Scrutatio

Giovedi, 2 maggio 2024 - Sant´ Atanasio ( Letture di oggi)

Primo libro dei Maccabei 1


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BIBBIA TINTORISMITH VAN DYKE
1 Alessandro, figlio di Filippo, Macedone, primo re di Grecia, dopo avere, uscito dalla terra di Cetin, battuto Dario re dei Persia­ni e dei Medi,
2 vinse molte battaglie, espugnò tutte le città forti, uccise i re della terra;
3 avanzatosi fino agli ultimi confini del mondo, s'impadronì delle spoglie di molte nazioni, e la terra tacque dinanzi a lui.
4 Radunato un potente e poderosissimo esercito, il suo cuore s'innalzò, gonfio d'orgoglio.
5 Egli sottomise provincie, nazioni e re, che divennero suoi tributari.
6 Finalmente fu costretto a mettersi a letto; e, sentendosi in punto di morto,
7 chiamò i suoi ufficiali superiori, educati con lui fin dalla giovinezza, e divise loro il suo impero, mentre era ancora in vita.
8 Alessandro mori dopo aver regnato dodici anni.
9 I suoi ufficiali ne occuparono l'impero, ciascuno al suo posto.
10 Dopo la morte di lui tutti si cinsero il diadema, e dopo di essi i loro figli per molti anni; e i mali si moltiplicarono sopra la terra.
11 Da essi uscì la radice iniqua. Antioco l'illustre, figlio del re Antioco: egli era stato ostaggio a Roma, e cominciò a regnare nell'anno centotrentasette del regno dei Greci.
12 In quel tempo vennero fuori da Israele dei figli d'iniquità, i quali misero su molti, dicendo: « Andiamo a fare alleanza colle nazioni circonvicine, che da quando ci siamo appartati da esse son venuti sopra di noi molti mali ».
13 Essendo parso loro buon discorso,
14 alcuni del popolo decisero d'andare dal re, il quale li autorizzò a vivere secondo il costume delle nazioni.
15 Allora essi edificarono in Gerusalemme un ginnasio, secondo le leggi delle nazioni.
16 E fecero sparire il segno della circoncisione, e si allontanarono dalla santa alleanza, e si unirono colle nazioni, e si venderono per fare il male.
17 Antioco quando ebbe assicurato il suo regno, pensò di regnare anche in Egitto, per dominare su due regni.
18 Entrato infatti in Egitto con poderoso esercito, con cocchi, elefanti, cavalieri e gran numero di navi,
19 attaccò Tolomeo re d'Egitto. Tolomeo ebbe paura davanti a lui, e prese la fuga, e molti caddero feriti e uccisi.
20 Antioco espugnò le città forti dell'Egitto, saccheggiò tutto il paese,
21 e, dopo aver desolato l'Egitto, tornò indietro, l'anno centoquarantatrè, e marciò contro Israele.
22 Giunto a Gerusalemme con poderoso esercito,
23 entrò arrogantemente nel luogo santo, tolse l'altare d'oro, il candelabro colle lampade, tutti i vasi, la mensa di proposizione, le coppe, le tazze, i turiboli d'oro, il velo, le corone, il fregio d'oro che stava sulla facciata del tempio, e fece tutto in pezzi.
24 Preso l'argento, l'oro e i vasi preziosi, portati via i tesori nascosti che potè trovare, saccheggiato ogni cosa, se ne tornò al suo paese
25 dopo aver trucidata molta gente ed aver parlato con grande superbia.
26 Grande fu il lutto in Israele, in tutto il paese:
27 i principi e gli anziani gemevano, i giovani e le vergini persero la loro vigoria e la bellezza delle donne sparì.
28 Tutti gli sposi novelli s'abbandonavano ai lamenti, e le novelle spose piangevano sul letto nuziale.
29 La terra tremò per i suoi abitatori, e la casa di Giacobbe fu travolta nella, confusione.
30 Dopo due anni il re mandò il sovrintendente ai tributi per le città di Giuda. Egli, giunto a Gerusalemme con molta truppa,
31 con inganno rivolse parole amichevoli ai cittadini, che gli credettero.
32 Ma poi all'improvviso li assalì e ne fece gran macello, e trucidò moltissima gente d'Israele.
33 Saccheggiata la città vi appicò il fuoco, e ne distrusse le case e le mura di cinta.
