Atti degli Apostoli 7
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BIBBIA RICCIOTTI | BIBBIA CEI 2008 |
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1 - E il sommo sacerdote parlò, dicendogli: «Stanno proprio così le cose udite?». | 1 Disse allora il sommo sacerdote: «Le cose stanno proprio così?». |
2 Egli disse: «Fratelli e padri, vogliate ascoltarmi. Il Dio della gloria apparve ad Abramo, nostro padre, mentr'era in Mesopotamia, prima che andasse a stabilirsi in Caran, | 2 Stefano rispose: «Fratelli e padri, ascoltate: il Dio della gloria apparve al nostro padre Abramo quando era in Mesopotamia, prima che si stabilisse in Carran, |
3 e gli disse: - Esci dal tuo paese e dal tuo parentado, e vieni nel paese che io ti mostrerò. - | 3 e gli disse: Esci dalla tua terra e dalla tua gente e vieni nella terra che io ti indicherò. |
4 Allora egli uscì dal paese de' Caldei, e si stabilì in Caran. Di là, dopo la morte di suo padre, Iddio lo fece venir in questo paese dove adesso abitate. | 4 Allora, uscito dalla terra dei Caldei, si stabilì in Carran; di là, dopo la morte di suo padre, Dio lo fece emigrare in questa terra dove voi ora abitate. |
5 E non gli diede ivi in possesso neppure la larghezza d'un piede, ma gli promise darne a lui il possesso ne' suoi discendenti dopo di lui; e questo glielo promise quand'egli non aveva ancora alcun figliuolo. | 5 In essa non gli diede alcuna proprietà, neppure quanto l’orma di un piede e, sebbene non avesse figli, promise di darla in possesso a lui e alla sua discendenza dopo di lui. |
6 Iddio gli disse che la discendenza di lui sarebbe pellegrina in terra straniera, ridotta in servitù e maltrattata per quattrocent'anni. | 6 Poi Dio parlò così: La sua discendenza vivrà da straniera in terra altrui, tenuta in schiavitù e oppressione per quattrocento anni. |
7 Ma disse pure: - Io giudicherò la nazione alla quale avranno servito; e dopo la prova usciranno, e serviranno a me nel luogo mio. - | 7 Ma la nazione di cui saranno schiavi, io la giudicherò – disse Dio – e dopo ciò usciranno e mi adoreranno in questo luogo. |
8 Poi ci fu il patto della circoncisione; e così Abramo, avuto Isacco, lo circoncise l'ottavo giorno; Isacco circoncise Giacobbe, e Giacobbe i dodici patriarchi. | 8 E gli diede l’alleanza della circoncisione. E così Abramo generò Isacco e lo circoncise l’ottavo giorno e Isacco generò Giacobbe e Giacobbe i dodici patriarchi. |
9 E i patriarchi, invidiosi di Giuseppe, lo vendereno per essere menato in Egitto; ma Dio era con lui; | 9 Ma i patriarchi, gelosi di Giuseppe, lo vendettero perché fosse condotto in Egitto. Dio però era con lui |
10 e lo liberò da tutte le sue tribolazioni, e gli diede grazia e sapienza davanti a Faraone, re d'Egitto, che lo costituì governatore del regno e di tutta la sua casa. | 10 e lo liberò da tutte le sue tribolazioni e gli diede grazia e sapienza davanti al faraone, re d’Egitto, il quale lo nominò governatore dell’Egitto e di tutta la sua casa. |
11 Venne poi una carestia in tutto l'Egitto e in Canaan; la miseria era grande, e i nostri padri non trovavan di che vivere. | 11 Su tutto l’Egitto e su Canaan vennero carestia e grande tribolazione e i nostri padri non trovavano da mangiare. |
12 Ma avendo udito Giacobbe che in Egitto c'era del grano, vi mandò una prima volta i nostri padri. | 12 Giacobbe, avendo udito che in Egitto c’era del cibo, vi inviò i nostri padri una prima volta; |
13 La seconda volta Giuseppe fu riconosciuto da' suoi fratelli, e Faraone seppe della famiglia di Giuseppe. | 13 la seconda volta Giuseppe si fece riconoscere dai suoi fratelli e così fu nota al faraone la stirpe di Giuseppe. |
14 Allora Giuseppe mandò per Giacobbe suo padre e per tutto il suo parentado, ch'era di settantacinque anime; | 14 Giuseppe allora mandò a chiamare suo padre Giacobbe e tutta la sua parentela, in tutto settantacinque persone. |
