Scrutatio

Mercoledi, 8 maggio 2024 - Santa Flavia ( Letture di oggi)

Daniele 5


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BIBBIA TINTORIBIBBIA CEI 2008
1 Il re Baltassar fece un gran convito a mille dei suoi principi, e ognuno beveva secondo la sua età.1 Il re Baldassàr imbandì un grande banchetto a mille dei suoi dignitari e insieme con loro si diede a bere vino.
2 Già pieno di vino, ordinò che i vasi d'oro e d'argento dal suo padre Nabucodonosor presi al tempio che era stato in Gerusalemme, fossero portati per bevervi il re, i suoi cortigiani, le sue mogli e concubine.2 Quando Baldassàr ebbe molto bevuto, comandò che fossero portati i vasi d’oro e d’argento che Nabucodònosor, suo padre, aveva asportato dal tempio di Gerusalemme, perché vi bevessero il re e i suoi dignitari, le sue mogli e le sue concubine.
3 Furon portati i vasi d'oro e d'argento presi al tempio che era stato in Gerusalemme e vi bevvero il re, i suoi cortigiani, le sue mogli e le sue concubine.3 Furono quindi portati i vasi d’oro, che erano stati asportati dal tempio di Dio a Gerusalemme, e il re, i suoi dignitari, le sue mogli e le sue concubine li usarono per bere;
4 Essi, bevendo il vino, celebravano i loro dèi d'oro, d'argento, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra.4 mentre bevevano il vino, lodavano gli dèi d’oro, d’argento, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra.
5 Ma in quel momento apparvero delle dita come di una mano d'uomo che scriveva di faccia al candelabro sull'intonaco della muraglia della sala reale. Il re stava ad osservare le dita della mano che scriveva.5 In quel momento apparvero le dita di una mano d’uomo, che si misero a scrivere sull’intonaco della parete del palazzo reale, di fronte al candelabro, e il re vide il palmo di quella mano che scriveva.
6 Allora il re mutò di colore, fu turbato dai suoi pensieri, gli si rilassarono le giunture dei fianchi, i ginocchi gli battevano un contro l'altro.6 Allora il re cambiò colore: spaventosi pensieri lo assalirono, le giunture dei suoi fianchi si allentarono, i suoi ginocchi battevano l’uno contro l’altro.
7 Il re gridò con tutta la sua forza che fossero fatti venire i maghi, i Caldei, e gli aruspici. Poi il re, presa la parola, disse ai sapienti di Babilonia: « Chiunque leggerà questa scrittura e me ne farà sapere il significato, sarà rivestito di porpora, avrà al suo collo una collana d'oro, e sarà la terza persona del mio regno ».7 Allora il re si mise a gridare, ordinando che si convocassero gli indovini, i Caldei e gli astrologi. Appena vennero, il re disse ai saggi di Babilonia: «Chiunque leggerà quella scrittura e me ne darà la spiegazione, sarà vestito di porpora, porterà una collana d’oro al collo e sarà terzo nel governo del regno».
8 Entrarono allora tutti i sapienti del re, ma non poterono nè leggere la scrittura, nè dirne il significato.8 Allora entrarono tutti i saggi del re, ma non poterono leggere quella scrittura né darne al re la spiegazione.
9 Il re Baltassar ne restò molto conturbato e sfigurato nel volto ed anche i suoi cortigiani eran costernati.9 Il re Baldassàr rimase molto turbato e cambiò colore; anche i suoi dignitari restarono sconcertati.
10 Or la regina, saputo quanto era accaduto al re e ai cortigiani, entrò nella sala, del convito, e, presa la parola, disse: « O re, vivi in eterno! Non ti conturbino i tuoi pensieri, non si alteri la tua faccia:10 La regina, alle parole del re e dei suoi dignitari, entrò nella sala del banchetto e, rivolta al re, gli disse: «O re, vivi in eterno! I tuoi pensieri non ti spaventino né si cambi il colore del tuo volto.
