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Martedi, 7 maggio 2024 - Santa Flavia ( Letture di oggi)

Primo libro di Samuele 1


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 1974
1 - In Ramataimsofim della montagna di Efraim, c'era un uomo di nome Elcana, figlio di Jeroam, figlio di Eiu, figlio di Tou, figlio di Suf. Egli era Efrateo1 C'era un uomo di Ramatàim, uno Zufita delle montagne di Efraim, chiamato Elkana, figlio di Ierocàm, figlio di Eliàu, figlio di Tòcu, figlio di Zuf, l'Efraimita.
2 e aveva due mogli: una di nome Anna, e l'altra di nome Fenenna. Fenenna aveva dei figliuoli, mentre Anna ne era priva.2 Aveva due mogli, l'una chiamata Anna, l'altra Peninna. Peninna aveva figli mentre Anna non ne aveva.
3 E quest'uomo saliva dalla sua città, nei giorni stabiliti, per adorare il Signore degli eserciti e offrirgli sacrifici in Silo, ove si trovavano i due figli di Eli, Ofni e Finees, sacerdoti del Signore.3 Quest'uomo andava ogni anno dalla sua città per prostrarsi e sacrificare al Signore degli eserciti in Silo, dove stavano i due figli di Eli, Cofni e Pìncas, sacerdoti del Signore.
4 Quando veniva il giorno in cui Elcana offriva il sacrificio, dava a Fenenna sua moglie, e a tutti i figli e figlie di lei delle porzioni [della vittima];4 Un giorno Elkana offrì il sacrificio. Ora egli aveva l'abitudine di dare alla moglie Peninna e a tutti i figli e le figlie di lei le loro parti.
5 ma ad Anna dava una sola porzione, con tristezza, perchè l'amava assai, benchè il Signore l'avesse fatta sterile.5 Ad Anna invece dava una parte sola; ma egli amava Anna, sebbene il Signore ne avesse reso sterile il grembo.
6 Anche la sua rivale l'affliggeva e la tormentava assai, fino a rimproverarla che il Signore non le avesse concesso di avere figliuoli.6 La sua rivale per giunta l'affliggeva con durezza a causa della sua umiliazione, perché il Signore aveva reso sterile il suo grembo.
7 Così faceva ogni anno, allorchè ritornava il tempo di salire al tempio del Signore, e così la provocava. E Anna piangeva e non voleva mangiare;7 Così succedeva ogni anno: tutte le volte che salivano alla casa del Signore, quella la mortificava.
Anna dunque si mise a piangere e non voleva prendere cibo.
8 onde Elcana suo marito, le diceva: «Anna, perchè piangi? Perchè non mangi? Perchè è afflitto il tuo cuore? Non ti sono più caro di una decina di figliuoli?».8 Elkana suo marito le disse: "Anna, perché piangi? Perché non mangi? Perché è triste il tuo cuore? Non sono forse io per te meglio di dieci figli?".
9 [Un giorno], dopo aver mangiato e bevuto in Silo, Anna si alzò e, mentre il sacerdote Eli se ne stava seduto sulla sua sedia all'entrata del tempio del Signore,9 Anna, dopo aver mangiato in Silo e bevuto, si alzò e andò a presentarsi al Signore. In quel momento il sacerdote Eli stava sul sedile davanti a uno stipite del tempio del Signore.
10 avendo l'anima piena di amarezza, pregò il Signore piangendo dirottamente,10 Essa era afflitta e innalzò la preghiera al Signore, piangendo amaramente.
11 e fece un voto dicendo: «Signore degli eserciti, se volgendo lo sguardo mirerai l'afflizione della tua serva e ti ricorderai di me, e non ti dimenticherai della tua ancella, ma darai alla tua serva un figlio maschio, io lo consacrerò al Signore per tutti i giorni della sua vita e il rasoio non passerà sulla sua testa».11 Poi fece questo voto: "Signore degli eserciti, se vorrai considerare la miseria della tua schiava e ricordarti di me, se non dimenticherai la tua schiava e darai alla tua schiava un figlio maschio, io lo offrirò al Signore per tutti i giorni della sua vita e il rasoio non passerà sul suo capo".
12 Mentre ella moltiplicava le sue preghiere dinanzi al Signore, Eli stava osservando la bocca di lei;12 Mentre essa prolungava la preghiera davanti al Signore, Eli stava osservando la sua bocca.
13 e siccome Anna parlava in cuor suo, si movevan solo le labbra, ma non si sentiva affatto la voce, Eli perciò credette che fosse ubriaca,13 Anna pregava in cuor suo e si muovevano soltanto le labbra, ma la voce non si udiva; perciò Eli la ritenne ubriaca.
