Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Primo libro di Samuele 25


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 1974
1 - Frattanto moriva Samuele e tutto il popolo d'Israele si riunì per piangerlo e per seppellirlo nella sua proprietà, in Ramata. Levatosi, Davide discese nel deserto di Faran.1 Samuele morì, e tutto Israele si radunò e lo pianse. Lo seppellirono presso la sua casa in Rama. Davide si alzò e scese al deserto di Paran.
2 Abitava nel deserto di Maon un certo tale che aveva possedimenti in Carmelo; quest'uomo era ricchissimo, aveva tremila pecore e mille capre; e il suo gregge si doveva tosare a Carmelo.2 Vi era in Maon un uomo che possedeva beni a Carmel; costui era molto ricco, aveva un gregge di tremila pecore e mille capre e si trovava a Carmel per tosare il gregge.
3 Egli aveva nome Nabal e sua moglie si chiamava Abigail, donna assai prudente e bella; ma suo marito, che apparteneva alla discendenza di Caleb era duro, pieno di cattiveria e di malizia.3 Quest'uomo si chiamava Nabal e sua moglie Abigail. La donna era di buon senso e di bell'aspetto, ma il marito era brutale e cattivo; era un Calebita.
4 Avendo dunque Davide udito, mentre era nel deserto, che Nabal tosava il suo gregge4 Davide nel deserto sentì che Nabal era alla tosatura del gregge.
5 gli spedì dieci giovani, a cui aveva detto: «Salite a Carmelo e, presentandovi a Nabal, salutatelo da parte mia pacificamente5 Allora Davide inviò dieci giovani; Davide disse a questi giovani: "Salite a Carmel, andate da Nabal e chiedetegli a mio nome se sta bene.
6 e ditegli così: - Pace sia ai miei fratelli, a te, alla tua casa e a tutto quello che hai.6 Voi direte così a mio fratello: Pace a te e pace alla tua casa e pace a quanto ti appartiene!
7 Ho inteso come i tuoi pastori, che stettero con noi nel deserto, facciano la tosatura. Noi non abbiamo mai recato loro molestia, nè mai venne loro a mancare un solo capo di bestiame in tutto il tempo che furono con noi in Carmelo.7 Ho sentito appunto che stanno tosando le tue pecore. Ebbene, quando i tuoi pastori sono stati con noi, non li abbiamo molestati e niente delle loro cose ha subito danno finché sono stati a Carmel.
8 Chiedine pure ai tuoi uomini e te lo diranno. Ora quindi i tuoi servi sperano di trovar grazia agli occhi tuoi, poichè siam venuti in giorno tanto opportuno; dà ai tuoi servi e al figliuol tuo Davide tutto ciò che ti viene alla mano -».8 Interroga i tuoi uomini e ti informeranno. Questi giovani trovino grazia ai tuoi occhi, perché siamo giunti in un giorno lieto. Da', ti prego, quanto puoi dare ai tuoi servi e al tuo figlio Davide".
9 Venuti da Nabal gli uomini di Davide ripeterono in nome di lui tutte queste cose e poi tacquero;9 Gli uomini di Davide andarono e fecero a Nabal tutto quel discorso a nome di Davide e attesero.
10 e Nabal rispose ai servi di Davide: «E chi è Davide? E chi è il figlio di Isai? Oggi sono cresciuti i servi che fuggono dai loro padroni.10 Ma Nabal rispose ai servi di Davide: "Chi è Davide e chi è il figlio di Iesse? Oggi sono troppi i servi che scappano dai loro padroni.
11 Prenderò io il mio pane e la mia acqua e le carni delle mie pecore ammazzate per i miei tosatori per darle a uomini che non so donde vengano?».11 Devo prendere il pane, l'acqua e la carne che ho preparato per i tosatori e darli a gente che non so da dove venga?".
12 Gli uomini di Davide rifecero allora la strada e di ritorno vennero ad annunziare a Davide tutto ciò che Nabal aveva detto.12 Gli uomini di Davide rifecero la strada, tornarono indietro e gli riferirono tutto questo discorso.