11 nel tuo regno v'è un uomo in cui risiede lo spirito dei santi dèi; al tempo di tuo padre fu riconosciuta in lui scienza e sapienza: infatti lo stesso re Nabucodonosor, tuo padre, lo costituì principe dei maghi, degli incantatori, dei Caldei, e degli aruspici, il padre tuo, dico, o re;11 C’è nel tuo regno un uomo nel quale è lo spirito degli dèi santi. Al tempo di tuo padre si trovò in lui luce, intelligenza e sapienza pari alla sapienza degli dèi. Il re Nabucodònosor, tuo padre, lo aveva fatto capo dei maghi, degli indovini, dei Caldei e degli astrologi.
12 perchè fu trovato in lui uno spirito superiore, e sapienza e intelligenza nell'esporre i sogni, nell'investigare gli arcani, nel risolvere le quistioni più difficili. (Quest'uomo) è Daniele, a cui il re diede il nome di Baltassar. Si faccia dunque chiamare Daniele ed egli darà la spiegazione ».12 Fu riscontrato in questo Daniele, che il re aveva chiamato Baltassàr, uno spirito straordinario, intelligenza e capacità di interpretare sogni, spiegare enigmi, risolvere questioni difficili. Si convochi dunque Daniele ed egli darà la spiegazione».
13 Fu allora fatto entrare Daniele davanti al re, il quale prese a dirgli: « Sei tu quel Daniele, degli esuli figli di Giuda, condotto dalla Giudea dal re mio padre?13 Fu allora introdotto Daniele alla presenza del re ed egli gli disse: «Sei tu Daniele, un deportato dei Giudei, che il re, mio padre, ha portato qui dalla Giudea?
14 Ho sentito dire di te che hai lo spirito degli dèi, e scienza, intelligenza e sapienza straordinaria.14 Ho inteso dire che tu possiedi lo spirito degli dèi santi e che si trova in te luce, intelligenza e sapienza straordinaria.
15 Son venuti davanti a me i sapienti e i maghi, per leggere questa scrittura e spiegarne il significato; ma non hanno potuto dirmi il senso di queste parole.15 Poco fa sono stati condotti alla mia presenza i saggi e gli indovini per leggere questa scrittura e darmene la spiegazione, ma non sono stati capaci di rivelarne il significato.
16 Ma io ho sentito dire che tu puoi interpretare le cose oscure, risolvere le quistioni difficili. Or se puoi leggere la scrittura e darmene la spiegazione, sarai rivestito di porpora, avrai al tuo collo una collana d'oro, sarai la terza persona del mio regno ».16 Ora, mi è stato detto che tu sei esperto nel dare spiegazioni e risolvere questioni difficili. Se quindi potrai leggermi questa scrittura e darmene la spiegazione, tu sarai vestito di porpora, porterai al collo una collana d’oro e sarai terzo nel governo del regno».
17 Presa la parola per rispondere a tali cose, Daniele disse al re: « Tienti i tuoi doni, dà ad altri gli onori della tua reggia, chè io, o re, ti leggerò lo stesso la scrittura, e te ne darò l'interpretazione.17 Daniele rispose al re: «Tieni pure i tuoi doni per te e da’ ad altri i tuoi regali: tuttavia io leggerò la scrittura al re e gliene darò la spiegazione.
18 O re, l'Altissimo Dio diede a Nabucodonosor, tuo padre, il regno, la magnificenza, la gloria e l'onore;18 O re, il Dio altissimo aveva dato a Nabucodònosor, tuo padre, regno, grandezza, gloria e maestà.
19 per la grandezza che aveva a lui data; tutti i popoli, le tribù e le lingue, dinanzi a lui tremavano pieni di timore: egli faceva morire chi voleva, castigava chi gli pareva, esaltava chi gli piaceva, ed umiliava chi credeva bene.19 Per questa grandezza che aveva ricevuto, tutti i popoli, nazioni e lingue lo temevano e tremavano davanti a lui: egli uccideva chi voleva e faceva vivere chi voleva, innalzava chi voleva e abbassava chi voleva.
