Scrutatio

Venerdi, 3 maggio 2024 - Santi Filippo e Giacomo ( Letture di oggi)

Vangelo secondo Marco 9


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BIBBIA TINTORIDIODATI
1 Sei giorni dopo, Gesù prese con sè Pietro, Giacomo e Giovanni, li condusse soli in disparte, sopra un alto monte, e si trasfigurò in loro presenza.1 Oltre a ciò disse loro: Io vi dico in verità, che alcuni di coloro che son qui presenti non gusteranno la morte, che non abbian veduto il regno di Dio, venuto con potenza.
2 E le sue vesti divennero sfolgoranti e candidissime come la neve; quali nessun tintore della terra sarebbe capace a fare.2 E SEI giorni appresso, Gesù prese seco Pietro, e Giacomo, e Giovanni, e li condusse soli, in disparte, sopra un alto monte; e fu trasfigurato in lor presenza.
3 E loro apparvero Elia e Mosè a discorrere con Gesù.3 E i suoi vestimenti divennero risplendenti, e grandemente candidi, come neve; quali niun purgator di panni potrebbe imbiancar sopra la terra.
4 E Pietro prese a dire a Gesù: Maestro, è bene per noi star qui: facciamo tre tende: una per te, una per Mosè, una per Elia.4 Ed Elia apparve loro, con Mosè; ed essi ragionavano con Gesù.
5 Ma non sapeva quel che dicesse, tanto eran presi dallo spavento.5 E Pietro fece motto a Gesù, e gli disse: Maestro, egli è bene che noi stiamo qui; facciamo adunque tre tabernacoli, uno a te, uno a Mosè, ed uno ad Elia.
6 E si levò una nube, a involgerli, e dalla nube uscì una voce: Questo è il mio Figlio diletto: ascoltatelo.6 Perciocchè non sapeva ciò ch’egli si dicesse, perchè erano spaventati.
7 E a un tratto, guardatisi attorno, non videro se non il solo Gesù con loro.7 E venne una nuvola, che li adombrò; e dalla nuvola venne una voce, che disse: Quest’è il mio diletto Figliuolo; ascoltatelo.
8 E nel scendere dal monte, Gesù ordinò loro di non raccontar a nessuno quel che avevan visto, se non quando il Figlio dell'uomo fosse risuscitato da morte.8 E in quello stante, guardando essi attorno, non videro più alcuno, se non Gesù tutto solo con loro.
9 Ed essi tennero in sè la cosa domandandosi tra di loro che fosse mai quel risorgere dai morti.9 Ora, come scendevano dal monte, Gesù divietò loro che non raccontassero ad alcuno le cose che avean vedute, se non quando il Figliuol dell’uomo sarebbe risuscitato da’ morti.
10 E gli domandarono: Perchè dunque i Farisei e gli Scribi dicono che prima deve venire Elia?10 Ed essi ritennero quella parola in loro stessi, domandando fra loro che cosa fosse quel risuscitar da’ morti.
11 Ed egli rispose loro: Elia devo venire prima a stabilire ogni cosa, come sta scritto del Figlio dell'uomo, che avrà da patire molto ed essere disprezzato.11 Poi lo domandarono, dicendo: Perchè dicono gli Scribi, che convien che prima venga Elia?
12 Ma in quanto a Elia vi dico ch'è già venuto, e gli fecero quel che vollero, come di lui è scritto.12 Ed egli, rispondendo, disse loro: Elia veramente deve venir prima, e ristabilire ogni cosa; e siccome egli è scritto del Figliuol dell’uomo, conviene che patisca molte cose, e sia annichilato.
13 E arrivato dai suoi discepoli vide gran turba che li circondarva e gli Scribi a disputar con loro.13 Ma io vi dico che Elia è venuto, e gli hanno fatto tutto ciò che hanno voluto; siccome era scritto di lui
14 E tutta la folla, appena veduto Gesù, stupì e piena di spavento corso a salutarlo.14 POI, venuto a’ discepoli, vide una gran moltitudine d’intorno a loro, e degli Scribi, che quistionavan con loro.
15 E domandò loro: Di che mai questionate fra voi?15 E subito tutta la moltitudine, vedutolo, sbigottì; ed accorrendo, lo salutò.
16 Ed uno della folla gli rispose: Maestro, ti ho portato il mio figliolo che ha uno spirito muto.16 Ed egli domandò gli Scribi: Che quistionate fra voi?