13 Disse Davide ai suoi servi: «Ciascuno si cinga della sua spada». Ognuno si cinse la spada; anche Davide prese la sua e si mise alla testa di quasi quattrocento uomini, mentre duecento rimasero a custodire i bagagli.13 Allora Davide disse ai suoi uomini: "Cingete tutti la spada!". Tutti cinsero la spada e Davide cinse la sua e partirono dietro Davide circa quattrocento uomini. Duecento rimasero a guardia dei bagagli.
14 Abigail però, la moglie di Nabal fu informata da uno de' suoi servi, che disse: «Ecco, Davide ha mandato dei messaggeri dal deserto per salutare il nostro padrone, ma egli li trattò duramente.14 Ma Abigail, la moglie di Nabal, fu avvertita da uno dei servi, che le disse: "Ecco Davide ha inviato messaggeri dal deserto per salutare il nostro padrone, ma egli ha inveito contro di essi.
15 Eppure quegli uomini sono stati abbastanza buoni verso di noi nè ci hanno molestati; nè mai per tutto il tempo che fummo con loro nel deserto ci mancò la più piccola cosa,15 Veramente questi uomini sono stati molto buoni con noi; non ci hanno molestati e non ci è venuto a mancare niente finché siamo stati con loro, quando eravamo in campagna.
16 ma furono sempre per noi un baluardo di giorno e di notte per tutto il tempo che pascolammo presso di loro il gregge.16 Sono stati per noi come un muro di difesa di notte e di giorno, finché siamo stati con loro a pascolare il gregge.
17 Perciò guarda bene e rifletti a ciò che fai, poichè è al colmo la malizia contro tuo marito e contro la tua casa; è figlio di Belial cosicchè nessuno gli può parlare».17 Sappilo dunque e vedi ciò che devi fare, perché pende qualche guaio sul nostro padrone e su tutta la sua casa. Egli poi è troppo cattivo e non gli si può dire una parola".
18 Abigail allora si affrettò e presi duecento pani e due otri di vino e cinque arieti cotti e cinque misure di grano tostato e cento penzoli di uva passa e duecento masse di fichi secchi, ne caricò alcuni asini18 Abigail allora prese in fretta duecento pani, due otri di vino, cinque arieti preparati, cinque misure di grano tostato, cento grappoli di uva passa e duecento schiacciate di fichi secchi e li caricò sugli asini.
19 e disse ai suoi servi: «Precedetemi; io verrò dopo di voi». Ma non disse nulla a Nabal suo marito.19 Poi disse ai servi: "Precedetemi, io vi seguirò". Ma non disse nulla al marito Nabal.
20 Mentre montata sull'asino discendeva ai piedi del monte, Davide e i suoi le venivano incontro ed ella si trovò a faccia a faccia con loro.20 Ora, mentre essa sul dorso di un asino scendeva lungo un sentiero nascosto della montagna, Davide e i suoi uomini scendevano di fronte a lei ed essa s'incontrò con loro.
21 Davide diceva: «Invano veramente ho risparmiato tutto ciò che costui aveva là nel deserto in modo che non perisse nulla di tutto ciò che gli apparteneva; ora mi ha reso male per bene.21 Davide andava dicendo: "Ho dunque custodito invano tutto ciò che appartiene a costui nel deserto; niente fu danneggiato di ciò che gli appartiene ed egli mi rende male per bene.
22 Che Iddio faccia questo e peggio ai nemici di Davide, se di tutto ciò che appartiene a lui lascerò fino a domani mattina, sia pure uno che orini alla muraglia!».22 Tanto faccia Dio ai nemici di Davide e ancora peggio, se di tutti i suoi io lascerò sopravvivere fino al mattino un solo maschio!".
23 Come Abigail vide Davide, si affrettò a discendere dall'asino, e gettatasi dinanzi a Davide colla faccia per terra, si prostrò,23 Appena Abigail vide Davide, smontò in fretta dall'asino, cadde con la faccia davanti a Davide e si prostrò a terra.
