Sapienza 12
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BIBBIA TINTORI | BIBBIA CEI 2008 |
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1 Quanto è benigno e soave, o Signore, il tuo spirito in tutte le cose! | 1 Poiché il tuo spirito incorruttibile è in tutte le cose. |
2 Per questo tu castighi i traviati a poco per volta, li riprendi dei loro falli e li ammonisci, affinchè, messa da parte la malizia, credano in te, o Signore. | 2 Per questo tu correggi a poco a poco quelli che sbagliano e li ammonisci ricordando loro in che cosa hanno peccato, perché, messa da parte ogni malizia, credano in te, Signore. |
3 Gli antichi abitatori della tua terra santa tu li avevi in orrore, | 3 Tu hai odiato gli antichi abitanti della tua terra santa, |
4 perchè detestabili davanti a te eran le opere che facevano con malie ed empi sacrifizi: | 4 perché compivano delitti ripugnanti, pratiche di magia e riti sacrileghi. |
5 uccidevano senza pietà i loro figlioli, mangiavano le viscere degli uomini, bevevano il sangue in mezzo alla tua sacra terra. | 5 Questi spietati uccisori dei loro figli, divoratori di visceri in banchetti di carne umana e di sangue, iniziati in orgiastici riti, |
6 Quei genitori carnefici di anime indifese tu li volesti distruggere per mano dei nostri padri, | 6 genitori che uccidevano vite indifese, hai voluto distruggere per mezzo dei nostri padri, |
7 affinchè ricevesse la degna colonia dei figli di Dio quella terra a te cara sopra tutte. | 7 perché la terra a te più cara di tutte ricevesse una degna colonia di figli di Dio. |
8 Ma anche ad essi, come ad uomini, avesti riguardo, e mandasti, precursori del tuo esercito, le vespe, affinchè li sterminassero a poco a poco. | 8 Ma hai avuto indulgenza anche di costoro, perché sono uomini, mandando loro vespe come avanguardie del tuo esercito, perché li sterminassero a poco a poco. |
9 Non perchè tu fossi impotente ad assoggettare colla guerra gli empi ai giusti, o a sterminarli d'un colpo con bestie feroci e con dura parola. | 9 Pur potendo in battaglia dare gli empi nelle mani dei giusti, oppure annientarli all’istante con bestie terribili o con una parola inesorabile, |
10 Ma punendoli gradatamente davi luogo al pentimento, pur non ignorando quanto fosse scellerata quella nazione, e come fosse diventata natura la loro malizia, e che i loro pensieri non si potevano mai più cambiare. | 10 giudicando invece a poco a poco, lasciavi posto al pentimento, sebbene tu non ignorassi che la loro razza era cattiva e la loro malvagità innata, e che la loro mentalità non sarebbe mai cambiata, |
11 Era infatti una razza maledetta fin da principio, e tu non per timore di altri lasciavi im puniti i loro peccati. | 11 perché era una stirpe maledetta fin da principio; e non perché avessi timore di qualcuno tu concedevi l’impunità per le cose in cui avevano peccato. |
12 Chi potrà dirti: « Che hai fatto? » Chi oserà opporsi alla tua sentenza, chi verrà dinanzi a te come difensore di uomini empi? E chi ti potrà imputare lo sterminio di nazioni da te create? | 12 E chi domanderà: «Che cosa hai fatto?», o chi si opporrà a una tua sentenza? Chi ti citerà in giudizio per aver fatto perire popoli che tu avevi creato? Chi si costituirà contro di te come difensore di uomini ingiusti? |
13 Non v'è infatti altro Dio fuori di te, che hai cura di tutto, da dover mostrare che non è ingiusta la tua sentenza. | 13 Non c’è Dio fuori di te, che abbia cura di tutte le cose, perché tu debba difenderti dall’accusa di giudice ingiusto. |
14 Nè re, nè tiranno davanti a te potrà chieder conto di quelli che hai fatto perire. | 14 Né un re né un sovrano potrebbero affrontarti in difesa di quelli che hai punito. |