34 Menaron via schiave le donne, e presero i ragazzi e i bestiami.
35 Cinta poi la città di David di forti mura massiccie e di fortissime torri, la ridussero a loro fortezza.
36 Vi misero della gente malvagia, uomini iniqui, che vi si fortificarono, radunandovi armi e viveri. Messe insieme le spoglie di Gerusalemme,
37 Ve le deposero, e divennero un gran pericolo,
38 stando vi in agguato contro il luogo santo, come il cattivo diavolo d'Israele.
39 Essi sparsero il sangue innocente intorno al luogo santo, e contaminarono il santuario.
40 Essendo a causa di loro fuggiti gli abitanti di Gerusalemme, essa divenne soggiorno degli stranieri, straniera al suo popolo, abbandonata dai suoi figli.
41 Il suo santuario restò desolato come un deserto, le sue feste solenni si cambiarono in lutto, i suoi sabati in obbrobrio, la sua gloria fu annientata.
42 In proporzione della sua gloria fu moltiplicata la sua umiliazione, e la sua grandezza andò a finire in pianti.
43 Il re Antioco pubblicò un editto in tutto il suo regno, ordinando che tutti si riunissero in mi sol popolo, rinunziando ciascuno alla propria legge.
44 Tutte le genti si conformarono all'ordine del re Antioco,
45 ed anche molti d'Israele si sottomisero a questa schiavitù, e sacrificarono agli idoli e violarono il sabato.
46 Il re spedì messaggeri con lettere in Gerusalemme e in tutte le città di Giuda, per far loro abbracciare le leggi delle nazioni della terra,
47 per far proibire che gli olocausti, i sacrifizi e le oblazioni fossero fatte al tempio di Dio,
48 come pure che fosse santificato il sabato e lo feste.
49 Ordinò inoltre che fossero profanati i luoghi santi e il popolo santo di Israele,
50 che fossero eretti altari, templi e idoli, e fossero immolate carni di porco e bestie immonde,
51 che non circoncidessero i loro figlioli, e si contaminassero con ogni sorta d'immondezze e d'abominazioni, in modo da dimenticare la legge di Dio e conculcare i precetti di Dio,
52 e che tutti quelli che non obbedissero agli ordini del re fossero messi a morte.
53 Tale era l'editto fatto pubblicare in butto il suo regno. Egli deputò dei magistrati che costringessero il popolo ad eseguirei tali ordini.
54 Questi comandarono alle città di Giuda di sacrificare.
55 Molti del popolo si unirono con quelli che avevano abbandonato la legge del Signore, e fecero del male nel paese,
56 e costrinsero il popolo d'Israele a fuggir nei nascondigli, in luoghi ove fosse ignota la loro fuga.
57 Ai quindici dei mese di Casleu, l'anno centoquarantacinque, il re Antioco innalzò l'abominevole idolo della desolazione sopra l'altare di Dio, e da tutte le partì in tutte le città di Giuda furono eretti altari,
58 e davanti alle porte delle case, e per le piazze furon bruciati incensi e fatti sacrifizi.
59 I libri della legge di Dio furori stracciati e gettati ad ardere nel fuoco.
60 Chiunque fosse stato trovato coi libri del testamento del Signore, o avesse osservata la legge del Signore, era trucidato in virtù dell'editto del re.
61 Mese per mese trattavano con tali violenze il popolo d'Israele che trovavasi nelle città;
62 ai venticinque del mese facevano sacrifizi sopra l'altare che era sopra l'altare degli olocausti.
63 Le donne che avessero circoncisi i loro figlioli eran trucidate secondo l'ordine del re Antioco;
64 i bambini erano impiccati pel collo in tutte le case, ed eran trucidati quelli che li avessero circoncisi.
65 Però molti del popolo d'Israele fecero nel loro cuore il fermo proposito di non mangiare cibi immondi, e scelsero di morire piuttosto che contaminarsi con impure vivande.
66 Siccome non vollero violare la logge santa di Dio, furono trucidati.
67 L'ira contro il popolo era oltremodo grande.