Scrutatio

Domenica, 28 aprile 2024 - San Luigi Maria Grignion da Montfort ( Letture di oggi)

Sapienza 18


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BIBBIA TINTORIBIBBIA MARTINI
1 Ma i tuoi santi godevano gran­dissima luce; ed essi ne ascoltavan la voce senza vederne la faccia, e perchè non soffrivan le stesse cose ti magnificavano.1 Ma i tuoi santi godevano splendidissima luce, e le voci di quelli ascoltavano, ma non li vedevano in, faccia, e a te davan gloria, perché non pativano quelle medesime cose.
2 E quelli avanti maltrattati ringraziavano di non esserlo più e chiedevano come grazia che tal differenza durasse.2 E grazie rendevano, perché dopo di essere stali maltrattati, non io erano più, e la grazia chiedevano di tal divario.
3 Per questo ebbero una colonna di fuoco fiammante qual guida nell'ignoto cammino, e desti loro un sole innocuo nel bel pellegrinaggio.3 Quindi nell'ignoto cammino ebber per guida una ardente colonna di fuoco, e un sole, che non li offendesse desti loro nel buon pellegrinaggio.
4 Ben si meritava­no gli altri d'esser privi di luce e di soffrire il carcere delle tenebre, avendo tenuti prigionieri i tuoi figli pei quali la luce immacolata della tua legge cominciava ad es­sere data al mondo.4 E ben meritavan quelli di restar privi di luce, e di soffrire una prigione di tenebre come quelli, che chiusi tenevano i tuoi figliuoli, per mezzo de' quali la luce incorrotta della legge doveva al mondo comunicarsi.
5 Essi avevan deliberato di uc­cidere i bambini dei santi; ma tu, liberato uno dei bambini esposti, in punizione loro togliesti la mol­titudine dei figli, ed insieme li affogasti nelle onde impetuose.5 E quando quelli ebbero risoluto uccidere i pargoletti; ed esposto uno di que' figliuoli, fu per loro sciagura salvato, tu li privasti de' molti loro figliuoli, e tutti insieme gli sterminasti sotta la mole dell'acque.
6 Quella notte fu fatta conoscere avanti ai nostri padri, affinchè sapendo bene a quali giuramenti avevan creduto, fossero più tran­quilli.6 Conciossiaché quella notte fu anticipatamente notificata a' padri nostri, affinchè con certezza veggendo a quali giurate promesse avesser prestata fede, fossore più tranquilli.
7 Quindi il tuo popolo già aspettava la salvezza dei giusti e lo sterminio degli empi.7 E il popol tuo osservò quindi la salvazione de' giusti, indi lo sterminio de' malvagi.
8 Come castigasti i nemici, così esaltasti noi, chiamandoci a te.8 Perocché siccome gastigasti i nemici, così noi esaltasti chiamandoci a te.
9 I pii figli dei buoni facevan sacrifizio in segreto, e concordi stabilirono questa legge di giustizia, che i giusti avrebbero ugualmente pre­so parte ai beni e ai mali, e già cantavano gli inni dei padri.9 Imperocché i giusti figliuoli de' santi di nascosto offerivano il sagrifizio, e di unanime consentimento stabilirono questa legge di giustizia, che i giusti avrebbon del pari avuto parte ai beni, e ai mali; e cantavan già gli inni de' padri.
10 Intanto echeggiava lo stonante grido dei nemici, e si sentiva il lu­gubre lamento per i pianti figli.10 Rimbombavan però le stuonate voci de' nemici, e flebili lamenti si udivano sopra i morti fanciulli.
11 Il servo e il padrone ebbero la medesima pena, l'uomo del volgo e il re soffrirono lo stesse cose.11 E la stessa pena soffrì lo schiavo, e il padrone, e l'uomo plebeo, ed il re furon del pari nel gastigo.
12 Nello stesso tempo, col medesi­mo genere di morte, tutti avevan morti senza numero, nè i vivi ba­stavano a seppellire, perchè in un sol momento la loro più no­bile prole fu sterminata.12 Cosi tutti allo stesso modo si trovavano con numero infinito di morti, periti dello stesso genere di morte; né i vivi sopperivano a dar sepoltura; perocché in un momento il meglio della lor progenie fa sterminato.
