Scrutatio

Venerdi, 3 maggio 2024 - Santi Filippo e Giacomo ( Letture di oggi)

Secondo libro dei Re 5


font
BIBBIA TINTORINOVA VULGATA
1 Naaman, capo dell'esercito del re di Siria, era un uomo grande presso il suo signore, e onorato, perchè per mezzo di lui il Signore aveva salvata la Siria; ma quest'uomo valoroso e ricco era lebbroso.1 Naaman princeps militiae regis Syriae erat vir magnus apud dominum suum et honoratus; per illum enim dedit Dominus salutem Syriae. Erat autem vir fortis leprosus.
2 Or avendo dei predoni, usciti dalla Siria, condotta prigioniera dalla terra d'Israele una piccola fanciulla che fu addetta al servizio della moglie di Naaman,2 Porro de Syria egressa fuerat turma et captivam duxerat de terra Israel puellam parvulam, quae erat in obsequio uxoris Naaman.
3 questa disse alla sua signora: « Oh! se il mio signore fosse stato dal profeta che è in Samaria, certamente egli l'avrebbe guarito dalla lebbra ».3 Quae ait ad dominam suam: “ Utinam esset dominus meus ad prophetam, qui est in Samaria! Profecto curaret eum a lepra, quam habet ”.
4 Naaman andò a riferir la cosa al suo signore, dicendogli: « Così e così ha parlato una figlia della terra d'Israele ».4 Ingressus est itaque Naaman ad dominum suum et nuntiavit ei dicens: “ Sic et sic locuta est puella de terra Israel ”.
5 Il re di Siria gli disse: « Va pure, chè io manderò una lettera al re d'Israele ». Naaman partì prendendo seco dieci talenti d'argento, sei mila sicli d'oro, e dieci mute di abiti,5 Dixitque ei rex Syriae: “ Vade, et mittam litteras ad regem Israel ”. Qui cum profectus esset et tulisset secum decem talenta argenti et sex milia siclorum auri et decem mutatoria vestimentorum,
6 e portò al re d'Israele la lettera ov'era detto: « Quando riceverai questa lettera, sappi che ho mandato a te Naaman mio servo affinchè tu lo guarisca dalla sua lebbra ».6 detulit litteras ad regem Israel in haec verba: “ Cum acceperis epistulam hanc, scito quod miserim ad te Naaman servum meum, ut cures eum a lepra sua ”.
7 Il re d'Israele, letta quella lettera, stracciò le sue vesti e disse: « Son forse Dio io, da poter far morire e vivere, ch'egli mi manda un uomo, affinchè io lo guarisca dalla sua lebbra? Considerate la cosa, e vedrete che egli cerca pretesti contro di me ».7 Cumque legisset rex Israel litteras, scidit vestimenta sua et ait: “ Numquid Deus sum, ut occidere possim et vivificare, quia iste mittit ad me, ut curem hominem a lepra sua? Animadvertite et videte quod occasiones quaerat adversum me ”.
8 Quando Eliseo, uomo di Dio, venne a sapere che il re d'Israele aveva stracciate le sue vesti, mandò a dirgli: « Perchè tu hai stracciate le tue vesti? Venga egli da me, e saprà che v'è un profeta in Israele ».8 Quod cum audisset Eliseus vir Dei, scidisse videlicet regem Israel vestimenta sua, misit ad eum dicens: “ Quare scidisti vestimenta tua? Veniat ad me et sciat esse prophetam in Israel ”.
9 Naaman allora andò con i suoi cavalli e coi suoi carri, e si fermò alla porta della casa d'Eliseo.9 Venit ergo Naaman cum equis et curribus et stetit ad ostium domus Elisei.
10 Ma Eliseo mandò un messo a dirgli: « Va a lavarti per sette volte nel Giordano: la tua carne tornerà sana, e tu sarai mondato ».10 Misitque ad eum Eliseus nuntium dicens: “ Vade et lavare septies in Iordane; et recipiet sanitatem caro tua, atque mundaberis ”.
11 Naaman se ne partì sdegnato e dicendo: « Credevo ch'egli uscisse verso di me, e, stando in piedi, invocasse il nome del Signore suo Dio, e colla mano toccasse il luogo della lebbra e mi guarisse!11 Iratus Naaman recedebat dicens: “ Putabam quod egrederetur ad me et stans invocaret nomen Domini Dei sui et tangeret manu sua locum leprae et curaret me.
12 I fiumi di Damasco, l'Abana e il Farfar non son migliori di tutte le acque d'Israele, per lavarmi in esse ed esser mondato? » Or mentre egli, voltatosi, se ne andava sdegnato,12 Numquid non meliores sunt Abana et Pharphar, fluvii Damasci, omnibus aquis Israel, ut laver in eis et munder? ”. Cum ergo vertisset se et abiret indignans,
13 i suoi servi gli si accostarono e gli dissero: « Padre, se il profeta avesse chiesto una gran cosa, certamente avresti dovuto farla; e quanto più ora che ti ha detto: Lavati e sarai mondato? »13 accesserunt ad eum servi sui et locuti sunt ei: “ Si rem grandem dixisset tibi propheta, certe faceres; quanto magis quia nunc dixit tibi: “Lavare et mundaberis!” ”.
14 Egli discese, e si lavò sette volte nel Giordano, secondo la parola dell'uomo di Dio, e la sua carne tornò come quella d'un piccolo fanciullo, e fu mondato.14 Descendit et intinxit se in Iordane septies iuxta sermonem viri Dei, et restituta est caro eius sicut caro pueri parvuli, et mundatus est.
