Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Deuteronomio 9


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BIBBIA RICCIOTTIDIODATI
1 - Ascolta, Israele. Tu passerai ora il Giordano, per debellare nazioni numerosissime e più forti di te, città grandissime e cinte di mura alte sino al cielo,1 ASCOLTA, Israele: oggi tu passi il Giordano, per andare a possedere un paese di genti più grandi e più potenti di te; città grandi e forti, che arrivano fino al cielo,
2 popoli grandi e potenti, della razza degli Enacim che tu stesso hai veduto e udito, ai quali nessuno può resistere a faccia.2 di una gente grande, e d’alta statura, de’ figliuoli degli Anachiti, de’ quali tu hai conoscenza, e de’ quali tu hai udito dire: Chi potrà stare a fronte a’ figliuoli di Anac?
3 Saprai dunque ora a prova che il Signore Dio tuo passerà egli stesso avanti a te, fuoco che divora e consuma, per stritolarli, distruggerli e disperderli in breve davanti a te, come t'ha detto.3 Sappi adunque oggi che il Signore Iddio tuo, che passa davanti a te, è un fuoco consumante; esso li distruggerà, ed esso li abbatterà davanti a te; tu li scaccerai, e li distruggerai subitamente, come il Signore ti ha parlato.
4 Ma quando il Signore Dio tuo li avrà sterminati dalla tua presenza, non dire: - Per i miei meriti m'ha condotto il Signore a posseder questa terra; come per le loro empietà son state distrutte queste nazioni.-4 Non dir nel cuor tuo, quando il Signore li avrà scacciati d’innanzi a te: Il Signore mi ha condotto in questo paese, per possederlo, per la mia giustizia; essendo che il Signore scaccia d’innanzi a te queste genti per la lor malvagità.
5 Non pei tuoi meriti; nè per la rettitudine del cuor tuo, entrerai al possesso delle loro terre; ma perchè esse avevano operato empiamente, son state distrutte al tuo arrivo, ed il Signore ha così adempiuta la parola da lui data con giuramento ai tuoi padri Abramo, Isacco e Giacobbe.5 Tu non entri a possedere il lor paese per la tua giustizia, nè per la dirittura del cuor tuo; conciossiachè il Signore Iddio tuo scacci quelle genti d’innanzi a te, per la lor malvagità, e per attener la parola ch’egli ha giurata a’ tuoi padri, ad Abrahamo, a Isacco, e a Giacobbe.
6 Sappi dunque che non pei tuoi meriti il Signore Dio tuo t'avrà data in possesso quest'ottima terra, mentre anzi tu sei un popolo di durissima testa.6 Sappi adunque che il Signore Iddio tuo non ti dà a posseder questo buon paese, per la tua giustizia; conciossiachè tu sii un popolo di collo duro
7 Ripensa, e non lo dimenticare, come tu provocasti nel deserto la collera del Signore Dio tuo. Dal giorno nel quale uscisti dall'Egitto, sino a qui, sempre fosti in contesa col Signore.7 Ricordati, non dimenticarti come tu hai fatto gravemente adirare il Signore Iddio tuo nel deserto; dal giorno che tu uscisti del paese di Egitto, finchè siete arrivati in questo luogo, voi siete stati ribelli contro al Signore.
8 Perchè anche nell'Horeb lo provocasti, ed egli sdegnato voleva distruggerti,8 Eziandio in Horeb faceste gravemente adirare il Signore; talchè il Signore si crucciò contro a voi, per distruggervi; quando io salii in su la montagna,
9 quand'io salii il monte per ricevervi le tavole di pietra, le tavole dell'alleanza pattuita con voi dal Signore, e rimasi sul monte quaranta giorni e quaranta notti, senza mangiar pane nè bere acqua.9 per ricever le Tavole di pietra, le Tavole del Patto che il Signore avea fatto con voi; e dimorai in su la montagna quaranta giorni e quaranta notti, senza mangiar pane, nè bere acqua;
10 Ed il Signore mi dette due tavole di pietra scritte dal dito di Dio, contenenti tutti i comandamenti da lui dati a voi sul monte, di mezzo al fuoco, quand'era adunata tutta l'assemblea del popolo.10 e il Signore mi diede le due Tavole di pietra, scritte col dito di Dio, sopra le quali era scritto, conforme a tutte le parole che il Signore vi avea dette, parlando con voi nella montagna, di mezzo al fuoco, al giorno della raunanza.
11 Passati che furono quaranta giorni ed altrettante notti, il Signore mi dette due tavole di pietra, le tavole dell'alleanza,11 Avvenne adunque in capo di quaranta giorni, e di quaranta notti, che il Signore mi diede le due Tavole di pietra, le Tavole del Patto;
12 e mi disse: - Levati, e scendi di qui prestamente, perchè il tuo popolo, che tu conducesti via dall'Egitto, ha presto abbandonato la strada da te mostratagli, e si son fatti [un idolo] di getto. -12 e il Signore mi disse: Levati, scendi prestamente di qui; perciocchè il tuo popolo che tu hai tratto fuor di Egitto, si è corrotto; tosto si sono eglino rivolti dalla via che io avea lor comandata: si sono fatti una statua di getto.
13 Ed il Signore m'aggiunse: - Veggo che questo è un popolo di dura testa;13 Il Signore mi disse ancora: Io ho riguardato questo popolo; ed ecco, egli è un popolo di collo duro.