15 e Giacobbe scese in Egitto, e vi morì lui e i padri nostri: | 15 Giacobbe discese in Egitto. Egli morì, come anche i nostri padri; |
16 i quali tutti furon trasportati a Sichem, e posti nel sepolcro che Abramo aveva comprato a danaro da' figli di Emor in Sichem. | 16 essi furono trasportati in Sichem e deposti nel sepolcro che Abramo aveva acquistato, pagando in denaro, dai figli di Emor, a Sichem. |
17 Ma come si avvicinava il tempo della promessa che Dio aveva fatto ad Abramo, il popolo crebbe e si moltiplicò in Egitto; | 17 Mentre si avvicinava il tempo della promessa fatta da Dio ad Abramo, il popolo crebbe e si moltiplicò in Egitto, |
18 e venne su un altro re, che nulla sapeva di Giuseppe. | 18 finché sorse in Egitto un altro re, che non conosceva Giuseppe. |
19 Costui, usando astuzie contro la nostra stirpe, trattò duramente i nostri padri, sino a comandar loro d'esporre i neonati perchè non vivessero. | 19 Questi, agendo con inganno contro la nostra gente, oppresse i nostri padri fino al punto di costringerli ad abbandonare i loro bambini, perché non sopravvivessero. |
20 In quel tempo nacque Mosè, caro a Dio; e fu nutrito per tre mesi in casa del padre suo; | 20 In quel tempo nacque Mosè, ed era molto bello. Fu allevato per tre mesi nella casa paterna |
21 ma poi che fu esposto, la figliuola di Faraone lo raccolse e se lo allevò come figlio. | 21 e, quando fu abbandonato, lo raccolse la figlia del faraone e lo allevò come suo figlio. |
22 E così, istruito in tutta la sapienza degli Egiziani, divenne potente in parole e in opere. | 22 Così Mosè venne educato in tutta la sapienza degli Egiziani ed era potente in parole e in opere. |
23 E quando fu su' quarant'anni, gli entrò in cuore di visitar i suoi fratelli, i figli d'Israele. | 23 Quando compì quarant’anni, gli venne il desiderio di fare visita ai suoi fratelli, i figli d’Israele. |
24 E vistone uno maltrattato, lo difese e vendicò l'oppresso, uccidendo l'Egiziano. | 24 Vedendone uno che veniva maltrattato, ne prese le difese e vendicò l’oppresso, uccidendo l’Egiziano. |
25 E' si pensava che i suoi fratelli capirebbero che Dio li voleva salvare per mezzo di lui; ma essi non l'intesero. | 25 Egli pensava che i suoi fratelli avrebbero compreso che Dio dava loro salvezza per mezzo suo, ma essi non compresero. |
26 Il giorno seguente, comparve tra loro, mentre alcuni litigavano, e li esortò alla pace, dicendo: - O uomini, voi siete fratelli, perchè vi maltrattate l'un l'altro? - | 26 Il giorno dopo egli si presentò in mezzo a loro mentre stavano litigando e cercava di rappacificarli. Disse: “Uomini, siete fratelli! Perché vi maltrattate l’un l’altro?”. |
27 Ma colui che maltrattava il prossimo, lo respinse, e gli disse: - Chi ti ha costituito nostro capo e giudice? | 27 Ma quello che maltrattava il vicino lo respinse, dicendo: “Chi ti ha costituito capo e giudice sopra di noi? |
28 Mi vuoi forse uccidere, come ieri uccidesti l'Egiziano? - | 28 Vuoi forse uccidermi, come ieri hai ucciso l’Egiziano?”. |
29 A tal parola Mosè fuggì, e se n'andò come forestiero nella terra di Madian, dov'ebbe due figliuoli. | 29 A queste parole Mosè fuggì e andò a vivere da straniero nella terra di Madian, dove ebbe due figli. |
30 In capo a quarant'anni, un angelo gli apparve nel deserto del monte Sion, nella fiamma d'un roveto ardente. | 30 Passati quarant’anni, gli apparve nel deserto del monte Sinai un angelo, in mezzo alla fiamma di un roveto ardente. |
31 E Mosè, veduto ciò, si stupì di quella visione; e come si accostava per considerar la cosa, si fece udire questa voce del Signore: | 31 Mosè rimase stupito di questa visione e, mentre si avvicinava per vedere meglio, venne la voce del Signore: |