15 Allora tornò con tutto il suo seguito dall'uomo di Dio, e, giunto che fu, si fermò davanti a lui, e disse: « Or so la verità, che non v'è altro Dio in tutta la terra, ma soltanto quello che è in Israele. Ora ti prego di accettare un dono dal tuo servo ».15 Reversusque ad virum Dei cum universo comitatu suo venit et stetit coram eo et ait: “ Vere scio quod non sit Deus in universa terra, nisi tantum in Israel! Obsecro itaque, ut accipias benedictionem a servo tuo ”.
16 Ma Eliseo rispose: « Viva il Signore davanti al quale io sto! Non l'accetterò ». Nonostante le pressioni di Naaman, non volle in nessun modo accettare.16 At ille respondit: “ Vivit Dominus, ante quem sto, non accipiam ”. Cumque vim faceret, penitus non acquievit.
17 Naaman allora disse: « Come tu vuoi; ma almeno, te ne scongiuro, permetti a me tuo servo di prendere della terra, quanto ne portan due muli, perchè il tuo servo non offrirà più olocausti o vittime a dèi stranieri; ma soltanto al Signore.17 Dixitque Naaman: “ Ut vis. Sed, obsecro, concedatur mihi servo tuo tantum terrae quantum onus duorum burdonum; non enim faciet ultra servus tuus holocaustum aut victimam diis alienis, nisi Domino.
18 La sola cosa per la quale tu pregherai il Signore a favore del tuo servo, si è che quando il mio signore entrerà nel tempio di Remmon, per adorare, appoggiato sulla mia mano, se io adoro nel tempio di Remmon mentre vi adora lui, il Signore perdoni tal cosa a me tuo servo ».18 Hoc autem solum ignoscat Dominus servo tuo, quando ingreditur dominus meus templum Remmon, ut adoret ibi, et illo innitente super manum meam, si adoravero in templo Remmon, adorante eo in eodem loco, ut ignoscat mihi Dominus servo tuo pro hac re ”.
19 Eliseo gli rispose: « Va in pace ». Egli adunque partì da lui nel miglior tempo della terra.19 Qui dixit ei: “ Vade in pace ”. Abiit ergo ab eo viam modicam.
20 Ma Giezi servo dell'uomo di Dio disse: « Il mio signore ha risparmiato questo Siro Naaman fino al punto di non accettare ciò che egli aveva portato. Viva il Signore! Gli correrò dietro, per ricevere da lui qualche cosa ».20 Dixitque Giezi puer viri Dei: “ Pepercit dominus meus Naaman Syro isti, ut non acciperet ab eo, quae attulit; vivit Dominus, curram post eum et accipiam ab eo aliquid ”.
21 Giezi andò dietro a Naaman, il quale, vedutolo corrergli dietro, saltò giù dal cocchio, gli andò incontro e disse: « Non va tutto bene? »21 Et secutus est Giezi post tergum Naaman. Quem cum vidisset ille currentem ad se, desiluit de curru in occursum eius et ait: “ Rectene sunt omnia? ”.
22 Giezi rispose: « Ottimamente; ma il mio padrone mi ha mandato da te a dirti: Son giunti or ora a me dal monte d'Efraim due giovani dei figli dei profeti: dà loro un talento d'argento e due mute di vesti ».22 Et ille ait: “ Recte. Dominus meus misit me dicens: “Modo venerunt ad me duo adulescentes de monte Ephraim ex filiis prophetarum. Da eis talentum argenti et vestes mutatorias duplices” ”.
23 Naaman disse: « E' meglio che tu prenda due talenti ». Dopo averlo forzato a prenderli, legò i due talenti d'argento in due sacelli con le due muto di vesti, e li pose sulle spalle di due dei suoi servi che li portarono seguiti da Giezi,23 Dixitque Naaman: “ Melius est, ut accipias duo talenta ”. Et coegit eum ligavitque duo talenta argenti in duobus saccis et duplicia vestimenta et imposuit duobus pueris suis, qui et portaverunt coram eo.
24 il quale, giunta la sera, li prese dalle loro mani, e, ripostili nella sua casa, licenziò quegli uomini, che se ne andarono.24 Cumque venisset ad collem, tulit de manu eorum et reposuit in domo; dimisitque viros et abierunt.
25 Egli poi andò a presentarsi al suo padrone. Ma Eliseo disse: « Donde vieni, o Giezi? » Egli rispose: « Il tuo servo non è andato in nessun posto ».25 Ipse autem ingressus stetit coram domino suo. Et dixit Eliseus: “ Unde venis, Giezi? ”. Qui respondit: “ Non ivit servus tuus quoquam ”.
26 E Eliseo a lui: « Il mio spirito non era forse presente quando quell'uomo ti venne incontro dal suo cocchio? Ed ora che hai ricevuto l'argento, e hai ricevute le vesti per comprare uliveti, vigne, pecore, buoi, servi e serve,26 At ille: “ Nonne, ait, cor meum in praesenti erat, quando reversus est homo de curru suo in occursum tui? Estne tempus accipere argentum et accipere vestes et oliveta et vineta et oves et boves et servos et ancillas?
27 s'attaccherà a te e alla tua discendenza in eterno anche la lebbra di Naaman ». Giezi partì da Eliseo con una lebbra simile alla neve.27 Sed et lepra Naaman adhaerebit tibi et semini tuo in sempiternum ”. Et egressus est ab eo leprosus quasi nix.