24 e gli cadde ai piedi, dicendo: «Su di me cada, o signore, questa iniquità; ma lascia, te ne prego, che parli la tua ancella e tu ascolta le parole della tua serva.24 Cadde ai suoi piedi e disse: "Sono io colpevole, mio signore. Lascia che parli la tua schiava al tuo orecchio e tu dègnati di ascoltare le parole della tua schiava.
25 Non badar, te ne prego, o mio signore, a quell'iniquo uomo di Nabal, poichè, come lo dice il nome, è uno stolto e la stoltezza è con lui. Io però tua serva non vidi i servi mandati da te, mio signore.25 Non faccia caso il mio signore di quell'uomo cattivo che è Nabal, perché egli è come il suo nome: stolto si chiama e stoltezza è in lui; io tua schiava non avevo visto i tuoi giovani, o mio signore, che avevi mandato.
26 Perciò ora, signor mio, viva il Signore e viva tu pure! Egli ti ha impedito di spandere il sangue e ha trattenuto la tua mano. Che i tuoi nemici e quanti meditano del male contro il mio signore diventino come Nabal.26 Ora, mio signore, per la vita del Signore e per la tua vita, poiché il Signore ti ha impedito di venire al sangue e farti giustizia con la tua mano, siano appunto come Nabal i tuoi nemici e coloro che cercano di fare il male al mio signore.
27 Accetta pertanto questa benedizione che la tua ancella portò a te, mio signore, perchè tu la dia ai servi che vengono dietro a te, mio signore.27 Quanto a questo dono che la tua schiava porta al mio signore, fa' che sia dato agli uomini che seguono i tuoi passi, mio signore.
28 Perdona la colpa della tua serva e il Signore certamente concederà a te, mio signore, una famiglia stabile, poichè tu, o mio signore, combatti le battaglie del Signore; nè mai si trovi in te malizia alcuna in tutti i giorni della tua vita.28 Perdona la colpa della tua schiava. Certo il Signore concederà a te, mio signore, una casa duratura, perché il mio signore combatte le battaglie del Signore, né si troverà alcun male in te per tutti i giorni della tua vita.
29 Che se alcuno insorgesse per perseguitarti e attentare a' tuoi giorni, la vita del mio signore sarà custodita come nel sacchetto dei viventi presso il Signore Dio tuo, mentre la vita de' tuoi nemici sarà travolta come nella furia di roteante fionda.29 Se qualcuno insorgerà a perseguitarti e a cercare la tua vita, la tua anima, o mio signore, sarà conservata nello scrigno della vita presso il Signore tuo Dio, mentre l'anima dei tuoi nemici Egli la scaglierà come dal cavo della fionda.
30 Quando poi il Signore farà a te mio padrone tutto il bene che t'ha promesso e ti costituirà capo sopra Israele,30 Certo, quando il Signore ti avrà concesso tutto il bene che ha detto a tuo riguardo e ti avrà costituito capo d'Israele,
31 non sarà per te un rimorso nè uno scrupolo di cuore per il mio padrone l'aver versato sangue innocente o l'esserti vendicato di tua mano; e quando il Signore avrà ricolmo de' suoi beni il mio padrone, ricordati della tua ancella».31 non sia di angoscia o di rimorso al tuo cuore questa cosa: l'aver versato invano il sangue e l'aver fatto giustizia con la tua mano, mio signore. Il Signore ti farà prosperare, mio signore, ma tu vorrai ricordarti della tua schiava".
32 Davide rispose ad Abigail: «Sia benedetto il Signore Dio di Israele, che ti mandò oggi ad incontrarmi e benedetta la tua loquela,32 Davide esclamò rivolto ad Abigail: "Benedetto il Signore, Dio d'Israele, che ti ha mandato oggi incontro a me.
33 e benedetta tu che mi impedisti di versare oggi il sangue e di vendicarmi di mia mano:33 Benedetto il tuo senno e benedetta tu che mi hai impedito oggi di venire al sangue e di fare giustizia da me.