32 - Io sono il Dio de' tuoi padri, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe. - E Mosè, tutto tremante, non ardiva più guardare. | 32 “Io sono il Dio dei tuoi padri, il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe”. Tutto tremante, Mosè non osava guardare. |
33 Allora il Signore gli disse: - Tògliti i calzari da' piedi, perchè il luogo dove stai è terra santa. | 33 Allora il Signore gli disse: “Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo in cui stai è terra santa. |
34 Sì, l'ho veduta l'afflizione del mio popolo che è in Egitto; ho udito i loro gemiti, e son disceso per liberarli. Or dunque, vieni; io manderò te in Egitto. - | 34 Ho visto i maltrattamenti fatti al mio popolo in Egitto, ho udito il loro gemito e sono sceso a liberarli. Ora vieni, io ti mando in Egitto”. |
35 Guardate: questo Mosè, che avevan rinnegato dicendo: - Chi ti ha costituito capo e giudice? -, Dio lo mandò come capo e liberatore sotto la guida dell'angelo apparsogli nel roveto. | 35 Questo Mosè, che essi avevano rinnegato dicendo: “Chi ti ha costituito capo e giudice?”, proprio lui Dio mandò come capo e liberatore, per mezzo dell’angelo che gli era apparso nel roveto. |
36 Fu lui che li trasse fuor dell'Egitto, facendo prodigi e miracoli, nel paese nel Mar Rosso e nel deserto, per quaranta anni. | 36 Egli li fece uscire, compiendo prodigi e segni nella terra d’Egitto, nel Mar Rosso e nel deserto per quarant’anni. |
37 Questo è quel Mosè, che disse a' figliuoli d'Israele: - Dio vi susciterà di mezzo a' vostri fratelli un Profeta; ascoltatelo, come me avete ascoltato. - | 37 Egli è quel Mosè che disse ai figli d’Israele: “Dio farà sorgere per voi, dai vostri fratelli, un profeta come me”. |
38 È questi che si trovò nell'assemblea del deserto con l'angelo che gli parlava dal monte Sinai e co' padri nostri, e ricevette parole di vita per darle a noi. | 38 Egli è colui che, mentre erano radunati nel deserto, fu mediatore tra l’angelo, che gli parlava sul monte Sinai, e i nostri padri; egli ricevette parole di vita da trasmettere a noi. |
39 Eppure i padri nostri rifiutarono di ubbidirgli, anzi lo rinnegarono, e, rimpiangendo in cuor loro l'Egitto, | 39 Ma i nostri padri non vollero dargli ascolto, anzi lo respinsero e in cuor loro si volsero verso l’Egitto, |
40 dissero ad Aronne: - Facci degli dèi che ci guidino; perchè di questo Mosè che ci trasse dalla terra d'Egitto, noi non sappiamo che ne sia stato. - | 40 dicendo ad Aronne: “Fa’ per noi degli dèi che camminino davanti a noi, perché a questo Mosè, che ci condusse fuori dalla terra d’Egitto, non sappiamo che cosa sia accaduto”. |
41 E in que' giorni fecero un vitello, offersero un sacrificio a codest'idolo, ed esultarono dell'opera che avevan fatta con le loro mani. | 41 E in quei giorni fabbricarono un vitello e offrirono un sacrificio all’idolo e si rallegrarono per l’opera delle loro mani. |
42 Ma Dio si rivolse da loro, e li abbandonò al culto degli idoli, come sta scritto nel libro de' profeti: "Casa d'Israele, eran forse vittime e sacrifici, che m'offrivate, durante i quarant'anni nel deserto, | 42 Ma Dio si allontanò da loro e li abbandonò al culto degli astri del cielo, come è scritto nel libro dei Profeti: Mi avete forse offerto vittime e sacrifici per quarant’anni nel deserto, o casa d’Israele? |
43 quando vi portavate appresso la tenda di Moloc e l'astro di Remfan, idoli che vi eravate fabbricati per prostrarvici dinanzi? Perciò, io vi farò deportare al di là di Babilonia". | 43 Avete preso con voi la tenda di Moloc e la stella del vostro dio Refan, immagini che vi siete fabbricate per adorarle! Perciò vi deporterò al di là di Babilonia. |
44 Il tabernacolo della testimonianza era co' padri nostri nel deserto, come Dio aveva ordinato parlando a Mosè, che lo facesse nella forma che gli fu data a vedere; | 44 Nel deserto i nostri padri avevano la tenda della testimonianza, come colui che parlava a Mosè aveva ordinato di costruirla secondo il modello che aveva visto. |
