
12 Farai dei cordoncini alle frange nei quattro angoli del mantello con cui ti copri.12 Funiculos facies per quattuor angulos pallii tui, quo operieris.
13 Se un uomo, dopo avere sposato una donna, la prende in uggia,13 Si duxerit vir uxorem et intraverit ad eam et postea odio habuerit eam
14 e, mendicando pretesti per ripudiarla, la diffama, dicendo: Ho preso questa donna, ma quando mi sono accostato a lei non l'ho trovata vergine,14 imputaveritque ei obiciens ei nomen pessimum et dixerit: “Uxorem hanc accepi et ingressus ad eam non inveni virginem”,
15 il padre e la madre della donna la prenderanno e porteranno seco le prove della sua verginità davanti agli anziani della città, che stanno alla porta;15 tollent pater et mater eius et ferent secum signa virginitatis eius ad seniores urbis, qui in porta sunt,
16 e il padre dirà: Ho data la mia figlia per moglie a quest'uomo, ed ora, siccome l'ha in uggia,16 et dicet pater: “Filiam meam dedi huic uxorem, quam, quia odit,
17 le muove turpi accuse, e arriva a dire: Non ho trovata vergine la tua figlia. Or ecco le prove della verginità di mia figlia. E spiegheranno il panno davanti agli anziani della città.17 imponit ei nomen pessimum, ut dicat: Non inveni filiam tuam virginem; et ecce haec sunt signa virginitatis filiae meae”. Expandent vestimentum coram se nioribus civitatis.
18 Allora gli anziani della città, preso quell'uomo, lo faran frustare,18 Apprehendentque senes urbis illius virum et verberabunt illum
19 condannandolo inoltre a dare cento sicli d'argento al padre della fanciulla, perchè ha diffamata con gravissima accusa una vergine d'Israele. E la dovrà tener per moglie, e non potrà ripudiarla per tutto il tempo della sua vita.19 condemnantes insuper centum siclis argenti, quos dabunt patri puellae, quoniam diffamavit nomen pessimum super virginem Israel; habebitque eam uxorem et non poterit dimittere eam omnibus diebus vitae suae.
20 Ma se l'accusa è vera, e la fanciulla non fu trovata vergine,20 Quod si verum est, quod obicit, et non est in puella inventa virginitas,
21 allora la faranno uscire fuori della porta della casa di suo padre, e gli uomini di quella città la lapideranno, la faran morire, perchè ha commesso un'infamità in Israele, fornicando in casa di suo padre. Così estirperai di mezzo a te il male.21 educent eam ad fores domus patris sui, et lapidibus obruent viri civitatis eius, et morietur, quoniam fecit nefas in Israel, ut fornicaretur in domo patris sui; et auferes malum de medio tui.
22 Se un uomo dorme colla moglie d'un altro, ambedue, tanto l'adultero che l'adultera, morranno. Così toglierai il male da Israele.22 Si inventus fuerit vir dormiens cum uxore alterius, uterque morietur, id est adulter et adultera; et auferes malum de Israel.
23 Se un uomo, trovata in città una fanciulla vergine fidanzata ad un altro, dormirà con essa,23 Si puellam virginem desponsatam viro invenerit aliquis in civitate et concubuerit cum illa,
24 condurrai l'uno e l'altra alla porta della città e li farai lapidare: la fanciulla, perchè, essendo in città, non ha gridato; l'uomo, perchè ha umiliata la donna del suo prossimo. Così estirperai di mezzo a te il male.24 educetis utrumque ad portam civitatis illius et lapidibus obruetis, et morientur: puella quia non clamavit, cum esset in civitate, vir quia humiliavit uxorem proximi sui; et auferes malum de medio tui.
25 Ma se un uomo, trovando in campagna una fanciulla fidanzata, le fa violenza e dorme con lei, egli solo sarà messo a morte.25 Sin autem in agro reppererit vir puellam, quae desponsata est, et apprehendens concubuerit cum illa, ipse morietur solus;
26 La fanciulla non soffrirà nulla e non è degna di morte, perchè come nel caso d'un ladro che si leva contro del suo fratello e l'uccide, così ha sofferto la fanciulla:26 puella nihil patietur nec est rea mortis, quoniam sicut vir consurgit contra fratrem suum et occidit eum, ita et puella perpessa est:
27 infatti era sola in campagna: gridò, ma non vi fu chi la liberasse.27 sola erat in agro, clamavit puella desponsata, et nullus affuit, qui liberaret eam.
28 Se uno, trovando una fanciulla vergine e non fidanzata a nessuno, la prende per forza e dorme con lei, e la cosa vien portata in giudizio,28 Si invenerit vir puellam virginem, quae non habet sponsum, et apprehendens concubuerit cum ea, et res ad iudicium venerit,
29 chi ha dormito con essa darà al padre della fanciulla cinquanta sicli d'argento, e la dovrà sposare, perchè l'ha umiliata, e non potrà ripudiarla per tutto il tempo della sua vita.29 dabit, qui dormivit cum ea, patri puellae quinquaginta siclos argenti et habebit eam uxorem, quia humiliavit illam: non poterit dimittere eam cunctis diebus vitae suae.
30 Nessuno sposerà la moglie del proprio padre, nè alzerà la coperta del letto paterno.