Scrutatio

Giovedi, 18 aprile 2024 - San Galdino ( Letture di oggi)

Neemia 13


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Riforme di Nehemia

1In quel tempo, leggendo il libro di Mosè in presenza del popolo, vi si trovò scritto che gli Ammoniti e i Moabiti non devon entrare in eterno nell'assemblea del Signore,2perchè non andarono incontro ai figli d'Israele con pane ed acqua, e prezzolarono contro di essi Balaam per maledirli; ma il nostro Dio mutò in benedizione la maledizione.3Udita che ebbero questa legge, separarono da Israele ogni straniero.4C'era inoltre il sacerdote Eliasib, nhe era stato preposto al tesoro della casa del nostro Dio, ed era parente di Tobia,5al quale egli aveva fatto una gran camera, là dove avanti eran riposti i doni, l'incenso, i vasi, le decime del grano, del vino, dell'olio, le porzioni dei leviti, dei cantori, dei portinai, e le primizie sacerdotali.6Mentre si faceva tutto questo io non ero a Gerusalemme, perchè l'anno trentaduesimo d'Artaserse, re di Babilonia, io tornai dal re, al quale dopo un certo tempo chiesi licenza.7Tornato a Gerusalemme, intesi il male che Eliasib aveva fatto riguardo a Tobia, col dargli una stanza nel vestibolo della casa di Dio.8La cosa mi parve enorme, e gettati i mobili della casa di Tobia,9ordinai di purificare le stanze e vi riportai i vasi della casa di Dio, il sacrifizio e l'incenso.10Seppi pure che le porzioni dei leviti non erano state loro date e che ciascuno dei leviti, dei canitori e di quei che prestavano servizio se n'era fuggito al suo paese.11Allora, perorandone la causa contro i magistrati, dissi: « Perchè abbiamo abbandonata la casa di Dio? » E radunati i leviti, li rimisi nelle loro funzioni.12E tutto Giuda portò la decima del frumento, del vino e dell'olio nei magazzini.13Furono stabiliti sorveglianti dei magazzini: Selemia sacerdote, Sadoc scriba, Fadaia, dei leviti, ai quali fu aggiunto Anan figlio di Zacur figlio di Matania; essendo stati riconosciuti fedeli, fu loro affidato di far le parti tra i fratelli,14Ricordati per questo di me, o mio Dio, e non cancellare le mie misericordie, da me fatte nella casa del mio Dio e nelle sue cerimonie.15In quei giorni vidi in Giuda della gente, che, di sabato, pigiava negli strettoi, portava fasci, caricava vino, uve, fichi e ogni sorta di pesi sugli asini, e conduceva tutto in Gerusalemme in giorno di sabato. Ordinai loro di vendere nei giorni in cui era permesso vendere.16Siccome i Tiri che abitavano nella città portavano pesce o ogni sorta di cose da vendere, e le vendevano nei giorni di sabato ai figli di Giuda in Gerusalemme,17io rimproverai i grandi di Giuda, e dissi loro: « Perchè voi fate questo male e profanate il giorno di Sabato?18Non fecero forse cosi i nostri padri? E il nostro Dio non feci? per questo venire sopra di noi e sopra la città tutti questi mali? Voi, violando il sabato, accrescete Tira addosso a Israele ».19Or avvenne che quando in giorno di sabato le porte di Gerusalemme furono in riposo, io l'ordinai, e chiusero le porte, e ingiunsi di non riaprirle sin dopo il sabato, e posi alcuni dei miei servi alle porte, affinchè nessuno portasse dentro pesi nel giorno di sabato.20Ma i mercanti e i venditori di ogni sorta di cose restarono una o due volte fuori di Gerusalemme.21Allora, rimproverandoli, dissi loro: « Perchè state sotto le mura? Se lo farete una seconda volta, metterò la mano sopra di voi ». Da quel giorno non vennero più di sabato.22Dissi inoltre ai leviti di purificarsi e venire a custodii le porte e santificare il giorno d sabato. Anche per questo ricor dati di me, o mio Dio, e perdonami secondo la moltitudine del le tue misericordie.23In quei giorni vidi puro de Giudei che avevan preso mogli di Azoto, di Amnion e di Moab.24I loro figli parlavano a metà la lingua di Azoto e senza saper parlare giudaico, parlavano sercondo il linguaggio dell'uno e dell'altro popolo.25Io li rimproverai, li maledissi, ne feci battere alcuni, feci lor radere i capelli, e li feci giurare per Iddio di non dare le loro figlie ai figli di costoro, e di non prenderne le figlie, nè per i loro figli nè per se stessi.26E dissi: « Non peccò proprio in questo Salomone re d'Israele? Eppure tra le molte nazioni non vi era re simile a lui, ed era caro al suo Dio, e Dio lo aveva fatto re su tutto Israele; ma le donne straniere lo trascinarono al peccato.27E dovremo farlo anche noi questo gran male di disubbidire, di prevaricare contro il nostro Dio, col prendere mogli straniere? »28Or uno dei figli di Ioiada, figlio del sommo sacerdote Eliasib, era genero di Sanaballat Horonite e io lo cacciai da me.29O Signore mio Dio, ricordati, in loro danno, di coloro che contaminano il sacerdozio, il diritto sacerdotale e levitico.30Cosi dunque li purificai da tutti gli stranieri, fissai gli ordini dei sacerdoti e dei leviti, ciascuno nel suo ministero,31ciò che riguarda l'offerta delle legna e delle primizie nei tempi stabiliti. Ricordati di me, o mio Dio, in bene. Così sia.