Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Levitico 3


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BIBBIA TINTORINOVA VULGATA
1 Quando uno offrirà un'ostia pacifica, se vorrà offrire dei buoi, presenterà dinanzi al Signore un maschio o una femmina senza difetti,1 Quod si hostia pacificorum fue rit eius oblatio et de bobus vo luerit offerre marem sive feminam, immaculata offeret coram Domino.
2 porrà la mano sul capo della sua vittima, che verrà immolata all'ingresso del Tabernacolo della testimonianza, e i sacerdoti figli d'Aronne spargeranno il sangue attorno all'altare.2 Ponetque manum super caput victimae suae, quam immolabit ad ostium tabernaculi conventus, fundentque filii Aaron sacerdotes sanguinem per circuitum altaris
3 E di questa ostia pacifica essi offriranno in oblazione al Signore il grasso che copre le interiora e tutto ciò che vi è di grasso nell'interno:3 et offerent de hostia pacificorum tamquam incensum Domino adipem, qui operit vitalia, et quidquid pinguedinis eis adhaeret,
4 i due reni col grasso che ricopre i lombi e la rete del fegato coi reni.4 duos renes cum adipe, quo teguntur iuxta ilia, et reticulum iecoris, quem iuxta renes, auferet.
5 Queste cose le brucer anno in olocausto sopra l'altare, messo il fuoco sotto le legna, in oblazione di soavissimo odore al Signore.5 Adolebuntque ea filii Aaron in altari super holocausto, quod est super lignis et igne: incensum suavissimi odoris Domino.
6 Se poi l'offerta e l'ostia pacifica sarà di pecore, maschio o femmina che siano devono essere senza difetti.6 Si vero de pecoribus fuerit Domino eius oblatio, pacificorum scilicet hostia, sive masculum sive feminam obtulerit, immaculata erunt.
7 Se offrirà davanti al Signore un agnello,7 Si agnum obtulerit coram Domino,
8 porrà la sua mano sul capo della sua vittima che sarà immolata nel vestibolo del Tabernacolo della testimonianza: e i figli d'Aronne ne spargeranno il sangue attorno all'altare.8 ponet manum super caput victimae suae, quam immolabit coram tabernaculo conventus; fundentque filii Aaron sanguinem eius per altaris circuitum;
9 E di questa ostia pacifica offriranno in sacrifizio al Signore il grasso e tutta la coda9 et offeret de pacificorum hostia incensum Domino adipem et caudam totam, quam iuxta tergum, auferet, et pinguedinem, quae operit ventrem, atque universum adipem, qui vitalibus adhaeret,
10 coi reni, il grasso che copre il ventre e tutte le viscere, l'uno e l'altro rene col grasso intorno ai lombi, e la rete del fegato coi reni.10 et utrumque renunculum cum adipe, qui est iuxta ilia, reticulumque iecoris, quem iuxta renunculos, auferet.
11 E il sacerdote farà, bruciare, divorare dal fuoco queste cose sopra l'altare in oblazione al Signore.11 Et adolebit ea sacerdos super altare: panis et incensum Domino.
12 Se l'offerta è una capra, quando l'offre al Signore,12 Si capra fuerit eius oblatio, offeret eam coram Domino,
13 dopo averle posta la mano sul capo, la immolerà all'ingresso del Tabernacolo della testimonianza. E i figli di Aronne ne spargeranno il sangue attorno all'altare.13 ponet manum suam super caput eius immolabitque eam coram tabernaculo conventus. Et fundent filii Aaron sanguinem eius per altaris circuitum,
14 E di essa prenderanno ad alimento del fuoco del Signore il grasso che copre il ventre ed è disteso sopra tutte le viscere,14 tolletque ex ea oblationem suam, incensum Domino, adipem scilicet, qui operit ventrem, et universum, qui vitalibus adhaeret,
15 i due reni colla rete che sta sopra di essi e copre i lombi, il grasso del fegato coi reni.15 duos renunculos cum adipe, qui est super eos iuxta ilia, et reticulum iecoris, quem iuxta renunculos, auferet;
16 Le quali cose dal sacerdote saranno bruciate sopra l'altare in alimento del fuoco, e in soavissimo odore. Tutto il grasso sarà del Signore16 adolebitque ea sacerdos super altare: panis et incensum suavissimi odoris omnis adeps Domino.
17 per legge perpetua in tutte le vostre generazioni, in ogni vostra dimora: non mangerete mai nè sangue, nè grasso ».17 Iure perpetuo in generationibus et cunctis habitaculis vestris, nec adipem nec sanguinem omnino comedetis ”.