17 E quando lo invade, lo butta per terra; ed egli spuma e digrigna i denti e resta come morto: ho detto ai tuoi discepoli di cacciarlo, ma non han potuto.17 Ed uno della moltitudine, rispondendo, disse: Maestro, io ti avea menato il mio figliuolo, che ha uno spirito mutolo.
18 E Gesù: O generazione incredula, fino a quando dovrò stare con voi? fino a quando vi sopporterò? Menatelo da me.18 E dovunque esso lo prende, lo atterra; ed allora egli schiuma, e stride de’ denti, e divien secco; or io avea detto a’ tuoi discepoli che lo cacciassero, ma non hanno potuto.
19 E glielo condussero. E come lo vide Gesù, subito lo spirito lo contorse: onde caduto a terra si rotolava spumando.19 Ed egli, rispondendogli, disse: O generazione incredula, infino a quando omai sarò con voi? infino a quando omai vi comporterò? menatemelo.
20 Domandò al padre di lui: Da quanto tempo ciò gli avviene? E quello rispose: Fin da bambino:20 Ed essi glielo menarono; e quando egli l’ebbe veduto, subito lo spirito lo scosse con violenza; e il figliuolo cadde in terra, e si rotolava schiumando.
21 e spesso l'ha gettato nel fuoco e nell'acqua per finirlo; ma tu, se puoi qualche cosa, abbi pietà di noi e soccorrici.21 E Gesù domandò il padre di esso: Quanto tempo è che questo gli è avvenuto? Ed egli disse: Dalla sua fanciullezza.
22 E Gesù gli rispose: Se puoi credere, tutto è possibile a chi crede.22 E spesse volte l’ha gettato nel fuoco, e nell’acqua, per farlo perire; ma, se tu ci puoi nulla, abbi pietà di noi, ed aiutaci.
23 E subito, esclamando il padre del fanciullo, disse tra le lacrime: Io credo, o Signore, aiuta alla mia poca fede.23 E Gesù gli disse: Se tu puoi credere, ogni cosa è possibile a chi crede.
24 E Gesù vedendo che la folla accorreva, sgridò lo spirito immondo e gli disse: Spirito sordo e muto, io te lo comando, esci da lui per non più entrarci.24 E subito il padre del fanciullo, sclamando con lagrime, disse: Io credo, Signore; sovvieni alla mia incredulità.
25 E lo spirito gridando e straziandolo crudelmente uscì, e il fanciullo rimase qual morto, sicché molti dicevano: E' morto.25 E Gesù, veggendo che la moltitudine concorreva a calca, sgridò lo spirito immondo, dicendogli: Spirito mutolo e sordo, esci fuori di lui io tel comando, e giammai più non entrare in lui.
26 Ma Gesù presolo per mano, lo sollevò ed egli si rizzò.26 E il demonio, gridando, e straziandolo forte, uscì fuori; e il fanciullo divenne come morto; talchè molti dicevano: Egli è morto.
27 Rientrato Gesù in casa, i discepoli in disparte lo interrogarono: Perchè non abbiamo potuto cacciarlo noi?27 Ma Gesù, presolo per la mano, lo levò, ed egli si rizzò in piè.
28 E rispose loro: Questa razza di demoni non può essere cacciata che per mezzo dell'orazione e del digiuno.28 E quando Gesù fu entrato in casa, i suoi discepoli lo domandarono in disparte: Perchè non abbiam noi potuto cacciarlo?
29 E partiti di là, traversarono la Galilea e non voleva che lo sapessero.29 Ed egli disse loro: Questa generazion di demoni non esce per alcun altro modo, che per orazione, e per digiuno
30 Ammaestrando poi i suoi discepoli, diceva loro: Il Figlio dell'uomo sarà dato nelle mani degli uomini, e lo uccideranno, ma risusciterà tre giorni dopo esser stato ucciso.30 POI, essendosi partiti di là, passarono per la Galilea; ed egli non voleva che alcun lo sapesse.
31 Ma essi non capivano questo discorso, nò osavano interrogarlo.31 Perciocchè egli ammaestrava i suoi discepoli, e diceva loro: Il Figliuol dell’uomo sarà tosto dato nelle mani degli uomini, ed essi l’uccideranno; ma, dopo che sarà stato ucciso, risusciterà nel terzo giorno.
32 E giunsero a Cafarnao; ed entrati in casa, domandò loro: Di che discorrevate per via?32 Ma essi non intendevano questo ragionamento, e temevano di domandarlo.