34 altrimenti, viva il Signore Dio di Israele, che m'impedì di farti alcun male, se tu non fossi venuta così presto incontro a me, prima di domani a Nabal non sarebbe rimasto neppure uno che orinasse alla muraglia».34 Viva sempre il Signore, Dio d'Israele, che mi ha impedito di farti il male; perché se non fossi venuta in fretta incontro a me, non sarebbe rimasto a Nabal allo spuntar del giorno un solo maschio".
35 Davide ricevette dalla mano di lei quanto aveva essa portato e le disse: «Tornatene tranquilla a casa; ecco, io ho dato retta alla tua parola e ho avuto riguardo di te».35 Davide prese poi dalle mani di lei quanto gli aveva portato e le disse: "Torna a casa in pace. Vedi: ho ascoltato la tua voce e ho rasserenato il tuo volto".
36 Venuta Abigail da Nabal, ecco, egli faceva un banchetto in casa sua, un banchetto regale. Nabal era oltremodo allegro, perchè era molto ubriaco; ed ella non gli parlò nè molto nè poco fino al mattino.36 Abigail tornò da Nabal: questi teneva in casa un banchetto come un banchetto da re. Il suo cuore era allegro ed egli era ubriaco fradicio. Essa non gli disse né tanto né poco fino allo spuntar del giorno.
37 Allo spuntar del giorno quando Nabal ebbe ormai smaltito il vino, la moglie gli raccontò queste cose; il suo cuore ricevette tal colpo mortale che s'irrigidì come un sasso;37 Il mattino dopo, quando Nabal ebbe smaltito il vino, la moglie gli narrò la faccenda; il cuore gli si tramortì nel petto ed egli rimase come una pietra.
38 e dopo appena dieci giorni il Signore colpì Nabal, e questi morì.38 Dieci giorni dopo il Signore colpì Nabal ed egli morì.
39 Quando Davide seppe che Nabal era morto, disse: «Benedetto il Signore che ha giudicato la causa del mio obbrobrio proveniente dalla mano di Nabal, e preservò il suo servo dal male e ha riversato sul capo di Nabal tutta la nequizia di lui». Mandò poi Davide a parlare ad Abigail per prendersela in moglie.39 Quando Davide sentì che Nabal era morto, esclamò: "Benedetto il Signore che ha fatto giustizia dell'ingiuria che ho ricevuto da Nabal; ha trattenuto il suo servo dal male e ha rivolto sul capo di Nabal la sua iniquità". Poi Davide mandò messaggeri e annunziò ad Abigail che voleva prenderla in moglie.
40 Venuti pertanto i servi di Davide ad Abigail a Carmelo le parlarono e le dissero: «Davide ci ha mandati da te perchè vuol prenderti in sua moglie».40 I servi di Davide andarono a Carmel e le dissero: "Davide ci ha mandati a prenderti perché tu sia sua moglie".
41 Essa si alzò, si prostrò fino a terra e disse: «Ecco, la tua serva siati quasi ancella per lavare i piedi dei servi del mio padrone»:41 Essa si alzò, si prostrò con la faccia a terra e disse: "Ecco, la tua schiava sarà come una schiava per lavare i piedi ai servi del mio signore".
42 poi si affrettò, salì sull'asino e accompagnata da cinque donzelle tenne tosto dietro ai messi di Davide; e divenne sua sposa.42 Abigail si preparò in fretta poi salì su un asino e, seguita dalle sue cinque giovani ancelle, tenne dietro ai messaggeri di Davide e divenne sua moglie.
43 Davide si era presa anche Achinoam di Jezrael; così entrambe furono sue mogli;43 Davide aveva preso anche Achinoàm da Izreèl e furono tutte e due sue mogli.
44 laddove Micol figlia di Saul e moglie di Davide, era stata data da Saul a Falti figlio di Lais, originario di Gallim.44 Saul aveva dato Mikal sua figlia, già moglie di Davide, a Palti figlio di Lais, che abitava in Gallìm.