Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Sapienza 3


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BIBBIA TINTORIDIODATI
1 Le anime dei giusti sono in ma­no di Dio, e il tormento della mor­te non li potrà toccare;
2 agli oc­chi degli stolti parve che essi morissero e la loro partenza fu sti­mata una sciagura
3 e la loro separazione da noi una distruzione; ma essi sono nella pace,
4 e se nel cospetto degli uomini han soffer­to dei tormenti, la loro speranza è piena d'immortalità.
5 Dopo breve afflizione, saran messi a parte di grandi beni, perchè Dio li ha provati e li ha trovati de­gni di sè.
6 Li ha provati come oro nel crogiolo, li ha graditi come vittime d'olocausto, e a suo tempo saran consolati.
7 I giusti bril­leranno, correranno qua e là co­me scintille in un canneto,
8 giudicheranno le nazioni, domineran­no i popoli, e il Signore regnerà in essi eternamente.
9 Quelli che confidano nel Signore compren­deranno la verità; i fedeli vivran­no uniti a lui nell'amore, perchè grazia e pace è riserbata agli elet­ti di Dio.
10 Ma gli empi avranno il casti­go secondo i loro pensieri, perchè disprezzarono il giusto e si allon­tanarono dal Signore;
11 perchè chi rigetta la sapienza e la disci­plina è infelice: le loro speranze sono vane, le loro fatiche son sen­za frutto, le loro opere sono inu­tili.
12 Le loro mogli sono insensate, i loro figli sono pessimi,
13 la loro stirpe è maledetta. Fortunata in­ vece la sterile, l'immacolata la qua­le non sa che sia il talamo nel delit­to: essa avrà la ricompensa nella visita delle anime sante.
14 (Felice) ancora l'eunuco che non ha commessa iniquità colle sue mani, che non ha pensato male contro il Signore: gli sarà dato infatti un dono speciale di fede, e la sua sorte nel tempio di Dio sarà ol­ tremodo desiderabile.
15 Perché glorioso è il frutto di buone fati­che e la radice della sapienza è tale da non seccar mai.
16 Ma i fi­gli degli adulteri non giungeranno a maturità, la razza uscita da iniquo talamo sarà sterminata.
17 E, dato che abbiano lunga vita, saranno stimati un niente, e la lo­ro ultima vecchiezza sarà disonorata.
18 Se poi morranno presto, non avranno speranza, nè parola di consolazione nel giorno del giudizio;
19 perchè la fine d'una razza empia è crudele.