15 Ma siccome tu sei giusto, con giustizia regoli ogni cosa, e condannare chi non deve essere condannato lo tieni come indegno della tua potenza. | 15 Tu, essendo giusto, governi tutto con giustizia. Consideri incompatibile con la tua potenza condannare chi non merita il castigo. |
16 Così il tuo potere è principio di giustizia, e siccome sei il Signore di tutti, con tutti sei indulgente. | 16 La tua forza infatti è il principio della giustizia, e il fatto che sei padrone di tutti, ti rende indulgente con tutti. |
17 Però fai mostra della tua potenza quando non sei creduto perfetto nella forza, e punisci l'audacia di chi non ti conosce. | 17 Mostri la tua forza quando non si crede nella pienezza del tuo potere, e rigetti l’insolenza di coloro che pur la conoscono. |
18 Tu, padrone della forza, giudichi con tranquillità, e con gran rispetto disponi di noi. E' infatti in tua mano il potere quando vuoi. | 18 Padrone della forza, tu giudichi con mitezza e ci governi con molta indulgenza, perché, quando vuoi, tu eserciti il potere. |
19 Con tali opere tu insegnasti al tuo popolo che bisogna esser giusti ed umani, e desti ai tuoi figli buone speranze, perchè, quando giudichi, tra i peccati dài luogo a penitenza. | 19 Con tale modo di agire hai insegnato al tuo popolo che il giusto deve amare gli uomini, e hai dato ai tuoi figli la buona speranza che, dopo i peccati, tu concedi il pentimento. |
20 Se infatti i nemici dei tuoi servi e i degni di morte tu li punisti con tanti riguardi, dando loro tempo e luogo di poter cessare dalla loro malizia, | 20 Se infatti i nemici dei tuoi figli, pur meritevoli di morte, tu hai punito con tanto riguardo e indulgenza, concedendo tempo e modo per allontanarsi dalla loro malvagità, |
21 con quanta cautela avrai giudicati i tuoi figli, ai padri dei qual1 giurasti un patto d'ottime promesse? | 21 con quanta maggiore attenzione hai giudicato i tuoi figli, con i cui padri concludesti, giurando, alleanze di così buone promesse! |
22 Se dunque correggi noi, con molti colpi flagelli i nostri nemici, affinchè, ripensandoci, giudichiamo della tua bontà, e speriamo la tua clemenza quando verremo giudicati. | 22 Mentre dunque correggi noi, tu colpisci i nostri nemici in tanti modi, perché nel giudicare riflettiamo sulla tua bontà e ci aspettiamo misericordia, quando siamo giudicati. |
23 Per questo quelli che vissero da insensati e da ingiusti li straziasti coi più grandi tormenti per mezzo delle cose da loro adorate. | 23 Perciò quanti vissero ingiustamente con stoltezza tu li hai tormentati con i loro stessi abomini. |
24 Essi per lungo tempo traviarono nella via dell'errore, stimando dèi quelli che fra gli animali sono i più vili, e, vivendo come dei ragazzi insensati, | 24 Essi si erano allontanati troppo sulla via dell’errore, scambiando per dèi gli animali più abietti e più ripugnanti, ingannati come bambini che non ragionano. |
25 per questo come a ragazzi insensati, infliggesti loro un castigo da scherno. | 25 Per questo, come a fanciulli irragionevoli, hai mandato un castigo per prenderti gioco di loro. |
26 Ma quelli che non si corressero agli scherni e alle grida provarono un castigo degno di Dio. | 26 Ma chi non si lascia correggere da punizioni derisorie, sperimenterà un giudizio degno di Dio. |
27 Essi infatti, quando con indignazione soffrivano per mezzo di quelli che credevano dèi, mentre da essi erano straziati, videro e riconobbero per vero Dio quello che prima ricusavan di riconoscere: per questo piombò su di loro la finale condanna. | 27 Infatti, soffrendo per questi animali, s’indignavano perché puniti con gli stessi esseri che stimavano dèi, e capirono e riconobbero il vero Dio, che prima non avevano voluto conoscere. Per questo la condanna suprema si abbatté su di loro. |