Scrutatio

Domenica, 5 maggio 2024 - Beato Nunzio Sulprizio ( Letture di oggi)

Deuteronomio 9


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BIBBIA RICCIOTTIBIBBIA CEI 1974
1 - Ascolta, Israele. Tu passerai ora il Giordano, per debellare nazioni numerosissime e più forti di te, città grandissime e cinte di mura alte sino al cielo,1 Ascolta, Israele! Oggi tu attraverserai il Giordano per andare a impadronirti di nazioni più grandi e più potenti di te, di città grandi e fortificate fino al cielo,
2 popoli grandi e potenti, della razza degli Enacim che tu stesso hai veduto e udito, ai quali nessuno può resistere a faccia.2 di un popolo grande e alto di statura, dei figli degli Anakiti che tu conosci e dei quali hai sentito dire: Chi mai può resistere ai figli di Anak?
3 Saprai dunque ora a prova che il Signore Dio tuo passerà egli stesso avanti a te, fuoco che divora e consuma, per stritolarli, distruggerli e disperderli in breve davanti a te, come t'ha detto.3 Sappi dunque oggi che il Signore tuo Dio passerà davanti a te come fuoco divoratore, li distruggerà e li abbatterà davanti a te; tu li scaccerai e li farai perire in fretta, come il Signore ti ha detto.
4 Ma quando il Signore Dio tuo li avrà sterminati dalla tua presenza, non dire: - Per i miei meriti m'ha condotto il Signore a posseder questa terra; come per le loro empietà son state distrutte queste nazioni.-4 Quando il Signore tuo Dio li avrà scacciati dinanzi a te, non pensare: A causa della mia giustizia, il Signore mi ha fatto entrare in possesso di questo paese; mentre per la malvagità di queste nazioni il Signore le scaccia dinanzi a te.
5 Non pei tuoi meriti; nè per la rettitudine del cuor tuo, entrerai al possesso delle loro terre; ma perchè esse avevano operato empiamente, son state distrutte al tuo arrivo, ed il Signore ha così adempiuta la parola da lui data con giuramento ai tuoi padri Abramo, Isacco e Giacobbe.5 No, tu non entri in possesso del loro paese a causa della tua giustizia, né a causa della rettitudine del tuo cuore; ma il Signore tuo Dio scaccia quelle nazioni dinanzi a te per la loro malvagità e per mantenere la parola che il Signore ha giurato ai tuoi padri, ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe.
6 Sappi dunque che non pei tuoi meriti il Signore Dio tuo t'avrà data in possesso quest'ottima terra, mentre anzi tu sei un popolo di durissima testa.6 Sappi dunque che non a causa della tua giustizia il Signore tuo Dio ti dà il possesso di questo fertile paese; anzi tu sei un popolo di dura cervice.
7 Ripensa, e non lo dimenticare, come tu provocasti nel deserto la collera del Signore Dio tuo. Dal giorno nel quale uscisti dall'Egitto, sino a qui, sempre fosti in contesa col Signore.7 Ricordati, non dimenticare, come hai provocato all'ira il Signore tuo Dio nel deserto. Da quando usciste dal paese d'Egitto fino al vostro arrivo in questo luogo, siete stati ribelli al Signore.
8 Perchè anche nell'Horeb lo provocasti, ed egli sdegnato voleva distruggerti,8 Anche sull'Oreb provocaste all'ira il Signore; il Signore si adirò contro di voi fino a volere la vostra distruzione.
9 quand'io salii il monte per ricevervi le tavole di pietra, le tavole dell'alleanza pattuita con voi dal Signore, e rimasi sul monte quaranta giorni e quaranta notti, senza mangiar pane nè bere acqua.9 Quando io salii sul monte a prendere le tavole di pietra, le tavole dell'alleanza che il Signore aveva stabilita con voi, rimasi sul monte quaranta giorni e quaranta notti, senza mangiare pane né bere acqua;
10 Ed il Signore mi dette due tavole di pietra scritte dal dito di Dio, contenenti tutti i comandamenti da lui dati a voi sul monte, di mezzo al fuoco, quand'era adunata tutta l'assemblea del popolo.10 il Signore mi diede le due tavole di pietra, scritte dal dito di Dio, sulle quali stavano tutte le parole che il Signore vi aveva dette sul monte, in mezzo al fuoco, il giorno dell'assemblea.
11 Passati che furono quaranta giorni ed altrettante notti, il Signore mi dette due tavole di pietra, le tavole dell'alleanza,11 Alla fine dei quaranta giorni e delle quaranta notti, il Signore mi diede le due tavole di pietra, le tavole dell'alleanza.
12 e mi disse: - Levati, e scendi di qui prestamente, perchè il tuo popolo, che tu conducesti via dall'Egitto, ha presto abbandonato la strada da te mostratagli, e si son fatti [un idolo] di getto. -12 Poi il Signore mi disse: Scendi in fretta di qui, perché il tuo popolo, che hai fatto uscire dall'Egitto, si è traviato; presto si sono allontanati dalla via che io avevo loro indicata: si sono fatti un idolo di metallo fuso.
13 Ed il Signore m'aggiunse: - Veggo che questo è un popolo di dura testa;13 Il Signore mi aggiunse: Io ho visto questo popolo; ecco, è un popolo di dura cervice;