33 Ma essi tacevan perchè per istrada avevano questionato fra loro per sapere chi di essi fosse il più grande.33 Poi venne in Capernaum; e quando egli fu in casa, domandò loro: Di che disputavate fra voi per lo cammino?
34 E sedutosi chiamò i dodici e disse loro: Se uno vuol essere il primo, sarà l'ultimo e il servitore di tutti.34 Ed essi tacquero; perciocchè per lo cammino aveano fra loro disputato chi di loro dovesse essere il maggiore.
35 E prese un fanciullo, lo pose in mezzo a loro, ed abbracciatolo, disse:35 Ed egli, postosi a sedere, chiamò i dodici, e disse loro: Se alcuno vuol essere il primo, sia l’ultimo di tutti, e il servitor di tutti.
36 Chi accoglie uno di questi fanciulli in nome mio, accoglie me; e chi a accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato.36 E preso un piccolo fanciullo, lo pose in mezzo di loro; poi recatoselo in braccio, disse loro:
37 E Giovanni prese a dirgli: o Maestro, abbiam visto un tale , che non ci segue, scacciare i demoni in nome tuo, e glielo abbiamo proibito.37 Chiunque riceve uno di tali piccoli fanciulli nel mio nome, riceve me; e chiunque mi riceve, non riceve me, ma colui che mi ha mandato.
38 Ma Gesù disse loro: Non glielo proibite, perchè non c'è nessuno che faccia un prodigio in nome mio, e possa ad un tratto dir male di me.38 ALLORA Giovanni gli fece motto, dicendo: Maestro, noi abbiam veduto uno che cacciava i demoni nel nome tuo, il qual non ci seguita; e perciocchè egli non ci seguita, glielo abbiam divietato.
39 Perchè chi non è contro di voi, è con voi.39 Ma Gesù disse: Non gliel divietate; imperocchè niuno può far potente operazione nel nome mio, e tosto appresso dir male di me.
40 E chi vi darà un bicchiere d'acqua in mio nome perchè siete di Cristo, vi dico in verità che non potrà perdere la sua ricompensa.40 Perciocchè chi non è contro a noi è per noi
41 E chi avrà scandalizzato uno di questi piccoli credenti in me direbbe meglio per lui, che gli fesse legata al collo una macina, e fosse gettato in mare.41 Imperocchè, chiunque vi avrà dato a bere pure un bicchier d’acqua, nel nome mio, perciocchè siete di Cristo, io vi dico in verità, ch’egli non perderà punto il suo premio.
42 Se poi la tua mano ti scandalizza, mozzala; meglio per te entrare nella vita monco, piuttosto che andar con tutte e due le mani nell'inferno, nel fuoco inestinguibile,42 E CHIUNQUE avrà scandalezzato uno di questi piccoli che credono in me, meglio per lui sarebbe che gli fosse messa intorno al collo una pietra da macina, e ch’egli fosse gettato in mare.
43 dove il loro verme non muore, e il fuoco non si estingue.43 Ora, se la tua mano ti fa intoppare, mozzala; meglio è per te entrar monco nella vita, che, avendo due mani, andar nella geenna, nel fuoco inestinguibile,
44 E se il tuo piede ti scandalizza, taglialo; è meglio per te giungere alla vita zoppo, piuttosto che essere gettato con tutti e due i piedi nell'inferno, al fuoco inestinguibile,44 ove il verme loro non muore, e il fuoco non si spegne.
45 dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue.45 E se il tuo piede ti fa intoppare, mozzalo; meglio è per te entrar zoppo nella vita, che, avendo due piedi, esser gettato nella geenna, nel fuoco inestinguibile,
46 E se l'occhio tuo ti scandalizza, cavatolo; è meglio per te entrare con un occhio solo nel regno di Dio che essere gettato con tutti e due gli occhi nel fuoco dell'inferno,46 ove il verme loro non muore, e il fuoco non si spegne.
47 dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue,47 Parimente, se l’occhio tuo ti fa intoppare, cavalo; meglio è per te entrar con un occhio solo nella vita, che, avendone due, esser gettato nella geenna del fuoco,
48 Saran salati col fuoco come ogni vittima col sale.48 ove il verme loro non muore, e il fuoco non si spegne.
49 Buono è il sale, ma se esso diventa scipito, con che lo salerete? Abbiate sale in voi, e state in pace gli uni cogli altri.49 Perciocchè ognuno deve esser salato con fuoco, ed ogni sacrificio deve esser salato con sale.
50 Abbiate del sale in voi stessi, e state in pace gli uni con gli altri