14 e le disse: «Fino a quando sarai tu ubriaca? Smaltisci alquanto il vino di cui sei piena».14 Le disse Eli: "Fino a quando rimarrai ubriaca? Lìberati dal vino che hai bevuto!".
15 Anna rispose: «No, signor mio; poichè io sono una donna troppo infelice e non ho bevuto nè vino nè altra bevanda inebriante, ma stavo effondendo l'anima mia dinanzi al Signore.15 Anna rispose: "No, mio signore, io sono una donna affranta e non ho bevuto né vino né altra bevanda inebriante, ma sto solo sfogandomi davanti al Signore.
16 Non prender la tua serva per una delle figlie di Belial; mentre finora non ho parlato che per la grandezza del mio dolore e della mia tristezza».16 Non considerare la tua serva una donna iniqua, poiché finora mi ha fatto parlare l'eccesso del mio dolore e della mia amarezza".
17 Eli le disse: «Va' in pace, e il Dio d'Israele ti accordi quanto gli hai domandato».17 Allora Eli le rispose: "Va' in pace e il Dio d'Israele ascolti la domanda che gli hai fatto".
18 Ed essa: «Voglia il cielo che la tua ancella trovi grazia agli occhi tuoi». E la donna se ne andò per la sua strada e mangiò, nè il suo volto si alterò mai più.18 Essa replicò: "Possa la tua serva trovare grazia ai tuoi occhi". Poi la donna se ne andò per la sua via e il suo volto non fu più come prima.
19 Levatisi al mattino, si prostrarono dinanzi al Signore; poi fecero ritorno a casa loro in Ramata. Elcana conobbe Anna, sua moglie, e il Signore si ricordò di lei;19 Il mattino dopo si alzarono e dopo essersi prostrati davanti al Signore tornarono a casa in Rama. Elkana si unì a sua moglie e il Signore si ricordò di lei.
20 dopo un certo tempo essa concepì e diede alla luce un figlio, al quale pose nome Samuele, perchè l'aveva chiesto al Signore.20 Così al finir dell'anno Anna concepì e partorì un figlio e lo chiamò Samuele. "Perché - diceva - dal Signore l'ho impetrato".
21 Salì ancora il marito di lei Elcana con l'intera famiglia per immolare al Signore l'ostia solenne e [sciogliere] il suo voto;21 Quando poi Elkana andò con tutta la famiglia a offrire il sacrificio di ogni anno al Signore e a soddisfare il voto,
22 ma Anna non salì, perchè aveva detto a suo marito: «Non verrò finchè il bimbo non sia slattato; allora ve lo condurrò perchè si presenti dinanzi al Signore, e rimanga poi sempre colà».22 Anna non andò, perché diceva al marito: "Non verrò, finché il bambino non sia divezzato e io possa condurlo a vedere il volto del Signore; poi resterà là per sempre".
23 Al che Elcana, il marito di lei, soggiunse: «Fa' pur quanto ti piace, e resta fino a che l'avrai slattato; e io prego che il Signore adempia la sua parola». Restò adunque la donna e allattò il figliuolo fino al momento di essere slattato.23 Le rispose Elkana suo marito: "Fa' pure quanto ti sembra meglio; rimani finché tu l'abbia divezzato; soltanto adempia il Signore la tua parola". La donna rimase e allattò il figlio, finché l'ebbe divezzato.
24 Quando l'ebbe svezzato, lo condusse con sè, e preso un vitello di tre anni, tre moggia di farina e un'anfora di vino, venne alla casa del Signore in Silo. Il fanciullo era ancor piccolino.24 Dopo averlo divezzato, andò con lui, portando un giovenco di tre anni, un''efa' di farina e un otre di vino e venne alla casa del Signore a Silo e il fanciullo era con loro.
25 Ed essi immolarono il vitello e offrirono il fanciullo ad Eli.25 Immolato il giovenco, presentarono il fanciullo a Eli
26 E disse Anna: «Ti scongiuro, o signore mio: la tua anima vive, o signore; io sono quella donna, che stetti qui avanti a te a pregare il Signore;26 e Anna disse: "Ti prego, mio signore. Per la tua vita, signor mio, io sono quella donna che era stata qui presso di te a pregare il Signore.
27 lo pregai per questo fanciullo, e il Signore esaudì la mia domanda;27 Per questo fanciullo ho pregato e il Signore mi ha concesso la grazia che gli ho chiesto.
28 perciò anch'io l'ho donato al Signore per tutto il tempo che egli sarà consacrato al Signore». E adorarono quivi il Signore e Anna pregò e disse:28 Perciò anch'io lo dò in cambio al Signore: per tutti i giorni della sua vita egli è ceduto al Signore". E si prostrarono là davanti al Signore.