20 Ma quando il suo cuore si gonfiò e il suo spirito s'ostinò nella superbia, egli fu deposto dal trono del suo regno, e gli fu tolta la sua gloria,20 Ma, quando il suo cuore si insuperbì e il suo spirito si ostinò nell’alterigia, fu deposto dal trono del suo regno e gli fu tolta la sua gloria.
21 e fu cacciato dalla società, ebbe di più un cuore simile a quello delle bestie, stette cogli asini selvatici, e mangiò fieno qual bue, il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo, finché non riconobbe che l'Altissimo ha dominio sul regno degli uomini, al quale esso innalza chiunque gli pare.21 Fu cacciato dal consorzio umano e il suo cuore divenne simile a quello delle bestie, la sua dimora fu con gli asini selvatici e mangiò l’erba come i buoi, il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo, finché riconobbe che il Dio altissimo domina sul regno degli uomini, sul quale colloca chi gli piace.
22 E anche tu, o Baltassar, suo figlio dopo aver sapute queste cose, non hai umiliato il tuo cuore;22 Tu, Baldassàr, suo figlio, non hai umiliato il tuo cuore, sebbene tu fossi a conoscenza di tutto questo.
23 chè anzi ti sei innalzato contro il dominatore del cielo, hai fatto portare dinanzi a te i vasi del suo tempio, vi hai bevuto il vino tu, i tuoi cortigiani, le tue mogli, le tue concubine, celebrando gli dèi d'argento, d'oro, di bronzo, di ferro, di legno, di pietra, i quali nè vedono, nè odono, 24 nè conoscono, e non hai glorificato quel Dio in mano del quale è il tuo respiro ed ogni tuo movimento.23 Anzi, ti sei innalzato contro il Signore del cielo e sono stati portati davanti a te i vasi del suo tempio e in essi avete bevuto tu, i tuoi dignitari, le tue mogli, le tue concubine: tu hai reso lode agli dèi d’argento, d’oro, di bronzo, di ferro, di legno, di pietra, i quali non vedono, non odono e non comprendono, e non hai glorificato Dio, nelle cui mani è la tua vita e a cui appartengono tutte le tue vie.
24 Per questo da lui è stato mandato il dito di quella mano la quale ha scritto ciò che là si trova.24 Da lui fu allora mandato il palmo di quella mano che ha tracciato quello scritto.
25 Ecco la scrittura che vi è stesa: « Mane, Tecel, Fares ».25 E questo è lo scritto tracciato: Mene, Tekel, Peres,
26 Ed ecco la spiegazione di queste parole: « Mane »: Dio ha contati i giorni del tuo regno, e vi ha posto termine.26 e questa ne è l’interpretazione: Mene: Dio ha contato il tuo regno e gli ha posto fine;
27 « Tecel»: Sei stato pesato sulla bilancia, e trovato scarso.27 Tekel: tu sei stato pesato sulle bilance e sei stato trovato insufficiente;
28 « Fares»: Il tuo regno è stato diviso e dato ai Medi e ai Persiani ».28 Peres: il tuo regno è stato diviso e dato ai Medi e ai Persiani».
29 Allora, per comando del re, Daniele fu vestito di porpora, gli fu messa al collo una collana d'oro e fu pubblicato ch'egli doveva avere in dignità il terzo grado nel suo regno.29 Allora, per ordine di Baldassàr, Daniele fu vestito di porpora, ebbe una collana d’oro al collo e con bando pubblico fu dichiarato terzo nel governo del regno.
30 Nella stessa notte fu ucciso Bai tassar re dei Caldei,30 In quella stessa notte Baldassàr, re dei Caldei, fu ucciso.
31 e Dario, il Medo, gli succedette nel regno in età di sessantadue anni.