45 e poi che l'ebbero ricevuto, i padri nostri, guidati da Giosuè, lo introdussero qui, dopo la sottomissione de' popoli che Dio scacciò d'innanzi a loro sino a' giorni di David, | 45 E dopo averla ricevuta, i nostri padri con Giosuè la portarono con sé nel territorio delle nazioni che Dio scacciò davanti a loro, fino ai tempi di Davide. |
46 il quale trovò grazia presso Dio e chiese di preparare una ferma dimora al Dio di Giacobbe. | 46 Costui trovò grazia dinanzi a Dio e domandò di poter trovare una dimora per la casa di Giacobbe; |
47 Ma fu Salomone quello che gli edificò una casa. | 47 ma fu Salomone che gli costruì una casa. |
48 L'Altissimo però non abita in templi fatti da man d'uomo come dice il profeta: | 48 L’Altissimo tuttavia non abita in costruzioni fatte da mano d’uomo, come dice il profeta: |
49 - Mio trono è il cielo: e la terra è sgabello a' miei piedi. Qual casa mi edificherete voi? dice il Signore, o, qual sarà il luogo del mio riposo? | 49 Il cielo è il mio trono e la terra sgabello dei miei piedi. Quale casa potrete costruirmi, dice il Signore, o quale sarà il luogo del mio riposo? |
50 Non ha la mia mano formate tutte queste cose? - | 50 Non è forse la mia mano che ha creato tutte queste cose? |
51 Gente di dura cervice, incirconcisi di cuore e d'orecchi, voi resistete sempre allo Spirito Santo! Come fecero i padri vostri, allo stesso modo fate voi. | 51 Testardi e incirconcisi nel cuore e nelle orecchie, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo. Come i vostri padri, così siete anche voi. |
52 Qual dei profeti non perseguitarono i padri vostri? Uccisero perfino quelli che preannunziavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete stati i traditori e gli assassini! | 52 Quale dei profeti i vostri padri non hanno perseguitato? Essi uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete diventati traditori e uccisori, |
53 Voi, che avete ricevuta la legge come trasmessavi da angeli, e non l'avete osservata». | 53 voi che avete ricevuto la Legge mediante ordini dati dagli angeli e non l’avete osservata». |
54 All'udir queste cose, fremevan di rabbia nei loro cuori, e digrignavano i denti contro di lui. | 54 All’udire queste cose, erano furibondi in cuor loro e digrignavano i denti contro Stefano. |
55 Ma egli, pieno di Spirito Santo, fissati gli occhi nel cielo, vide la gloria di Dio, e Gesù stare alla destra di Dio. | 55 Ma egli, pieno di Spirito Santo, fissando il cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio |
56 E disse: «Ecco, io vedo i cieli aperti, e il Figliuol dell'uomo stare alla destra di Dio». | 56 e disse: «Ecco, contemplo i cieli aperti e il Figlio dell’uomo che sta alla destra di Dio». |
57 Quelli, con grandi strida, si turaron gli orecchi, e tutti insieme gli si avventarono addosso; | 57 Allora, gridando a gran voce, si turarono gli orecchi e si scagliarono tutti insieme contro di lui, |
58 e, trascinatolo fuori della città, si diedero a lapidarlo. I testimoni deposero le loro vesti a' piedi di un giovane, chiamato Saulo. | 58 lo trascinarono fuori della città e si misero a lapidarlo. E i testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane, chiamato Saulo. |
59 E lapidavano Stefano, mentr'egli invocava Gesù e diceva: «Signore Gesù, ricevi lo spirito mio». | 59 E lapidavano Stefano, che pregava e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito». |
60 Poi, caduto ginocchioni, gridò a gran voce: «Signore, non imputar loro questo peccato». E, detto questo, si addormentò nel Signore. E Saulo consentì alla morte di lui. | 60 Poi piegò le ginocchia e gridò a gran voce: «Signore, non imputare loro questo peccato». Detto questo, morì. |