Scrutatio

Mercoledi, 1 maggio 2024 - San Giuseppe Lavoratore ( Letture di oggi)

Neemia 13


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BIBBIA TINTORIBIBBIA MARTINI
1 In quel tempo, leggendo il libro di Mosè in presenza del popolo, vi si trovò scritto che gli Ammoniti e i Moabiti non devon entrare in eterno nell'assemblea del Signore,1 In quel tempo a sentita del popolo si lesse nel libro della legge di Mosè, e vi si trovò scritto, come gli Ammoniti, e i Moabiti non debbono entrare nell'adunanza del Signore in eterno;
2 perchè non andarono incontro ai figli d'Israele con pane ed acqua, e prezzolarono contro di essi Balaam per maledirli; ma il nostro Dio mutò in benedizione la maledizione.2 Perchè non andarono incontro ai figliuoli d'Israele con del pane, e dell'acqua, e con denaro indussero Balaam a maledirli; ma il nostro Dio convertì la maledizione in benedizione.
3 Udita che ebbero questa legge, separarono da Israele ogni straniero.3 E udita che ebber la legge separarono tutti gli stranieri da Israele.
4 C'era inoltre il sacerdote Eliasib, nhe era stato preposto al tesoro della casa del nostro Dio, ed era parente di Tobia,4 E la cura di ciò apparteneva ad Eliasib sacerdote, il quale era stato fatto soprintendente del tesoro della casa del nostro Dio, ed era parente di Tobia.
5 al quale egli aveva fatto una gran camera, là dove avanti eran riposti i doni, l'incenso, i vasi, le decime del grano, del vino, dell'olio, le porzioni dei leviti, dei cantori, dei portinai, e le primizie sacerdotali.5 Egli adunque fece a lui un appartamento grande là, dove prima di lui si riponevano i doni, e l'incenso, e i vasi, e le decime del grano, vino, e olio, le porzioni de' Leviti, e de' cantori, e de' portinaj, e le primizie sacerdotali.
6 Mentre si faceva tutto questo io non ero a Gerusalemme, perchè l'anno trentaduesimo d'Artaserse, re di Babilonia, io tornai dal re, al quale dopo un certo tempo chiesi licenza.6 Mentre tutto ciò si faceva, io non era in Gerusalemme, perchè l'anno trenta due di Artaserse re di Babilonia andai a presentarmi al re, e alla fine dell'anno chiesi licenza al re.
7 Tornato a Gerusalemme, intesi il male che Eliasib aveva fatto riguardo a Tobia, col dargli una stanza nel vestibolo della casa di Dio.7 E tornai a Gerusalemme, e fui informato del male fatto da Eliasib per amor di Tobia, facendogli delle stanze nel vestibolo della casa di Dio.
8 La cosa mi parve enorme, e gettati i mobili della casa di Tobia,8 E la cosa mi parve molto cattiva. E gettai i mobili della casa di Tobia fuori delle stanze:
9 ordinai di purificare le stanze e vi riportai i vasi della casa di Dio, il sacrifizio e l'incenso.9 E come io ordinai furon purificate le stanze, e vi riportai i vasi della casa di Dio, le cose offerte, e l'incenso.
10 Seppi pure che le porzioni dei leviti non erano state loro date e che ciascuno dei leviti, dei canitori e di quei che prestavano servizio se n'era fuggito al suo paese.10 E intesi come non erano state date a' Leviti le loro porzioni, e che ciascuno de' Leviti, cantori, e di quei che facean le funzioni, se n' era fuggito al suo paese;
11 Allora, perorandone la causa contro i magistrati, dissi: « Perchè abbiamo abbandonata la casa di Dio? » E radunati i leviti, li rimisi nelle loro funzioni.11 E rimproverai la cosa ai magistrati, e dissi: Perchè abbiamo noi abbandonata la casa di Dio? E congregai (i Leviti) e li rimessi alle loro funzioni.
12 E tutto Giuda portò la decima del frumento, del vino e dell'olio nei magazzini.12 E tutto Giuda portava ai granai la decima del frumento, del vino, e dell'olio.
13 Furono stabiliti sorveglianti dei magazzini: Selemia sacerdote, Sadoc scriba, Fadaia, dei leviti, ai quali fu aggiunto Anan figlio di Zacur figlio di Matania; essendo stati riconosciuti fedeli, fu loro affidato di far le parti tra i fratelli,13 E la cura de' granai fu data da noi a Selemia sacerdote, e a Sadoc scriba, e a Phadaia del numero de' Leviti, e dopo questi ad Hanan figliuolo di Zachur, figliuolo di Mathania, perchè questi furon trovati fedeli, e ad essi furono affidate le porzioni de' loro fratelli.
14 Ricordati per questo di me, o mio Dio, e non cancellare le mie misericordie, da me fatte nella casa del mio Dio e nelle sue cerimonie.14 Ricordati per questo di me, Dio mio, e non iscancellare quel, ch'io feci di bene per la casa del mio Dio, e pel suo culto.
15 In quei giorni vidi in Giuda della gente, che, di sabato, pigiava negli strettoi, portava fasci, caricava vino, uve, fichi e ogni sorta di pesi sugli asini, e conduceva tutto in Gerusalemme in giorno di sabato. Ordinai loro di vendere nei giorni in cui era permesso vendere.15 In quel tempo osservai in Giuda della gente, che spremevano il vino negli strettoi in sabato, e portavano dei peesi, e caricavano sugli asini il vino, e le uve, e i fichi, e ogni sorta di robe, e le portavano in Gerusalemme il sabato. E io ordinai loro, che vendessero nei giorni, in cui era permesso di vendere.