14 lasciami fare, ch'io lo distrugga, e disperda il suo nome di sotto il cielo; porrò te a capo di un'altra gente più numerosa e più forte di questa.-14 Lasciami fare, e io li distruggerò, e cancellerò il lor nome di sotto al cielo: e ti farò divenire una nazione più potente, e più grande di lui.
15 Or quando, sceso dal monte fumante, e tenendo nelle due mani le due tavole dell'alleanza,15 E io mi mossi, e discesi giù dal monte, il quale ardeva in fuoco, avendo nelle mie due mani le due Tavole del Patto.
16 ebbi veduto che voi avevate peccato contro il Signore Dio vostro, v'eravate fatti un vitello di getto, ed avevate così presto abbandonata la via che il Signore v'aveva mostrata,16 E io riguardai; ed ecco, voi avevate peccato contro al Signore Iddio vostro; voi vi eravate fatti un vitello di getto; tosto vi eravate stornati dalla via che il Signore vi avea comandata.
17 gettai via dalle mie mani le tavole, e le spezzai sotto i vostri occhi.17 E io presi quelle due Tavole, e le gittai giù d’in su le mie due mani, e le spezzai in vostra presenza.
18 Poi stetti prostrato un'altra volta davanti al Signore per quaranta giorni e quaranta notti, senza mangiar pane nè bever acqua, a causa di tutt'i vostri peccati, da voi commessi contro al Signore provocandolo alla collera;18 Poi mi gittai in terra davanti al Signore, come prima, per quaranta giorni e per quaranta notti, senza mangiar pane, nè bere acqua, per tutto il vostro peccato che avevate commesso, facendo ciò che dispiace al Signore, per irritarlo.
19 poichè temevo la sua indignazione e la sua ira, con la quale sdegnato contro di voi voleva distruggervi. Ed il Signore m'esaudì anche questa volta.19 Conciossiachè io avessi paura, per cagion dell’ira e del cruccio, del quale il Signore era gravemente adirato contro a voi, per distruggervi. E il Signore mi esaudì ancora quella volta.
20 Irato pure grandemente verso d'Aronne, voleva punir di morte anche lui, e per lui io similmente pregai.20 Il Signore si crucciò ancora gravemente contro ad Aaronne, per distruggerlo; ma in quel tempo io pregai eziandio per Aaronne.
21 Quanto all'oggetto del vostro peccato, cioè il vitello, lo presi, lo gettai nel fuoco, e fattolo in pezzi e ridottolo interamente in polvere, lo gettai nel torrente che scende dal monte.21 Poi presi il vostro peccato che avevate fatto, cioè il vitello, e lo bruciai col fuoco, e lo tritai, macinandolo ben bene, finchè fu ridotto in polvere; e ne gittai la polvere nel rivo che scendea giù dal monte.
22 Anche all'Incendio, ed alla Tentazione, ed ai Sepolcri della Concupiscenza, provocaste il Signore.22 Voi faceste eziandio gravemente adirare il Signore in Tabera, e in Massa, e in Chibrot-taava;
23 Così pure quando v'ordinò di muovervi da Cadesbarne, dicendovi: - Movetevi, e prendete possesso della terra ch'io v'ho data, - voi disprezzaste il comando del Signore Dio vostro, non gli credeste, e non voleste ascoltar la sua voce.23 parimente, quando il Signore vi mandò da Cades-barnea, dicendo: Salite, possedete il paese che io vi ho dato; voi foste ribelli al comandamento del Signore Iddio vostro, e non gli credeste, e non ubbidiste alla sua voce.
24 Sempre siete stati ribelli, sino dal giorno che cominciai a conoscervi.24 Dal giorno che io vi ho conosciuti, voi siete stati ribelli contro al Signore.
25 E stetti prostrato dinanzi al Signore quaranta giorni e quaranta notti, supplichevolmente pregandolo acciò non vi sterminasse come aveva minacciato;25 Io mi gittai adunque in terra davanti al Signore, per que’ quaranta giorni, e quelle quaranta notti, che io stetti così prostrato; perciocchè il Signore avea detto di distruggervi.
26 e pregando dissi: - Signore Iddio, non disperdere il tuo popolo e la tua eredità, che tu liberasti con la tua grandezza, che tu conducesti via con mano potente dall'Egitto.26 E pregai il Signore, e dissi: Signore Iddio, non distruggere il tuo popolo e la tua eredità, che tu hai riscossa con la tua grandezza, la quale tu hai tratta fuor di Egitto con man forte.
27 Ricordati d'Abramo, d'Isacco e di Giacobbe tuoi servi: non guardar alla durezza di questo popolo, alla sua empietà ed al suo peccato.27 Ricordati de’ tuoi servitori, d’Abrahamo, d’Isacco, e di Giacobbe; non aver riguardo alla durezza di questo popolo, nè alla sua malvagità, nè al suo peccato;
28 Che gli abitanti di quella terra dalla quale tu ci cavasti non abbiano a dire: "Il signore non poteva introdurre [gl'Israeliti] nella terra che aveva loro promessa, e li aveva in odio; perciò li condusse via; per metterli a morte nel deserto".28 che talora que’ del paese, onde tu ci hai tratti fuori, non dicano: Il Signore li ha tratti fuori per farli morire nel deserto, perchè non poteva condurli nel paese ch’egli avea lor promesso, e perchè li odiava.
29 Eppure son dessi il tuo popolo, e la tua eredità, che tu conducesti via con la potenza tua grande, e col braccio tuo disteso. -29 E pure essi sono tuo popolo e tua eredità, la qual tu hai tratta fuori con la tua gran forza, e col tuo braccio steso