13 Mentre a tutto avevan ricusato di credere a causa delle magie, allo­ra per la prima volta, alla morte dei primogeniti, riconobbero che era il popolo di Dio.13 E quelli, che a nissuna cosa crederono (a motivo degli incantesimi), allora per la prima volta, quando segui lo sterminio de' primogeniti, riconobbero, che quello era il popol di Dio.
14 Infatti, mentre un profondo silenzio av­volgeva ogni cosa, e la notte era alla metà del suo corso,14 Imperocché meutro un tranquillo silenzio le cose tutte occupava, e la notte facendo suo corso era alla metà del viaggio.
15 la tua onnipotente parola, dal cielo, dal trono reale, balzò, inflessibile guerriero, in mezzo alla terra de­stinata allo sterminio,15 La onnipotente partita tua, o Signore, dal ciclo, dal trono reale, (qual) terrìbil campione discese in mezzo alla terra destinata all'esterminio,
16 portando affilata spada e il tuo irrevocabile decreto; appena giunta riempì tutto di morte, e, stando sulla terra, arrivava fino al cielo.16 Ella (come) acuta spada portante il tuo irresistibil comando, al suo venire empié tutto di morte, e stando sopra la terra insino al cielo arrivava.
17 Allora quelli furon d'un tratto turbati da tetri sogni, e oppressi da inaspettate paure.17 Allora quelli furon subitamente turbati da visioni di tetri sogni, e furon presi da repentine paure.
18 E, but­tati chi qua chi là, mezzi morti, mostravano la causa della loro morte.18 E gettati semivivi chi in questa, e chi in quella parte indicavano la causa della loro morte;
19 Infatti le visioni da cui erano stati agitati li avevano av­vertiti, affinchè non perissero senza sapere perchè soffrivano ta­li mali.19 Imperocché le visioni stesse, ond'erano stati agitati, gli aveano di ciò avvertiti, affinché non perissero senza sapere la ragion del gastigo.
20 Certo anche i giusti furono alla prova della morte, e nel deserto fa fatta strage del popolo; ma non durò a lungo il tuo sdegno.20 Furono allora anche i giusti in pericolo di morte, e la moltitudine sofferse calamità nel deserto; ma non lungo tempo durò il tuo sdegno.
21 Perchè un uomo irreprensibile si affrettò a inter­cedere pel popolo, e, dato di ma­no allo scudo del suo ministero, offrendo preghiere, incenso e sup­pliche, si oppose allo sdegno, pose fine alla sciagura, mostrando di essere tuo servo.21 Perocché quell'uomo irreprensibile si mosse subito ad intercedere a favore del popolo, e dato di mano allo scudo del suo ministero, la orazione, e coll'incenso le preghiere offerendo, si oppose all'ira, e pose fine al disastro, facendosi conoscere tuo servo.
22 Trionfò dei sediziosi non colle forze del corpo, nè col potere delle armi, ma colla parola vinse chi lo af­fliggeva, ricordando i giuramenti fatti ai padri e i patti.22 Ed egli calmò lo scompiglio non col valore del corpo, né col potere delle armi, ma colla parola disarmò colui, che lo affliggeva, rammentando i giuramenti fatti a' padri, e l'alleanza;
23 Quando già i morti cadevano ammucchia­ti gli uni su gli altri, egli, postosi in mezzo, fiaccò la collera, e le tagliò la strada che la conduceva ai vivi.23 Perocché quando già a masse cadevano i morti l'un sopra l'altro, egli si pose di mezzo, e fece argine all'ira, tagliò a lei la strada, che menava verso dei vivi.
24 Infatti nella veste ta­lare che portava v'era tutto il mondo, e le glorie dei padri, scolpite in quattro ordini di pietre, e la tua magnificenza era scolpi­ta sul diadema della sua testa.24 Conciossiachè nella veste talare, che egli portava, tutto il mondo era rappresentato, e i gloriosi nomi de' Padri ne' quattro ordini di pietre erano scolpiti; e sul diadema, ch'egli portava in testa era scolpito il nome tuo grande.
25 A queste cose cedette lo ster­minatore, le rispettò; perchè ba­stava la sola prova dell'ira.25 A tali cose cede lo sterminatore, e a queste portò rispetto: perocché bastava il solo aver dato saggio dell'ira.