14 lasciami fare, ch'io lo distrugga, e disperda il suo nome di sotto il cielo; porrò te a capo di un'altra gente più numerosa e più forte di questa.-14 lasciami fare; io li distruggerò e cancellerò il loro nome sotto i cieli e farò di te una nazione più potente e più grande di loro.
15 Or quando, sceso dal monte fumante, e tenendo nelle due mani le due tavole dell'alleanza,15 Così io mi volsi e scesi dal monte, dal monte tutto in fiamme, tenendo nelle mani le due tavole dell'alleanza.
16 ebbi veduto che voi avevate peccato contro il Signore Dio vostro, v'eravate fatti un vitello di getto, ed avevate così presto abbandonata la via che il Signore v'aveva mostrata,16 Guardai ed ecco, avevate peccato contro il Signore vostro Dio; vi eravate fatto un vitello di metallo fuso; avevate ben presto lasciato la via che il Signore vi aveva imposta.
17 gettai via dalle mie mani le tavole, e le spezzai sotto i vostri occhi.17 Allora afferrai le due tavole, le gettai con le mie mani e le spezzai sotto i vostri occhi.
18 Poi stetti prostrato un'altra volta davanti al Signore per quaranta giorni e quaranta notti, senza mangiar pane nè bever acqua, a causa di tutt'i vostri peccati, da voi commessi contro al Signore provocandolo alla collera;18 Poi mi prostrai davanti al Signore, come avevo fatto la prima volta, per quaranta giorni e per quaranta notti; non mangiai pane né bevvi acqua, a causa del gran peccato che avevate commesso, facendo ciò che è male agli occhi del Signore per provocarlo.
19 poichè temevo la sua indignazione e la sua ira, con la quale sdegnato contro di voi voleva distruggervi. Ed il Signore m'esaudì anche questa volta.19 Io avevo paura di fronte all'ira e al furore di cui il Signore era acceso contro di voi, al punto di volervi distruggere. Ma il Signore mi esaudì anche quella volta.
20 Irato pure grandemente verso d'Aronne, voleva punir di morte anche lui, e per lui io similmente pregai.20 Anche contro Aronne il Signore si era fortemente adirato, al punto di volerlo far perire; io pregai in quell'occasione anche per Aronne.
21 Quanto all'oggetto del vostro peccato, cioè il vitello, lo presi, lo gettai nel fuoco, e fattolo in pezzi e ridottolo interamente in polvere, lo gettai nel torrente che scende dal monte.21 Poi presi l'oggetto del vostro peccato, il vitello che avevate fatto, lo bruciai nel fuoco, lo feci a pezzi, frantumandolo finché fosse ridotto in polvere, e buttai quella polvere nel torrente che scende dal monte.
22 Anche all'Incendio, ed alla Tentazione, ed ai Sepolcri della Concupiscenza, provocaste il Signore.22 Anche a Tabera, a Massa e a Kibrot-Taava, voi provocaste il Signore.
23 Così pure quando v'ordinò di muovervi da Cadesbarne, dicendovi: - Movetevi, e prendete possesso della terra ch'io v'ho data, - voi disprezzaste il comando del Signore Dio vostro, non gli credeste, e non voleste ascoltar la sua voce.23 Quando il Signore volle farvi partire da Kades-Barnea dicendo: Entrate e prendete in possesso il paese che vi dò, voi vi ribellaste all'ordine del Signore vostro Dio, non aveste fede in lui e non obbediste alla sua voce.
24 Sempre siete stati ribelli, sino dal giorno che cominciai a conoscervi.24 Siete stati ribelli al Signore da quando vi ho conosciuto.
25 E stetti prostrato dinanzi al Signore quaranta giorni e quaranta notti, supplichevolmente pregandolo acciò non vi sterminasse come aveva minacciato;25 Io stetti prostrato davanti al Signore, quei quaranta giorni e quelle quaranta notti, perché il Signore aveva minacciato di distruggervi.
26 e pregando dissi: - Signore Iddio, non disperdere il tuo popolo e la tua eredità, che tu liberasti con la tua grandezza, che tu conducesti via con mano potente dall'Egitto.26 Pregai il Signore e dissi: Signore Dio, non distruggere il tuo popolo, la tua eredità, che hai riscattato nella tua grandezza, che hai fatto uscire dall'Egitto con mano potente.
27 Ricordati d'Abramo, d'Isacco e di Giacobbe tuoi servi: non guardar alla durezza di questo popolo, alla sua empietà ed al suo peccato.27 Ricordati dei tuoi servi Abramo, Isacco e Giacobbe; non guardare alla caparbietà di questo popolo e alla sua malvagità e al suo peccato,
28 Che gli abitanti di quella terra dalla quale tu ci cavasti non abbiano a dire: "Il signore non poteva introdurre [gl'Israeliti] nella terra che aveva loro promessa, e li aveva in odio; perciò li condusse via; per metterli a morte nel deserto".28 perché il paese da dove ci hai fatti uscire non dica: Poiché il Signore non era in grado di introdurli nella terra che aveva loro promessa e poiché li odiava, li ha fatti uscire di qui per farli morire nel deserto.
29 Eppure son dessi il tuo popolo, e la tua eredità, che tu conducesti via con la potenza tua grande, e col braccio tuo disteso. -29 Al contrario essi sono il tuo popolo, la tua eredità, che tu hai fatto uscire dall'Egitto con grande potenza e con braccio teso.