Scrutatio

Sabato, 11 maggio 2024 - San Fabio e compagni ( Letture di oggi)

Proverbi 25


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BIBBIA TINTORIVULGATA
1 Anche questi proverbi sono di Salomone, e furon messi insieme dagli uomini di Ezechia re di Giuda.1 Hæ quoque parabolæ Salomonis, quas transtulerunt viri Ezechiæ regis Juda.
2 E' gloria di Dio tenere nascosta la parola, è gloria del re saperne investigare il senso.2 Gloria Dei est celare verbum,
et gloria regum investigare sermonem.
3 L'altezza del cielo, la profondità della terra, e il cuore dei re sono impenetrabili.3 Cælum sursum, et terra deorsum,
et cor regum inscrutabile.
4 Togli all'argento le scorie, e ne verrà un vaso purissimo.4 Aufer rubiginem de argento,
et egredietur vas purissimum.
5 Togli gli empi dal cospetto del re, e il suo trono si stabilirà sopra la giustizia.5 Aufer impietatem de vultu regis,
et firmabitur justitia thronus ejus.
6 Non ti dare importanza dinanzi al re, non ti mettere nel posto dei grandi.6 Ne gloriosus appareas coram rege,
et in loco magnorum ne steteris.
7 E'meglio infatti che ti sia dotto: « Sali quassù » che esser umiliato dinanzi al principe.7 Melius est enim ut dicatur tibi : Ascende huc,
quam ut humilieris coram principe.
8 Quello che i tuoi occhi hanno visto non lo dir subito nel litigio, perchè poi non potrai riparare il torto, quando avrai disonorato l'amico.8 Quæ viderunt oculi tui ne proferas in jurgio cito,
ne postea emendare non possis,
cum dehonestaveris amicum tuum.
9 Tratta il tuo affare col tuo amico, e non rivelare il tuo segreto a uno straniero;9 Causam tuam tracta cum amico tuo,
et secretum extraneo ne reveles :
10 affinchè egli non t'insulti quando l'avrà saputo, e non cessi di svergognarti. Il favore e l'amicizia liberano; conservali per non esser disprezzato.10 ne forte insultet tibi cum audierit,
et exprobrare non cesset.
Gratia et amicitia liberant :
quas tibi serva, ne exprobrabilis fias.
11 Pomi d'oro in legature d'argento sono le parole dette a tempo.11 Mala aurea in lectis argenteis,
qui loquitur verbum in tempore suo.
12 Orecchino d'oro con brillante è saggia ammonizione a docile orecchio.12 Inauris aurea, et margaritum fulgens,
qui arguit sapientem et aurem obedientem.
13 Come il fresco della neve al tempo della messe, così l'ambasciatore fedele è per colui che l'ha inviato: egli fa riposare l'anima di lui.13 Sicut frigus nivis in die messis,
ita legatus fidelis ei qui misit eum :
animam ipsius requiescere facit.
14 Nubi e vento senza punta pioggia, tal è il millantatore che non adempie le promesse.14 Nubes, et ventus, et pluviæ non sequentes,
vir gloriosus et promissa non complens.
15 Colla pazienza si potrà lenire il principe, e la parola blanda toglierà le durezze.15 Patientia lenietur princeps,
et lingua mollis confringet duritiam.
16 Hai trovato del miele? Mangiane quanto ti basti, chè, empiendotene, tu non l'abbia a vomitare.16 Mel invenisti : comede quod sufficit tibi,
ne forte satiatus evomas illud.
17 Ritira il piede dalla casa del tuo vicino, affinchè egli, stufo di te, non ti pigli a noia.17 Subtrahe pedem tuum de domo proximi tui,
nequando satiatus oderit te.
18 Dardo, spada, acuta saetta è l'uomo che attesta il falso contro il suo prossimo.18 Jaculum, et gladius, et sagitta acuta,
homo qui loquitur contra proximum suum falsum testimonium.
19 Dente cariato, piede slogato è chi spera nell'infedele nel giorno della sventura.19 Dens putridus, et pes lassus,
qui sperat super infideli in die angustiæ,
20 Perde il mantello nel giorno del freddo, mette l'aceto nel nitro chi canta canzoni a cuore afflitto. Come la tignola alla veste e il tarlo al legno, così la tristezza nuoce al cuore dell'uomo.20 et amittit pallium in die frigoris.
Acetum in nitro,
qui cantat carmina cordi pessimo.
Sicut tinea vestimento, et vermis ligno,
ita tristitia viri nocet cordi.
21 Se il tuo nemico ha fame, dàgli da mangiare, se ha sete, dàgli da bere.21 Si esurierit inimicus tuus, ciba illum ;
si sitierit, da ei aquam bibere :
22 Così ammucchierai sul suo capo ardenti carboni e il Signore ti ricompenserà.22 prunas enim congregabis super caput ejus,
et Dominus reddet tibi.
23 Il tramontano caccia la pioggia, e la faccia severa la lingua del detrattore.23 Ventus aquilo dissipat pluvias,
et facies tristis linguam detrahentem.
24 Meglio dimorare in un angolo del tetto, che in una comoda casa con donna litigiosa.24 Melius est sedere in angulo domatis
quam cum muliere litigiosa et in domo communi.
25 Acqua fresca al trafelato è buona notizia da paese lontano.25 Aqua frigida animæ sitienti,
et nuntius bonus de terra longinqua.
26 Fonte intorbidata coi piedi e sorgente inquinata è il giusto che cade davanti all'empio.26 Fons turbatus pede et vena corrupta,
justus cadens coram impio.
27 Come a chi mangia troppo miele non gli sa buono, così chi scruta la maestà sarà oppresso dalla gloria.27 Sicut qui mel multum comedit non est ei bonum,
sic qui scrutator est majestatis opprimetur a gloria.
28 Città aperta e senza mura è l'uomo che non sa frenare il suo spirito nel parlare.28 Sicut urbs patens et absque murorum ambitu,
ita vir qui non potest in loquendo cohibere spiritum suum.