16 Siccome i Tiri che abitavano nella città portavano pesce o ogni sorta di cose da vendere, e le vendevano nei giorni di sabato ai figli di Giuda in Gerusalemme,16 E gente di Tiro abitava nella città portandovi il pesce, e ogni sonarli cose da vendere: e le vendevano in giorno di sabato a' figliuoli di Giuda in Gerusalemme.
17 io rimproverai i grandi di Giuda, e dissi loro: « Perchè voi fate questo male e profanate il giorno di Sabato?17 E sgridai i magnati di Giuda, e dissi loro: Perchè fate voi cosa si cattiva profanando il giorno di sabato?
18 Non fecero forse cosi i nostri padri? E il nostro Dio non feci? per questo venire sopra di noi e sopra la città tutti questi mali? Voi, violando il sabato, accrescete Tira addosso a Israele ».18 Non è egli vero, che queste cose pur fecero i nostri padri, e il nostro Dio fece cadere sopra di noi, e sopra la città tutti quei mali? E voi tirate l'ira addosso ad Israele, violando il sabato.
19 Or avvenne che quando in giorno di sabato le porte di Gerusalemme furono in riposo, io l'ordinai, e chiusero le porte, e ingiunsi di non riaprirle sin dopo il sabato, e posi alcuni dei miei servi alle porte, affinchè nessuno portasse dentro pesi nel giorno di sabato.19 Or quando il sabato furono in riposo le porte di Gerusalemme, io dissi: Hanno chiuse le porte, e io ho ordinato, che non le aprano sin dopo il sabato: e ho posti alcuni de' miei servi alle porte, affinchè nissuno porti dentro alcun peso nel giorno di sabato.
20 Ma i mercanti e i venditori di ogni sorta di cose restarono una o due volte fuori di Gerusalemme.20 E i mercadanti, e i venditori di ogni sorte restarono fuori di Gerusalemme una, e due volte.
21 Allora, rimproverandoli, dissi loro: « Perchè state sotto le mura? Se lo farete una seconda volta, metterò la mano sopra di voi ». Da quel giorno non vennero più di sabato.21 E mi dichiarai, e dissi loro: Perchè state voi dirimpetto alle mura? Se voi lo farete ancor una volta, manderò gente contro di voi. E da indi in poi non vennero in sabato.
22 Dissi inoltre ai leviti di purificarsi e venire a custodii le porte e santificare il giorno d sabato. Anche per questo ricor dati di me, o mio Dio, e perdonami secondo la moltitudine del le tue misericordie.22 E dissi anche ai Leviti, che si purificassero, e andassero a custodire le porte, e santificassero il giorno di sabato: e anche per questo ricordati di me, Dio mio, e perdonami secondo la moltitudine di tue misericordie.
23 In quei giorni vidi puro de Giudei che avevan preso mogli di Azoto, di Amnion e di Moab.23 E in quel tempo stesso vidi de' Giudei ammogliati con donne di Azoto, e di Ammon, e di Moab.
24 I loro figli parlavano a metà la lingua di Azoto e senza saper parlare giudaico, parlavano sercondo il linguaggio dell'uno e dell'altro popolo.24 Onde i loro figliuoli parlavano a metà la lingua di Azoto, e non sapevano il parlare Giudeo, e il loro linguaggio era di due popoli.
25 Io li rimproverai, li maledissi, ne feci battere alcuni, feci lor radere i capelli, e li feci giurare per Iddio di non dare le loro figlie ai figli di costoro, e di non prenderne le figlie, nè per i loro figli nè per se stessi.25 E gli sgridai, e li maledissi. E alcuni ne feci battere, e schiantar loro i capelli, e li feci giurare per Dio, che non darebbon le loro figliuole a' figliuoli di coloro, e pei loro figliuoli non prenderebbono le figlie di coloro, né per loro stessi,
26 E dissi: « Non peccò proprio in questo Salomone re d'Israele? Eppure tra le molte nazioni non vi era re simile a lui, ed era caro al suo Dio, e Dio lo aveva fatto re su tutto Israele; ma le donne straniere lo trascinarono al peccato.26 E dissi: Non peccò forse in questo Salomone re d'Israele? E certo tralle molte nazioni non v'ebbe re simile a lui; ed era caro al suo Dio, e Dio lo costituì re di tutto Israele: e lui pure indussero a peccato le donne straniere.
27 E dovremo farlo anche noi questo gran male di disubbidire, di prevaricare contro il nostro Dio, col prendere mogli straniere? »27 Farem noi pure disubbidienti tutto questo gran male di offendere il nostro Dio, prendendo mogli straniere?
28 Or uno dei figli di Ioiada, figlio del sommo sacerdote Eliasib, era genero di Sanaballat Horonite e io lo cacciai da me.28 Or de' figliuoli di Joiada figliuolo di Eliasib sommo sacerdote, uno era genero di Sanaballath Horonita, e io lo cacciai da me.
29 O Signore mio Dio, ricordati, in loro danno, di coloro che contaminano il sacerdozio, il diritto sacerdotale e levitico.29 Ricordati Signore Dio mio, in loro danno di coloro, che contaminano il sacerdozi, e le leggi sacerdotali e levitiche.
30 Cosi dunque li purificai da tutti gli stranieri, fissai gli ordini dei sacerdoti e dei leviti, ciascuno nel suo ministero,30 Io adunque li purgai da tutte le (donne) straniere, e fissai gli ordini de' sacerdoti, e de' Leviti, ciascuno al suo ministero:
31 ciò che riguarda l'offerta delle legna e delle primizie nei tempi stabiliti. Ricordati di me, o mio Dio, in bene. Così sia.31 E ad aver cura della oblazione delle legna, e delle primizie ne' debiti tempi. Ricordati di me, o Dio mio per mia consolazione. Così sia.